Archivio per il mese di luglio, 2008

Prino: il parere del Comitato

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Finalmente si sa qualcosa di più sul regolamento dei decibel al Prino.
Oggi, su Il Secolo XIX, Giorgio Bracco ci informa che la soglia massima sarà fissata a 49, con possibilità di “sforamento” a non più di tre o quattro in più dopo la mezzanotte.
Naturalmente la bozza dovrà essere discussa e approvata e poi “si passerà alla prova del fuoco“, dice Orlando Baldassarre, portavoce del Comitato.
Ovviamente Baldassarre auspica che tali regolamenti siano rispettati, che si intensifichino i controlli dell’Arpal e della polizia municipale e tiene a precisare che nessuno del Comitato vuole ostacolare il lavoro di chi gestisce i locali sulle spiagge, ma le regole dovranno essere rispettate “per non trasformare le notti estive in un inferno“.
Oltre al rumore ci sarebbe anche un problema di igiene pubblica: la mancanza di toilette pubbliche.
Purtroppo, soprattutto nei week end, le aiuole, i giardini e i dehor dei locali sul lungomare, vengono trasformate in gabinetti a cielo aperto.
Sicuramente in Comune saranno al corrente e prenderanno i necessari provvedimenti.

Scritto da Angelo Amoretti

3 luglio, 2008 alle 19:35

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Meglio tardi che mai?

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Verrebbe da dire, però, che si chiudono le stalle quando i buoi sono già scappati.

Per il futuro dunque ogni intervento urbanistico, piccolo o grande, ogni piano particolareggiato sarà oggetto di una maggiore attenzione e dovrà essere pensato anche per risultare gradevole agli occhi di chi arriverà a Imperia dal mare.
Il Secolo XIX

E una domanda mi sorge spontanea: l’assessore Luca Lanteri, prima d’ora, non l’aveva fatto un giretto in barca davanti alla città?

Scritto da Angelo Amoretti

3 luglio, 2008 alle 12:00

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I decibel del Prino: la soluzione è vicina?

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I decibel del Prino mi ricordano gli ascensori che dalla Marina portano al Parasio: sui media locali sono sempre “al mezzo come il giovedì” da due o tre anni, e non funzionano. La differenza sta nel fatto che purtroppo gli ascensori spesso si fermano, i decibel del Prino no, per fortuna.
Adesso, dopo anni di discussioni, nascite di comitati (ricordiamoci che si erano autodefiniti “a-politici”, ma che dentro c’è qualcuno che politico è stato ed è, pur avendo in famiglia una bella distesa di magliette differenti) e tavoli con il Sindaco, pare che sia pronta una bozza di regolamento.
Già il fatto che solo ai primi di luglio, dopo anni di controversie, sia pronta una bozza che dovrà essere visionata dalla maggioranza e poi, evidentemente, approvata, è inquietante, ma tant’è.

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Scritto da Angelo Amoretti

2 luglio, 2008 alle 16:15

Pubblicato in Attualità

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Carta canta

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Due articoli di oggi dai maggiori quotidiani locali:

La Stampa
Renata Canini, dopo l’addio all’Asl, tira le somme della sua esperienza ai vertici della sanità imperiese.
In tre anni non si poteva fare di più
Il dialogo più difficile? Con il Comune di Sanremo

Sembra quasi un copione scritto volutamente. Nel suo ultimo giorno alla guida dell’Asl imperiese Renata Canini, direttore generale uscente, lunedì ha partecipato alla conferenza dei sindaci. Per discutere il bilancio dell’ente, passato senza problemi. E’ stato il passo d’addio. Con parecchie soddisfazioni. “I membri della Conferenza mi hanno salutato affettuosamente e ringraziato delle cose fatte – spiega Renata Canini in partenza per l’Asl 3 genovese – E’ stato un riconoscimento per il lavoro svolto, per il rinnovamento del patrimonio edilizio e tecnologico dell’Asl. E’ sotto gli occhi di tutti. Basta vedere i cantieri che sono aperti ed i progetti pronti per Bordighera, Imperia e Sanremo. Proprio lunedì, nell’ultimo giorno a Bussana, ho firmato la delibera per il bando per l’assegnazione dei lavori del reparto di urologia a Sanremo. E anche sul territorio abbiamo lavorato moltissimo, con risultati importanti come dimostrano la sede del distretto di Sanremo in via Escoffier o quella, appena inaugurata, a Taggia. Penso che in tre anni non si potesse fare di più. I sindaci me ne hanno dato atto, come me ne ha dato atto il presidente dell’Ordine dei medici, con il quale i rapporti non sono sempre idilliaci, ma mi ha ringraziato per le nuove professionalità che abbiamo introdotto nella sanità imperiese”.
Tutto bene. Ma ci sarà pur qualche rimpianto? “Sul piano personale – dice l’ex direttore generale – mi sarebbe piaciuto poter appaltare la progettazione del nuovo ospedale unico. Ma i tempi tecnici sono lunghi e, comunque, l’opera è ormai avviata. Il rimpianto vero, se devo dirlo, è il Palasalute di Sanremo che avrei voluto vedere partire. E’ un po’ il mio cruccio. L’accordo con il comune di Sanremo deve essere ancora firmato”. Perchè? “Sanremo, il cuore dell’Asl, è il Comune con cui avrei dovuto lavorare meglio, invece è quello con cui ho avuto le maggiori difficoltà. Io, dichiaratamente di sinistra, ho avuto difficoltà a rapportarmi con l’unico sindaco di centro sinistra. E’ un paradosso”.
Il trasferimento a Genova sarà una sfida importante alla guida di un’Asl decisamente importante. “E’ tre volte più grande di quella imperiese – aggiunge la Canini – Se, come sembra certo, anche l’ospedale di Villa Scassi entrerà a farne parte, diventerà l’Asl maggiore d’Italia. Sono preoccupata perchè sarà un impegno grosso, ma anche molto stimolante. Dall’Asl 3 mi hanno già telefonato dicendo che mi stanno aspettando”. Confermato anche il passaggio all’Asl 3 del direttore amministrativo dott. Prioli e del coordinatore dell’attività dei distretti sanitari dott. Bruno. “Lo confermo al cento per cento e da subito – conclude l’ex direttore generale – Arriverò all’Asl 3 con una piccola squadra. Ci sarà molto da lavorare e da fare. Ho bisogno dell’aiuto di collaboratori di cui mi fido ciecamente”.
Bruno Monticone

Il Secolo XIX

REGIONE NEL MIRINO
Bilancio Asl sì con riserva dei sindaci
La Conferenza ha dato l’ok alle previsioni 2008 a patto che vengano colmate le lacune e garantiti tutti i servizi.

Approvata con riserva la bozza del bilancio programmatico 2008 dell’Asl numero 1 imperiese. La Conferenza dei sindaci, riunita l’altra mattina a Sanremo, ha infatti ha detto un sì, ma condizionato, aldocumento illustrato dal direttore generale Renata Canini
che con l’occasione ha dato il commiato agli amministratori degli enti locali della provincia di Imperia.
“Mancano all’appello due milioni e cinquecentomila euro – ha commentato il bilancio dell’Asl l’assessore alla Sanità del Comune di Imperia, Nicola Falciola delegato dal sindaco a rappresentarlo nella Conferenza – per cui abbiamo dato l’assenso al documento programmatico, ma a condizione che la Regione colmi la lacuna. Diversamente avvieremo un’azione politica per fare in modo che gli abitanti della nostra provincia abbiamo gli stessi diritti degli altri cittadini liguri”.
Dei due milioni emezzo di euro mancanti un milione dovrebbe essere impiegato per ridurre le liste d’attesa, croce degli assistiti ponentini, il resto della cifra dovrebbe essere destinato ad aumentare i posti letto convenzionati nelle case di riposo, quelli per la riabilitazione e quelli per i malati psichiatrici.
“Votando il bilancio – ha aggiunto Falciola – la Conferenza dei sindaci anche in ragione dell’impegno della dottoressa Canini ha nel periodo in cui ha amministrato l’Asl ha fatto interventi strutturali, ha voluto dare un segnale positivo, ma se la Regione non si impegnerà a concedere i fondi necessari per garantire un’assistenza adeguata noi ci troveremo in grande difficoltà”.
L’Asl 1 imperiese, da sempre, è l’azienda sanitaria che percepisce la quota capitaria (ovvero la cifra necessaria per assicurare la copertura dei livelli essenziali di assistenza sanitaria ai suoi residenti), decisamente inferiore a quella delle altre province liguri. Un problema per il quale in passato si
sono spesi fiumi di parole e sul quale hanno dato battaglia anche le organizzazioni sindacali della Sanità ma che sino ad ora non ha trovato adeguata risposta.
Malgrado la quota del fondo sanitario nazionale debba essere ripartita in base a precisi parametri, proprio per evitare diseguaglianze all’Asl 1 da Genova arrivano meno quattrini. “Dobbiamo fare in modo di ridurre i tempi di attesa delle prestazioni e per questo ci vogliono più soldi e i due milioni e mezzo di euro ci consentirebbero di non essere penalizzati ulteriormente”, ha concluso l’assessore alla Sanità del Comune capoluogo.
Loredana Grita

Scritto da Angelo Amoretti

2 luglio, 2008 alle 11:33

Il partito del cemento

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Apprendo dal sito uominiliberi.eu che venerdì 4 luglio 2008 uscirà nelle librerie “Il partito del cemento” scritto da Marco Preve e Ferruccio Sansa per Chiarelettere.

Il libro prende in esame la speculazione edilizia in Liguria e ovviamente ha tre capitoli dedicati ai personaggi di spicco della nostra regione: Claudio Scajola, Claudio Burlando e Luigi Grillo e alcuni dedicati alla nostra provincia.
Preve e Sansa hanno scritto su Repubblica e Il Secolo XIX inchieste molto interessanti su personaggi e vicende della nostra terra.
Per Micromega del luglio 2006 avevano scritto “Liguria, l’Unione fa il cemento” che potete leggere qui.
Questa non è soltanto un’inchiesta sulla speculazione edilizia in Italia a partire dalla Liguria e gli interessi politici che ci sono dietro. E’ anche un modo per capire che senso abbiano ancora le regole e l’idea di bene comune” dicono i due giornalisti riguardo il loro ultimo lavoro.

Scritto da Angelo Amoretti

1 luglio, 2008 alle 16:57