La protesta del panino

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Premesso che trovo aberrante giocare sulla salute dei bambini, non riesco a capire da chi sia stata organizzata oggi la manifestazione dei genitori, davanti al Comune, contro la soppressione del pasto caldo messa in atto dalle mense scolastiche a danno dei bambini di svariate scuole.
Sul Secolo XIX di oggi [che strano, fino a qualche giorno fa della vicenda si occupava Diego David, oggi la patata bollente è passata a Milena Arnaldi e Ino Gazo nda] leggo che una mamma indignata dice: “Sapremo difenderci anche senza un “Comitato genitori” che nessuno di noi ha eletto e che non ci rappresenta“.
Solo che su Sanremonews, alle 19.44 di ieri sera, è apparso un comunicato del Comitato Spontaneo dei Genitori che se si fosse risparmiato le ultime quattro righe, avrebbe avuto la mia piena solidarietà:

[...] Un ringraziamento particolare va a tutte le forze politiche che, dimettendosi, hanno permesso l’arrivo di questa, per fortuna provvisoria, scellerata amministrazione. La battaglia per un diritto fondamentale quale la salute dei nostri figli è appena cominciata.

Dunque c’era una parte di genitori che non apparteneva ad alcun Comitato [e comunque, detto per inciso, un comitato non si elegge, si costituisce; di solto è apartitico; recepisce le richieste dei componenti, che di solito combaciano, e non fa politica; è composto da persone che provengono da non importa quale sponda politica, come il Comitato Genitori per una "Buona Scuola", per capirci, su cui torno tra poco] e una parte che apparteneva al Comitato di cui sopra. Ho scritto su Facebook che la manifestazione mi è sembrata strumentalizzata proprio perché avevo letto quelle quattro righe finali del suo comunicato.
Perché sarebbe ora di finirla con il disco rotto “se Strescino non fosse stato costretto a dimettersi non saremmo a questo punto” ed è logico che chi lo dice sta facendo politica, magari a sua insaputa, mentre sarebbe opportuno cercare di risolvere il problema, eventualmente avanzando anche delle proposte.
Giusto come cerca di fare il Comitato genitori per una “Buona Scuola”, per dire.
Loro hanno parlato con il Commissario Prefettizio e non avendo avuto soddisfazione, intendono sottoporre il problema direttamente al Prefetto Fiamma Spena, trattandosi anche di ordine pubblico.
E nel frattempo, come potete leggere nel post precedente, hanno indetto un’assemblea per il giorno 20, giovedì, alle ore 18,30, presso la sala delle opere parrocchiali di via Verdi.
Questo Comitato intende fare proposte serie che aveva già avanzato durante il convegno “Buona mensa…buona scuola” lo scorso 21 dicembre. E a sentir loro, quello fatto stamattina da comitati/non comitati è stato uno sgambetto bello e buono.
In ogni caso pare che qualcosa si sia ottenuto: da lunedì forse torneranno i pasti caldi per i bambini. Ma il problema è solo rimandato: la sensazione è che non si sia affatto abbandonata l’idea di privatizzare la Seris e chi voleva privatizzarla sono alcuni di coloro che adesso mettono il disco rotto di cui sopra, tanto per capirci.

Scritto da Angelo Amoretti

18 settembre, 2012 alle 17:22