Archivio per tag ‘Giacomo Raineri’

The Wall [III]

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“Bisogna finirla con queste quattro pietre. Se sono così importanti se ne smonta una parte e la si mette in mostra al parco urbano. Il Comune non ha colpe, la Soprintendenza aveva detto che lì sotto non c’era nulla.
Le vecchie mura di Porto Maurizio? Che facciano quello che vogliono ha dichiarato Raineri – ma non uno schifo come ai Giardini Toscanini a Oneglia. La memoria storica è importante, non lo metto in dubbio, ma in quella zona la priorità sono i parcheggi perché fanno l’interesse della collettività. La Soprintendenza dei Beni Archeologici (che dopo la scoperta ha inviato un’archeologa sul posto, ndr) faccia quello che deve fare, ma le mura non hanno l’importanza che gli si vuole attribuire. Se si vogliono conservare se ne smonta una parte e la si mette in mostra al parco urbano San Leonardo. Bisogna finirla con queste quattro pietre. Non si può bloccare la costruzione di un parcheggio così importante per Porto Maurizio. Responsabilità dell’amministrazione comunale? Nessuna. Mi risulta ci fosse un parere della Soprintendenza che escludeva la presenza di beni archeologici nel sottosuolo in quell’area. Vogliamo veramente riportare alla luce la storia di Porto Maurizio? Scaviamo lungo tutto il Parasio e vedrete quante cose si troveranno. Ci sono cunicoli per portano sino al mare”.

Puntoimperia – 12 luglio 2012

La Soprintendenza: «Reperti di grande pregio, ne faremo un museo»
«Si tratta di una vecchia fortificazione che aveva il compito di difendere Porto Maurizio dagli attacchi – precisa la dottoressa Paola Bottini – un perimetro ben conservato che risale al Seicento e che, in città, non ha precedenti. Per questo motivo, per la sua grandei mportanza storica, credo che sarà valorizzato al massimo, con specifiche illuminazioni e pannelli informativi per i visitatori».

Il Secolo XIX – 15 dicembre 2012

Scritto da Angelo Amoretti

15 dicembre, 2012 alle 12:30

Uomini in carriera

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E un bel giorno arriva un politico, peraltro pure un amico, se così vogliamo dire, e confessa che a fine carriera fare il sindaco della sua città sarebbe il sogno di tanti. Il problema è che quindi la carriera finirebbe cinque anni più in là. Allora quando finisce ’sta carriera? E se per disgrazia si mette in testa di averlo fatto bene, il sindaco, e tra cinque anni dice che il sogno di ogni politico è quello di andare a Roma in Parlamento?

Mai che ce ne sia uno che dica: “Ho deciso di interrompere bruscamente la mia carriera, vado a pescare saraghi”.

Scritto da Angelo Amoretti

23 ottobre, 2012 alle 9:59

Pubblicato in Politica

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Le “primarie” del PDL a Imperia

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Ci siamo divertiti a criticare i presunti metodi del PD per la scelta del candidato sindaco che dovrà vedersela con un concorrente ancora da definire dopo un improbabile sondaggione telefonico e oggi si discute di quelli del PDL. Anzi, non si discute per niente. Invece di parlare dei possibili candidati del partito dell’amore, si sta a criticare l’On. Scajola che è arrivato nel luogo x con la macchina blu e la scorta e bla bla bla.
Ripartiamo dal’inizio e parliamo di cose importanti: il coniglio.
Lunedì sera in casa di Ivo De Michelis [un residente del luogo che quando ha visto tutta quella gente fuori deve aver detto: "Entrate a farvi un boccone!" e che alle elezioni vince sempre] c’è stata una cena a cui hanno partecipato i fedelissimi dell’ex Ministro. Al Monte Calvario. E qualche maligno ha cominciato a parlare di “ultima cena”, di croci e di ladroni.
Il punto è un altro: il menù. Guardate che l’Onorevole non lascia niente al caso e figuriamoci se glielo hanno preparato a sua insaputa.
Uno pensa subito ai gamberoni, alle ostriche, a un branzino: siamo al mare! Invece no. La titolare del Bar Pepito che si è occupata del catering, secondo me sapeva benissimo cosa preparare semplicemente perché qualcuno glielo ha suggerito: cima, gnocchi al pesto e coniglio.
Sarebbe materia da psicologi, ma provo lo stesso a trovare la simbologia dei piatti serviti.
Cima: ce n’erano tante di cime [da noi una cima è anche qualcuno che eccelle in qualcosa] basti pensare a Gaetano Scullino, Luigino Dellerba, Angelo Dulbecco e tanti altri.
Gnocco: se ci fosse stata una donna avrebbe avuto un preciso significato, ma con tutto il rispetto, da queste parti il partito dell’amore è un po’ carente in materia [a parte LMCP]. In dialetto volgare della mia valle, significa anche “ingenuo”. E anche di questi, si dice, la portata era consistente.
Ma è il coniglio che ha la maggiore importanza: delle scorse elezioni, Scajola ebbe a dire a Off the Report che avrebbe potuto far eleggere anche Paperino o Paperina. Poi con Paperino è successo quel che è successo ["era meglio che non mi citasse una merda così perché un aggettivo lo poteva mettere no"] e essendosi bruciati i personaggi di Paperopoli, bisogna trovarne un altro e chi meglio di Roger Rabbit, il coniglio, potrebbe essere il nuovo sindaco di Imperia?
Pare infatti che la gara sia tra questi tre giovani rampanti: Giacomo Raineri, Franco Amoretti e Franco Amadeo. Auguri! Nel frattempo sapremo già chi lo ha incastrato.

Scritto da Angelo Amoretti

3 ottobre, 2012 alle 16:18

The Wall [II]

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L’Assessore provinciale del PDL Giacomo Raineri, portorino doc, in merito alla scoperta dei resti antichi in via Benza, durante i lavori per il parcheggio, ha detto che “Bisogna finirla con queste quattro pietre” e che il Comune non ha colpe perché “la Soprintendenza aveva detto che lì sotto non c’era nulla“. [Qui]
Allora mi viene voglia di riportare l’articolo pubblicato sul Secolo XIX lo scorso 8 luglio:

L’ACCUSA DI RAMOINO, EX CONSIGLIERE DI IMPERIA SERVIZI
«MURA DI VIA BENZA? IN COMUNE NON POTEVANO NON SAPERE»
«Le antiche mura in via Benza non possono essere spuntate all’insaputa del comune». A dirlo è segretario cittadino del Psi, Pier Paolo Ramoino, che all’epoca faceva parte in quota minoranza del Cda di Imperia Servizi.
La società dei parcheggi del capoluogo, infatti, aveva commissionato una indagine storica e una ispezione col georadar ben prima che l’amministrazione Strescino desse il via ai lavori per il park sotterraneo di via Elia Benza a Porto Maurizio. Addirittura erano state prese in considerazione diverse ipotesi realizzative che tenevano conto della riemersione dei resti.
Poi la pratica è passata all’assessorato ai lavori pubblici al cui vertice sedeva Gianfranco Gaggero.
Gaggero, che, forse per la smania di veder inaugurate nuove opere, oppure per non essere venuto effettivamente a conoscenza delle “scoperte” fatte da Imperia Servizi, aveva sempre assicurato che in corso d’opera non ci sarebbero state sorprese.
I fatti, però, gli hanno dato torto. E adesso si discute su quale sarà il destino del parcheggio che Porto Maurizio attende per non soffocare.
«La scoperta dei resti delle antiche mura di Porto Maurizio durante i lavori per il parcheggio di via Benza -affermaRamoino- non può essere certamente un evento imprevisto.
Già anni orsono uno studio commissionato da Imperia Servizi aveva evidenziato, tramite consulenze storiche e indagini tecniche approfondite che nella zona dovevano trovarsi quantomeno i resti di un’antica porta, di un bastione e di parte delle mura secentesche e si era ragionato sucomeinserire nella progettazione i reperti.
«La scoperta – prosegue il segretario del Psi- non può quindi avere dell’incredibile e quindi viene da porsi una domanda. E’ un falso allarm e e chi agisce sa cosa fa oppure è l’ennesima prova di quanto sia stata approssimativa la pianificazione di interventi fondamentali per la città parte dell’ ex amministrazione comunale di centrodestra?
«Il nodo è importante perché quel parcheggio che deve essere realizzato nella zona, le cui relative opere di realizzazione momentaneamente eliminano quasi un centinaio di posti auto, è di vitale importanza per il futuro economico del centro portorino, oggi in crisi grave e profonda.
Quel parcheggio consentirebbe infatti la pedonalizzazione del primo tratto di via Cascione, dando finalmente quel respiro alle attività commerciali a lungo invocata dagli esercenti portorini nonché di migliorare palesemente la qualità della vita degli abitanti della zona».
D.D. - Il Secolo XIX – 8 luglio 2012

Una curiosità: il progettista iniziale è lo stesso di quello finale. Nei vari passaggi forse le mura si sono perse per strada.
Un’altra curiosità: si dice che sopra ai parcheggi interrati ne verrebbero fuori altri, ma non si capisce se saranno box. Da vendere.
Un’altra curiosità: e se davvero fosse stato tutto previsto in modo che i lavori venissero bloccati? Sappiamo benissimo che a Imperia c’è chi rema contro la pedonalizzazione di Via Cascione e forse Raineri, chissà, avrà voluto davvero dire, ma poteva dirlo diversamente, che non ci devono essere scuse per bloccare i lavori?

Scritto da Angelo Amoretti

12 luglio, 2012 alle 17:05

A Imperia è già iniziato il dopo Strescino?

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Per le elezioni comunali del 2013, il Secolo XIX ci informa che è in atto la preparazione di un listone civico capitanato da Giacomo Raineri, assessore provinciale del PDL. L’intenzione di Raineri, insieme all’on. Vittorio Adolfo (che era nell’Udc e poi passato nel Pdl e infine, se non ho perso il conto, con i Popolari e liberali nel PDL) sarebbe quella di mettere insieme gli scontenti di destra e di sinistra, compresi esponenti delle frazioni cittadine.
Intanto devo delle scuse all’opposizione: quando la nomino dimentico sempre che c’è anche l’UDC. Nello stesso articolo, infatti, il capogruppo Claudio Risso ci tiene a precisare che “noi rappresentiamo il Terzo Polo, siamo all’opposizione di questa amministrazione, poi le alleanze a livello locale si vedranno“.
Vorrei qui rendere pubblico che il listone civico di centro non sarebbe l’unica novità per le elezioni del 2013.
Infatti, sebbene la cosa non sia ancora del tutto ufficiale, si parla anche di un listone sul modello del Moviemento a 5 stelle, per capirci, che raggrupperebbe gli scontenti di destra e di centro con scappellamento a sinistra come se fosse Antani.
I nomi sono ancora top secret, ma pare che la macchina si sia messa in moto. Il listone dovrebbe essere composto da persone che negli ultimi vent’anni non abbiano mai messo piede in una sede di partito, non siano in possesso di tessere (pare non sia ammessa neppure quella del Cineforum, per capici), non abbiano mai ricevuto un avviso di garanzia, non facciano parte di nessun ordine (architetti, geometri, ragionieri, avvocati ecc. ecc.) e abbiano a cuore il bene della città e dell’entroterra, con, al primo posto del programma, la legalità e il rispetto della Costituzione.
Nei prossimi giorni forse ne sapremo un pochino di più.

Scritto da Angelo Amoretti

14 novembre, 2011 alle 18:45

Le chicche di una settimana

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Francesco Bellavista Caltagirone, prima di rilasciare l’intervista a Il Secolo XIX più sotto riportata, ne aveva rilasciata una in diretta a Imperia TV, in cui parlava di cose a me sconosciute.
Ne cito solo due.
All’inizio dell’intervista l’ingegnere parla di un sondaggio effettuato dalla Porto di Imperia Spa, secondo cui il nuovo porto turistico piacerebbe al 90% degli imperiesi.
La cosa mi riempie di gioia, ma qualcuno è in grado di dirmi quando e come è stato fatto il suddetto sondaggio?
L’altra cosa che mi ha fatto ben sperare sul futuro dei disoccupati è la dichiarazione di Francesco Bellavista Caltagirone che afferma che secondo i calcoli efettuati da Assonutica e da altri esperti del settore, un posto barca genera un indotto che darebbe lavoro a 4-5 persone, direttamente e indirettamente. E si lancia in una moltiplicazione di massima: 1.400×5= 7.000 nuovi posti di lavoro. Immagino che in tanti, compresi i sindacati, avranno stappato bottiglie di spumante nell’apprendere la notizia.
Forse è un po’ ottimistico come calcolo, ma spero con tutto il cuore che sia giusto per il bene nostro e di tutti i nostri figli disoccupati.

Click sull’immagine per rivedere l’intervista

***

L’altra chicca della settimana

Lo scorso venerdì la Riviera aveva scritto che qualcuno del Pdl nostrano era pronto a fare le valige per seguire Fini in Futuro e Libertà. Hanno smentito quasi tutti e sul numero di oggi, qualcuno aggiunge delle precisazioni. Uno di questi è Giacomo Raineri, consigliere provinciale del Pdl, già DC, UDC e Forza Italia:

Io ho aderito al Pdl e sono abituato a meditare prima di prendere una decisione. Non cambio idea da un momento all’altro. In questa fase sto bene dove sono. Se poi il panorama politico dovesse cambiare valuteremo. Per quanto riguarda Fini sono d’accordo con lui su alcuni temi come, ad esempio, la richiesta di una maggiore trasparenza e il rispetto del Capo dello Stato e della Costituzione. Detto questo, non credo abbia fatto bene a rompere l’alleanza con Berlusconi non rispettando il patto sottoscritto con gli elettori.

Per uno che poco prima delle elezioni ha fatto il salto della quaglia, questa dichiarazione è un must da incorniciare. E già che ci siamo, mi domando se il simpatico Raineri ha seguito bene la vicenda Fini/Pdl. Nel caso gli fosse sfuggito qualcosa, riguardi il filmato dell’intervento di Fini del 22 aprile scorso, durante la prima direzione nazionale del Popolo della Libertà. E poi riveda [o rilegga] tutto quello che ne è seguito e dica, almeno a se stesso, chi è stato a rompere.

Scritto da Angelo Amoretti

17 settembre, 2010 alle 12:35

Le strade provinciali dell’entroterra di Imperia

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Riccardo Giordano, capogruppo del PD in consiglio provinciale, smorza l’entusiasmo del Presidente Luigi Sappa e dell’Assessore Giacomo Raineri, che ieri esprimevano soddisfazione, dalle pagine de La Stampa, per il finanziamento regionale riguardo il rifacimento delle strade dell’entroterra.

Riccardo Giordano - PD

Campeggia sulle locandine dei quotidiani locali la notizia dell’arrivo in Provincia di un milione e mezzo di euro destinati alla manutenzione delle strade provinciali dell’entroterra e negli articoli interni si leggono le dichiarazioni piene di enfasi del Presidente Sappa e dell’assessore Raineri.
Ancora una volta, la solita politica degli annunci, che non è quella “del fare”, ma quella del “far credere” e rappresenta la principale caratteristica delle amministrazioni del centro-destra nella nostra Provincia.
La giunta Sappa non viene meno a questa impostazione e vuol “far credere” che adesso ci saranno più soldi e si potranno finanziare tutti gli interventi sulle strade dell’entroterra sbandierando come grande risultato quello che grande risultato proprio non è.
Il milione e mezzo di euro si riferisce infatti alla dotazione ordinaria assegnata alla nostra Provincia dalla Regione a seguito della restituzione all’ANAS della gestione e manutenzione delle strade statali esistenti sul nostro territorio.
In pratica, mentre sino all’anno scorso la Provincia si occupava, poco e male, anche dell’Aurelia e delle altre strade statali ricevendo dallo Stato i soldi per la loro manutenzione, ora si dovrà occupare “solo” delle strade provinciali con una dotazione di un milione e mezzo di euro che è frutto del riparto ordinario delle risorse regionali tra le quattro province.
Come è del tutto evidente non c’è proprio niente di straordinario e non si tratta di soldi aggiuntivi ma di scarse ed inadeguate risorse da destinare alla manutenzione di quasi 900 chilometri di strade.
Risorse che saranno peraltro decurtate degli oneri necessari alla manutenzione degli autovelox e che sono assolutamente inadeguate a risolvere anche solo una piccolissima parte degli interventi indicati sui giornali.
Questo perché la Provincia, amministrata da quindici anni dal centro-destra, non ha un solo euro di risorse del bilancio da aggiungere alla dotazione ordinaria destinata alla manutenzione, perché si è dimostrata negli anni molto più interessata a spendere i soldi dei cittadini in assunzioni e prebende piuttosto che in interventi utili alla collettività e al territorio.
La testimonianza eloquente dello stato di degrado in cui si trovano le nostre strade è sotto gli occhi di tutti e basta fare un giro in auto nel nostro entroterra per rendersi conto quanto le parole, purtroppo, non corrispondano ai fatti.
Riccardo Giordano, Capogruppo Consiliare PD in Provincia – Riviera24.it

Luigi Sappa e Giacomo Raineri - PDL

VIABILITÀSODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE SAPPA E DELL’ASSESSORE RAINERI
In arrivo un milione e mezzo per le strade dell’entroterra
Dalla Regione boccata d’ossigeno per la Provincia

In questi tempi di vacche magre per gli enti pubblici (anche se la Provincia in realtà è un po’ meno penalizzata dei Comuni sul fronte del rispetto del Patto di stabilità, vera spada di Damocle sui bilanci), l’arrivo di un milione e 564 mila euro di finanziamenti dalla Regione per il rifacimento delle strade del Ponente è già un avvenimento. È anche vero che 3 miliardi e 200 mila delle vecchie lire sono pur sempre una goccia per i circa 900 chilometri di collegamenti sotto la gestione dell’amministrazione provinciale, però i fondi decisi nei giorni scorsi in un incontro all’Unione regionale delle Provincie liguri permetteranno di affrontare i casi più urgenti, in particolare nell’entroterra, dove i problemi di dissesto idrogeologico causano i maggiori danni alla rete.
Ad annunciare la buona notizia sono il presidente Luigi Sappa e l’assessore alla Viabilità Giacomo Raineri. Commentano con orgoglio: «Si tratta di una somma davvero importante, che accoglie in pieno le nostre richieste, e che ci consente di intervenire in maniera efficace sulla rete viaria di nostra competenza, soprattutto nell’entroterra. Sono molto soddisfatto, perché il finanziamento – il cui impiego è già all’esame degli uffici competenti – ci permette di svolgere sempre meglio una delle attività principali dell’ente. La soddisfazione è ancora maggiore considerando che, anche grazie al nostro apporto, il calcolo del fondo complessivo destinato alle quattro province è stato riformulato prevedendo una somma superiore rispetto a quanto previsto inizialmente. Anche la nostra provincia ne ha beneficiato, ottenendo circa 250 mila euro in più rispetto alla prima ripartizione».
Aggiunge Raineri: «Il traguardo raggiunto nella riunione di venerdì scorso parte da lontano e al presidente Sappa è riuscito a ottenere un risultato lusinghiero nella ripartizione dei fondi diretti alle quattro province. Abbiamo naturalmente un elenco di priorità che verrà esaminato dall’ufficio tecnico: la decisione sull’elenco di opere verrà poi presa dalla Giunta a livello esecutivo. Di sicuro verranno privilegiate le zone interne, che presentano maggiori problemi da risolvere. Quello che si può dire in questa fase è che si tratta di un ottimo avvio per il settore, soprattutto considerando il periodo difficile in cui ci troviamo, anche a livello nazionale».
Di sicuro, nell’ultimo scorcio di legislatura il predecessore di Raineri non era stato altrettanto fortunato e ha dovuto fare i conti con la scarsità di finanziamenti, di fronte a una lunga lista di necessità. Ora c’è la possibilità di riequilibrare la situazione, non appena i fondi saranno materialmente a disposizione, fra un paio di mesi.
La Stampa, 11 maggio 2010

Scritto da Angelo Amoretti

12 maggio, 2010 alle 18:17