Si stava meglio quando si stava peggio?

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GARA PER LA RACCOLTA RIFIUTI A IMPERIA: DDA E PROCURA DI BARI APRONO FASCICOLO
Mafia, sotto inchiesta la ditta del maxi appalto
Gli inquirenti sospettano collegamenti con la criminalità organizzata

La Direzione distrettuale antimafia e la Procura di Bari hanno avviato un’indagine sulla società Tra.de.co srl di Altamura che si è appena aggiudicata in provincia di Imperia il mega appalto relativo alla gara di affidamento del servizio di nettezza urbana del capoluogo e che riguarda anche i comuni del subambito.
Un affaire da 93milioni di euro (appalto della durata di 7 anni) e che ha, appunto, visto come unica azienda offerente, proprio la Tra.de.co, finita più volte in Puglia nel mirino degli inquirenti.
L’indagine riguarda soprattutto i presunti rapporti che legherebbero la società che fa capo a Carlo Dante Columella, già coinvolto in altre inchieste giudiziarie con la malavita organizzata. Si cercano elementi a conferma dei sospetti.
La Tra.de.co più volte, anche indirettamente, è stata sottoposta ad indagini, non ultima quella condotta in questi giorni dai carabinieri del Noe su ordine del sostituto procuratore della Dda Desireée Digeronimo. I militari si sono recati, infatti, in Comune ad Altamura, come sottolinea La Gazzetta del Mezzogiorno, comune per il quale laTra.de.co opera come appaltatrice del settore rifiuti. Sarebbe stata acquisita una nutrita documentazione relativa all’appalto rifiuti che ha preso il via il 30gennaio del 2002 ed è scaduto il 17 febbraio scorso.Indirettamente laTra.de.co era finita nel ciclone giudiziario anche il 21 maggio del 2008 quando lo stesso magistrato Digeronimo dispose gli arrestidomiciliari per due degli esponenti principali della società Viri, che all’epoca faceva parte del gruppo Tra.de.co. E le accuse mosse nei loro confronti riguardavano turbativa d’asta, corruzione, rivelazione di segreti d’ufficio, falsità materiale in atti pubblici.
I carabinieri del Noe,come detto, si sono recati negli uffici comunali di Altamura per acquisire atti predisposti dall’amministrazione del sindaco Mario Stacca per la gestione dei rifiuti pubblici.Gestione che ha spaccato di recente lo stesso gruppo politico del sindaco mentre il centrosinistra ne ha chiesto le dimissioni.
La Tra.de.co, dal cantosuo, ha diffidato il Comune avviando un contenzioso. In pratica la società contesta all’amministrazione Stacca di non aver rispettato alla data di scadenza il contratto stipulato con i lComune di Altamura che le consentiva di proseguire il servizio «per un periodo di sei mesi» alle stesse condizioni vigenti qualora il Comune alla scadenza contrattuale non avesse aggiudicato di nuovo l’appalto. Il servizio non è stato ancora riaffidato, ma il Comune ha deciso di prorogare alla Tra.de.co per soli 60 giorni l’appalto, ma anche di riassegnare l’incarico per un anno, in attesa di un nuovo appalto, alla ditta che farà l’offerta più bassa. E sono cinque le imprese che hanno chiesto di partecipare, ma il loro nominativo è tenuto segreto per evitare una turbativa d’asta.
Fatto è che la questione rifiuti e i presunti legami della Tra.de.co con personaggi sopra le righe appaiono poco chiari alla Dda che ha inviato a palazzo i carabinieri che già stavano monitorando la Tra.de.co.
Tutto questo mentre il sindaco di Imperia Paolo Strescino ha anticipato la commissione, che si riunirà il 15 marzo per valutare se l’offerta della Tra.de.co rispetta i criteri imposti dal Comune, ed ha avviato l’applicazione del protocollo della legalità.Toccherà ora alla Prefettura valutare la documentazione relativa al mega appalto dei rifiuti e verificare la posizione degli imprenditori pugliesi.

Questo articolo, firmato da Loredana Demer, uscì su Il Secolo XIX del 28 febbraio 2012 e Paolo Strescino, che all’epoca era Sindaco, dalle pagine dello stesso quotidiano, dichiarava: “Assumeremo tutte le informazioni relative alla società faremo in maniera trasparente tutti i passaggi necessari per garantire alla città la miglior soluzione possibile“.
Il giorno dopo il titolare della Tra.de.co., Carlo Dante Columella, in una intervista rilasciata alla Demer, diceva che la società non ha alcun legame con la malavita organizzata e visto che oggi la Tra.de.co. si occupa della raccolta della rumenta, se ne deduce che le indagini della Prefettura diedero buon esito.
Ma il punto è un altro: non riesco a trovare una dichiarazione in merito da parte di chi era in consiglio comunale o in Giunta e che oggi sbraita tanto per far vedere che c’è.
Qualcuno sa indicarmi un link o una fonte che possa essermi di aiuto?
Grazie.