The Wall [II]

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L’Assessore provinciale del PDL Giacomo Raineri, portorino doc, in merito alla scoperta dei resti antichi in via Benza, durante i lavori per il parcheggio, ha detto che “Bisogna finirla con queste quattro pietre” e che il Comune non ha colpe perché “la Soprintendenza aveva detto che lì sotto non c’era nulla“. [Qui]
Allora mi viene voglia di riportare l’articolo pubblicato sul Secolo XIX lo scorso 8 luglio:

L’ACCUSA DI RAMOINO, EX CONSIGLIERE DI IMPERIA SERVIZI
«MURA DI VIA BENZA? IN COMUNE NON POTEVANO NON SAPERE»
«Le antiche mura in via Benza non possono essere spuntate all’insaputa del comune». A dirlo è segretario cittadino del Psi, Pier Paolo Ramoino, che all’epoca faceva parte in quota minoranza del Cda di Imperia Servizi.
La società dei parcheggi del capoluogo, infatti, aveva commissionato una indagine storica e una ispezione col georadar ben prima che l’amministrazione Strescino desse il via ai lavori per il park sotterraneo di via Elia Benza a Porto Maurizio. Addirittura erano state prese in considerazione diverse ipotesi realizzative che tenevano conto della riemersione dei resti.
Poi la pratica è passata all’assessorato ai lavori pubblici al cui vertice sedeva Gianfranco Gaggero.
Gaggero, che, forse per la smania di veder inaugurate nuove opere, oppure per non essere venuto effettivamente a conoscenza delle “scoperte” fatte da Imperia Servizi, aveva sempre assicurato che in corso d’opera non ci sarebbero state sorprese.
I fatti, però, gli hanno dato torto. E adesso si discute su quale sarà il destino del parcheggio che Porto Maurizio attende per non soffocare.
«La scoperta dei resti delle antiche mura di Porto Maurizio durante i lavori per il parcheggio di via Benza -affermaRamoino- non può essere certamente un evento imprevisto.
Già anni orsono uno studio commissionato da Imperia Servizi aveva evidenziato, tramite consulenze storiche e indagini tecniche approfondite che nella zona dovevano trovarsi quantomeno i resti di un’antica porta, di un bastione e di parte delle mura secentesche e si era ragionato sucomeinserire nella progettazione i reperti.
«La scoperta – prosegue il segretario del Psi- non può quindi avere dell’incredibile e quindi viene da porsi una domanda. E’ un falso allarm e e chi agisce sa cosa fa oppure è l’ennesima prova di quanto sia stata approssimativa la pianificazione di interventi fondamentali per la città parte dell’ ex amministrazione comunale di centrodestra?
«Il nodo è importante perché quel parcheggio che deve essere realizzato nella zona, le cui relative opere di realizzazione momentaneamente eliminano quasi un centinaio di posti auto, è di vitale importanza per il futuro economico del centro portorino, oggi in crisi grave e profonda.
Quel parcheggio consentirebbe infatti la pedonalizzazione del primo tratto di via Cascione, dando finalmente quel respiro alle attività commerciali a lungo invocata dagli esercenti portorini nonché di migliorare palesemente la qualità della vita degli abitanti della zona».
D.D. - Il Secolo XIX – 8 luglio 2012

Una curiosità: il progettista iniziale è lo stesso di quello finale. Nei vari passaggi forse le mura si sono perse per strada.
Un’altra curiosità: si dice che sopra ai parcheggi interrati ne verrebbero fuori altri, ma non si capisce se saranno box. Da vendere.
Un’altra curiosità: e se davvero fosse stato tutto previsto in modo che i lavori venissero bloccati? Sappiamo benissimo che a Imperia c’è chi rema contro la pedonalizzazione di Via Cascione e forse Raineri, chissà, avrà voluto davvero dire, ma poteva dirlo diversamente, che non ci devono essere scuse per bloccare i lavori?