Nedo Canetti alla politica locale: cambiare direzione

42 commenti al post

Ripropongo l’articolo pubblicato su La Stampa del 23 maggio in cui il sen. Nedo Canetti, parlamentare in pensione, auspica un cambiamento di direzione per la politica locale

Il parere di un politico di lungo corso
Canetti: “Crollato un sistema. Ora si vada in altre direzioni”

«Come se niente fosse successo, si continua, nella nostra provincia, a parlare di scajolani e minassiani, magari con qualche spruzzatina di zoccaratiani, quasi che il cuore della vicenda politica locale si racchiudesse ancora in questo stanco dilemma e che, dalla vittoria dell’una o dell’altra fazione, dipendesse il futuro dell’Imperiese. E’ un’immagine statica, superata»: così Nedo Canetti, “storico” parlamentare del PCI, commenta l’attuale scenario provinciale.
Prosegue Canetti, per molti anni protagonista della vita politica, «Guardando ai risultati delle recenti amministrative e alle vicende locali, il quadro che ne risulta è ben altro. I Comuni già a maggioranza di centrodestra, Ventimiglia, Bordighera e Imperia (dove, comunque la si giri, tutto nasce dalla fallimentare gestione Strescino, nata Scajola, con strascico di faida interna al PDL) sono commissariati; il PDL ha perso le elezioni a Diano Marina e Taggia: nell’entroterra è scomparso il simbolo; a Sanremo si regge su un sindaco in odore di “eresia” (dice che addirittura voterebbe Burlando..). Un cumulo di macerie».
Insomma, «è crollato un sistema di potere politico-economico-amministrativo, vissuto sotto l’usbergo di Claudio Scajola, che intanto annaspa tra nuovo PDL, UDC, nuovo centro, moderati e via inventando in politichese».
Conclude Canetti, «non siamo al “tutto cambi purché nulla cambi” di gattopardesca memoria, ma sul serio, in una fase nuova: da lì bisogna partire (e dovrebbero farlo, oltre alle forze politiche, anche quelle produttive) per imprimere la svolta necessaria, tale da dare – usciti dalla vecchia, soffocante cappa – una direzione diversa, veramente innovativa, alla vita e allo sviluppo della provincia».

La Stampa, 23 maggio 2012

Scritto da Angelo Amoretti

24 maggio, 2012 alle 16:35