Giovanni Bonifazio non è piu’ delegato di quartiere

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Giovanni Bonifazio si è dimesso da delegato di quartiere [o di frazione] così gli “apostoli”, momentaneamente anziché dodici sono undici. Il posto di Bonifazio verrà occupato “ad interim” dal Sindaco? Già me lo vedo il Sindaco che fa un giro al Barcheto e in veste di delegato si spedisce un sms, poi arriva nel suo ufficio, lo legge e lo inoltra all’assessore. Ma a parte gli scherzi, non è questo il punto.
La storia è nota. Bonifazio era stato nominato in quanto eletto nelle liste della Lega Nord, poi, essendone uscito, il Sindaco ha ritenuto opportuno, anche per rispetto nei confronti degli elettori, rimuoverlo dall’incarico.
Quest’ultima frase è la classica che si legge ogniqualvolta qualcuno si dimette o viene dimesso, quindi non mi sono voluto far mancare niente e l’ho buttata lì.
La sostanza è che, come avevo già fatto notare in passato, a parte qualche rarissima eccezione, i delegati di frazione non servono a niente perché i cittadini neppure li conoscono. Perché non li conoscono? Semplice: perché non si fanno vedere. Perché non si fanno vedere? Questo bisognerebbe chiederlo a loro. Perché non c’è un modo uguale per tutti per poterli contattare? Bisognerebbe chiederlo al Sindaco.
Ho scritto che tra i dodici “apostoli” qualcuno valido c’è e uno di loro era proprio Giovanni Bonifazio.
Ormai lo sanno anche le pietre che qualche volta non mi sono trovato d’accordo con lui, specie, lo ricordo, quando era sorto il problema del centro sociale al Barcheto. Secondo me aveva un po’ troppi pregiudizi e purtroppo parlava senza conoscere bene la realtà. Ci siamo visti qualche volta e ne abbiamo parlato e nel frattempo credo che abbia rivisto un po’ i suoi pre-giudizi.
Detto questo: se c’era uno che avrebbe meritato più ascolto, torno a ripetere, è lui. Perché segnalava i problemi ed era – è – come si suol dire, “sul territorio“, “vicino alla gente“. Sembra una banalità oltremodo abusata, ma nel suo caso non lo è. Forse avrebbe dovuto cercare di comunicare direttamente con l’Assessore, ma a parte i medoti, i problemi li scovava e li segnalava.
Non so quante volte sia stato ascoltato. Certo è che se i suoi undici colleghi avessero fatto come lui, Sanremonews e Riviera24 sarebbero andati in tilt, e va bene, ma allora i delegati a cosa servono?
Mi dispiace che qualcuno dica che Bonifazio, anziché appoggiare l’amministrazione, ci andava contro.
Ma se c’è una strada piena di buche o un torrente che è diventato una discarica e i cittadini si rivolgono al delegato, costui cosa deve fare?
L’accanimento aumenta quando sei inascoltato.
A me piacerebbe sapere quanti dei problemi segnalati da Bonifazio sono stati presi in considerazione e risolti e torno a chiedere ancora che questi benedetti delegati di frazione facciano il compito che gli è stato assegnato e che l’amministrazione, possibilmente, prenda provvedimenti.
Prendiamo il caso della frazione in cui abito io. Lo stato della famosa fontana è stato visionato lo scorso inverno dall’assessore Broccoletti, accompagnato dalla delegata Ignazia Allegro. Beh…com’era un anno fa, è adesso. E questo lo dico non per andare contro all’amministrazione, ma per sollecitare un intervento.
Lo stesso vale per il torrente Prino. Tempo fa l’assessore Amoretti ha detto una mezza verità, dichiarando che il torrente era stato pulito fino al ponte romanico di Clavi. Forse è stato un lapsus e glielo torno a ricordare: è stato pulito fino al ponte dei Coppi Rossi. Da lì a monte è rimasto la foresta che era. Vogliamo fare qualcosa? Non dimentichiamo che la situazione con il passare del tempo peggiora, e non voglio immaginare le conseguenze di eventuali precipitazioni temporalesche, purtroppo assai probabili in questo periodo.
So che Bonifazio non rinuncerà a darsi da fare per il suo quartiere e anzi, visto che ora si è svincolato, è probabile che allargherà il suo raggio d’azione nell’intero comune e gli faccio tanti auguri.