Porte aperte agli imperiesi

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Ricapitoliamo: Paolo Strescino fonda un movimento che per ora è virtuale denominato “Laboratorio per Imperia”. Dico virtuale perché per ora ha preso corpo in rete. Per non confonderlo con quello di Grillo suggerirei di dire “in nassa” così evitiamo di fare confusione.
Giuseppe Fossati crea un progetto, parallelo a FLI, che si chiama “Officina delle Idee” nella  sede del partito di Fini in Piazza Dante, inaugurata giusto sabato scorso. E’ una cosa seria e inviterei i lettori a evitare di chiedermi se nell’officina si possono cambiare anche gli pneumatici o fare i tagliandi. Anche perché non lo so.
Gabriele Cascino, segretario provinciale dell’IDV, annuncia che dal prossimo autunno la sede del partito di Di Pietro in Piazza Dante aprirà le porte ai cittadini che potranno andare a segnalare problemi e suggerire soluzioni perché, dice, “Desideriamo costruire il nostro programma insieme agli imperiesi“. Perché se arriva uno di Cuneo e ti dà due dritte su come smaltire il traffico, per esempio, non vale? Il numero civico dell’officina credo sia il 19, quello della sede dell’IDV non lo conosco, ma sarà mia cura indicarlo (se qualcuno li conosce con esattezza può lasciarlo scritto nei commenti) perché temo che in Piaza Dante ci sarà un via vai di cittadini disorientati che non sapranno in quale porta entrare e c’è il rischio che qualcuno vada a dire la sua idea alle persone sbagliate.
Scusate, ma a me questi progetti, o laboratori, o officine, come li vogliamo chiamare, non entusiasmano per niente e ci vedo tanto, ma tanto fumo.
Perché è inutile girarci intorno e fare le verginelle umili: il candidato sindaco per l’officina sarà Giuseppe Fossati; quello per il labortorio, Paolo Strescino. Sarebbe stato più invitante annunciarlo più tardi e che magari i portavoce avessero detto: insieme ai cittadini che vorranno collaborare con noi, individueremo una persona, magari una donna, che sarà il candidato Sindaco. Invece hanno messo le mani avanti dicendo che per ora i candidati sono loro, ma se ci saranno persone valide saranno bene accette.
Naturalmente questa è la mia personalissima opinione.
Per quanto riguarda l’IDV il discorso è lievemente diverso. Perlomeno Cascino, per il quale nutro pochissima stima, sia detto per inciso, non inventa laboratori né officine: si chiamerà IDV. E’ l’unica differenza che c’è fra i tre “progetti” che ho citato prima, ma mi fa un po’ sorridere che il segretario provinciale dell’IDV dica che “è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e tratteggiare soluzioni ai molti problemi urbanistico-amministrativi che una gestione verticistica, quasia assolutistica direi, del potere ha lasciato in eredità e che oggi angustiano Imperia, primo tra tutti il porto” perché da quanto mi è parso di capire durante e subito dopo le elezioni provinciali del 2010, dove ero candidato da indipendente, in quel partito se ne intendono di “gestioni verticistiche e assolutistiche”.
Siamo solo all’inizio e il futuro ci riempirà di sorprese: pare, per dirne una, che l’on. Claudio Scajola abbia intenzione di passare all’UDC. Ma questa è un’altra storia.

Scritto da Angelo Amoretti

21 maggio, 2012 alle 9:25