Accostamenti ambigui

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Lo scorso ottobre l’Assessore Angela Ardizzone aveva fatto un giro per la città, accompagnata da vari giornalisti, per spiegare, a seguito di una indagine sul degrado della città, come sia difficile tenere d’occhio i vandali che rompono panchine e imbrattano i muri. E aveva sottolineato la differenza tra “imbrattatori” e “writers“, dicendo: “Non confondiamo, perché sono cose diverse“.
Andrea Pomati non c’era e francamente non so chi a La Stampa accosti le fotografie agli articoli.
Sta di fatto che oggi, sul quotidiano di Torino, compare un suo pezzo riguardo all’imbrattatore preso con le mani nel sacco e denunciato alla Magistratura. L’articolo sarebbe ineccepibile se non fosse per il titolo “Graffiti fuorilegge, ragazzo denunciato” e la foto, appunto, che ritrare due graffitari (veri) mentre disegnano sul muro di via Ballestra, durante la manifestazione dello scorso week end.
Bisognerebbe che Pomati (o chi ha accostato la foto al suo pezzo) facesse tesoro delle parole dell’Assessore e che magari capisse la differenza che passa tra “imbrattatore” e “writers”.
E ci vuole poco a capirlo: se non può andare (lui o chi ha messo quella foto) in via Ballestra, guardi i disegni e le scritte.
Alcuni disegni sono visibili anche da questo blog, la scritta dell’imbrattatore è a pagina 21 de Il Secolo XIX di oggi.