Pomeriggio con Ferruccio Sansa e Vittorio Coletti

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Ieri, al Liceo Vieusseux, si è svolto un incontro tra gli studenti e il giornalista de il Fatto Quotidiano Ferruccio Sansa, coadiuvato dal prof. Vittorio Coletti, collaboratore de la Repubblica.
Tra gli spettatori ho notato con piacere la presenza dell’Ing. Pierre Marie Lunghi e dell’Ispettore Capo della Polizia Postale, Ivan Bracco.
Gli studenti hanno presentato un resoconto della loro ricerca fatta attraverso i quotidiani sulla vicenda del Porto Turistico, che è stata presentata nelle tappe salienti e integrata dalle conoscenze di Ferruccio Sansa.
Vittorio Coletti ha rivolto qualche critica ai giornali locali che all’epoca avevano ignorato certe questioni per così dire “anomale” e ha incoraggiato i giovani studenti a continuare nella loro opera di ricerca critica e conoscenza dei fatti.
Il Procuratore Roberto Cavallone, quando all’assemblea contro le mafie che si era tenuta lo scorso mese di dicembre, gli avevo chiesto come giudicava l’operato dei giornalisti, aveva risposto: “I giornalisti raccontano i fatti”.
Ma con un minimo di buon senso, quando si scriveva che il porto avrebbe portato circa 7.000 nuovi posti di lavoro, sarebbe bastato andare alla Marina degli Aregai, verificare che più o meno gli occupati erano una settantina, fare le dovute proporzioni e poi scrivere che forse la cifra strombazzata era un tantino esagerata.
E questo è solo un esempio.
La sala, pur non essendo quella Magna, davvero enorme, era stracolma di persone: studenti, insegnanti e gente comune come me, andata lì perché in queste occasioni si può accrescere la propria conoscenza. Tant’è vero che c’erano anche l’Assessore Roberto Cristaldini e la moglie di Ilvo Calzia, indagato e sospeso dal suo incarico in Comune a seguito delle indagini sul Porto. La signora, che credo sia insegnante, dal momento che è strettamente interessata, ha tenuto a sottolineare che “indagato” non significa “condannato”, ma nessuno in quell’assemblea ha voluto condannare qualcuno: si sono semplicemente analizzati i fatti.
E c’erano pure due giornalisti, ma le testate su cui scrivono al momento non hanno ancora riportato una riga sull’evento, che si è concluso intorno alle 17.
La cosa mi meraviglia un po’, ma in fondo se siamo in questa situazione, paradossalmente è un po’ colpa di tutti, come giustamente ha fatto notare il Dott. Ernani Ramò in un suo breve intervento.
Poi Ferruccio Sansa si è spostato alla Libreria Mondadori di Oneglia, dove con Vittorio Coletti e Orlando Botti, ha presentato “Il sottobosco“, scritto insieme a Claudio Gatti. Anche in questo caso la sala era piena: mai vista così tanta gente alla presentazione di un libro a Imperia, ma questa è un’altra storia.