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Fossati [Imperia Riparte]: il libro bianco del PD sul porto è da cestinare

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Il consigliere Giuseppe Fossati [Imperia Riparte] ha commentato le motivazioni della sentenza del processo di Torino sul porto che ha visto tutti gli imputati assolti ed è arrivato a svariate conclusioni tra cui, questa: “ In ogni caso, credo di poter dire che chi avesse ancora in casa il “libro bianco del PD” sul Porto, zeppo di ricostruzioni di parte e tesi giuridiche strampalate, può ormai cestinarlo, sostituirlo con la sentenza e ragionare su dati oggettivi in merito alle responsabilità giuridiche e politiche di chi ha provocato e cavalcato politicamente questo disastro“.
Atteso che Fossati possa aver ragione, sarebbe interessante sapere cosa ne pensano Giuseppe Zagarella, Paolo Verda, Carla Nattero e Pasquale Indulgenza, visto che quel Libro Bianco è il risultato delle loro ricerche.

Scritto da Angelo Amoretti

9 febbraio, 2015 alle 15:55

Fratelli, sorelle e affini

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Mentre stavamo sprecando tempo a discutere se Oneglio abbia o no appoggiato Strescino e se era agli aperitivi con Annoni [chi ha quelle foto, eventualmente, le tiri fuori] succedevano cose strane ai livelli più bassi, quelli che in fondo, interessano ai cittadini, e mi piacerebbe avere il vostro contributo per cercare di comprendere meglio.
Strescino aveva prima congelato le sue dimissioni da presidente del consiglio comunale, poi le ha scongelate, facendo sciogliere come neve al sole anche la sua congelata preferita, l’assessora Sara Serafini che “ha messo a disposizione” il suo incarico.
Non sono riuscito a capire il senso di questa mossa. Se ci sono panni sporchi di solito si lavano in casa, ma l’ex Sindaco ha preferito sbatterli in prima pagina.
Sarebbe interessante sapere il perché.
Ciò che mi è piaciuta è stata la lucida lettura data da Gianfranco Grosso [Imperia Bene Comune]: “Troppo comodo bere lo champagne e sputare il veleno“.
E mentre l’altra opposizione [è un eufemismo] gongolava, una tegoluzza cadeva sulla testa di Fossati [Imperia Riparte]. In pratica in un contesto di accuse di scambi di poltrone, manuali Cencelli e cose da prima Repubblica, è venuto fuori che sua sorella era stata nominata dal sindaco di allora, Luigi Sappa, in commissione paesaggio: cioè, visto che con eleganza lui si era dimesso in quanto consigliere e a rischio conflitto di interessi, Sappa gli aveva fatto la carineria di piazzarci sua sorella. E lo ha ammesso candidamente, come si faceva in qualche Repubblica di cui non ricordo più il numero (la prima, la seconda, la terza?)
Solo che la storia ha preso una piega inaspettata, con accuse di presunti similari avvertimenti mafiosi da una parte e pesanti inviti a vergognarsi dall’altra.
Il più duro è stato quello di Imperia di tutti Imperia per tutti [basta che si magni].
Nel comunicato del Partito Democratico [per Imperia, eh!] leggo una cosa inquietante: “[...] Lei, che da tanti anni calca la scena politica cittadina, consigliere comunale con AN, assessore nella giunta Sappa, capogruppo consigliare prima PDL, poi FLI ora Imperia Riparte, prima con Scajola, poi contro ed ora di nuovo insieme, candidato alla Camera con Monti [...] perché non sapevo che fosse di nuovo insieme a uno che ormai per difendersi da pesanti accuse è costretto a inventarsi una improbabile love story, ma tant’è: se lo dice il comunicato, ne prendo atto.
L’altra cosa che mi ha scombussolato è stato il passaggio di Alessandro Casano [La Svolta] a Fratelli d’Italia. Che non sono i simpatici massoni, bensì i mezzi fasci usciti dal PDL.
Pensavo che il nostro fosse al di sopra dei partiti e che si sentisse realizzato, visto che soddisfazioni ne ha altrove a iosa, e invece niente. Forse il suo movimento poteva essere scambiato con il noto processo avente la stessa denominazione?
Nel frattempo, verrebbe voglia di chiamare il tutto “distrazione di massa”, il nodo della Tra.de.co. (che è poi quello che potrebbe far saltare tutto il baraccone) ovviamente non è stato sciolto e nessuno, a meno che mi sia sfuggito, ha ancora chiarito, detto, comunicato nome e cognome di chi pesa la rumenta. E nessuna ha detto una parola sulla famosa dichiarazione di Pasquale Lomurno: “Nessuno si interroga sul fatto che temporaneamente in virtù di una delibera della Provincia, i rifiuti che fanno parte dell’organico finiscono in discarica.“.
Resto in attesa e porgo cordiali saluti.

Scritto da Angelo Amoretti

7 luglio, 2014 alle 8:00

Per qualche voto in più

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Quando lo scorso 1° aprile lessi questa notizia pensai si trattasse del classico pesce, invece solo oggi ho avuto la conferma che era tutto vero.
In sostanza Giuseppe Fossati, consigliere comunale di opposizione di “Imperia Riparte”, si faceva portavoce di due personaggi che se definisco “fascisti” credo non si offendano, essendo uno di Forza Nuova e l’altro colui che allegramente, anni fa, espose da una finestra del liceo Vieusseux la bandiera della Repubblica Sociale Italiana.
Cosa chiedeva, il Fossati? Che fosse presa in considerazione la proposta dei due fascisti in questione di intitolare uno spazio pubblico a ciò che definiscono “l’eccidio di Costa d’Oneglia“.
Quando l’ho letta ho fatto un salto sulla sedia, ma ripeto: speravo che fosse un pesce d’aprile. Invece non lo era e la faccenda, che a mio avviso è di sostanziale importanza, è passata sotto pesantissimo silenzio, ma il bello doveva ancora venire.
Giuseppe De Bonis, assessore del PD nella giunta di maggioranza, che in consiglio comunale non aveva mai parlato fino a quel momento, ha detto: “Va bene”.
Per fortuna (o per disgrazia, a seconda dei punti di vista) in commissione toponomastica c’è chi ha i piedi un po’ più piantati per terra e per dare un colpo alla botte e l’altro al cerchio, pare abbia deciso di mettere una targa dalle parti delle Carceri, in ricordo di tutte le vittime civili della seconda guerra mondiale.
A seguito della vicenda, alcune domande mi sono sorte spontanee:
Per quale motivo il liberal/repubblicano Fossati, come lui stesso si definisce, insiste nel mescolarsi con i fasci (vedi la question time, la partecipazione alla manifestazione di Forza Nuova in commemorazione delle vittime delle foibe e la visione particolare della vicenda dei forconi, per fare tre esempi)?
Il suo maggiore sponsor durante la campagna elettorale, nella fattispecie l’On. Vittorio Adolfo, che proviene da una famiglia antifascista, avendo lui stesso avuto un parente partigiano trucidato dai fasci durante la Resistenza, gradisce o no questo comportamento?
Pensa, il Fossati, così facendo, di prendere venti o trenta voti in più alle prossime elezioni?
Lasci perdere i neri, al limite glieli faccio prendere io: ho un pacchetto di venti voti, senza filtro, che da qui alle prossime elezioni potrebbero diventare 25.
Il PD non ha ancora fatto indigestione di rospi? Mica per altro: a forza di ingoiarne, alla fine si rischia di star malissimo.
I dirigenti del PD hanno strigliato un po’ il compagno De Bonis o va tutto bene così?
Qualcuno mi dirà: “Quanto sei ingenuo, Angelo! Basta vedere con chi stanno in maggioranza!”. E’ vero, ma pensavo che si fossero dati un limite e mi sbagliavo perché per quanto mi riguarda è oltrepassato da mò.
In ogni caso, riassumendo: il Fossati potrà sempre farsi bello dicendo che l’Assessore gli ha dato il benestare, ma venticinque voti fascisti valgono il gioco?
De Bonis lo ha preso in contropiede perché gli ha detto “OK”, ma lo sa che Imperia è medaglia d’oro della Resistenza?
La commissione toponomastica ha annacquato il tutto, con l’idea della targa ai civili caduti durante l’ultima Grande Guerra.
L’unica, a mio giudizio, che da questa storia esce indenne.

Scritto da Angelo Amoretti

12 aprile, 2014 alle 21:30

I tempi cambiano, le opposizioni pure

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Non aspettiamoci nulla di buono, meno che meno che i craniacci abbiano trovato il sistema per eliminare o attutire i danni che hanno già fatto con la TARES!“.

Piera Poillucci, Capogruppo F.I. – 13 marzo 2014

Registro ancora oggi come una divertente consigliere comunale del PDL, con la consueta comicità involontaria, si stracci le vesti disperata ed indignata perché, secondo lei, la nuova giunta (dove vi sono due tesserati PdL) sarebbe stata scelta dal Sindaco, che è un dirigente del PdL e che ha tale prerogativa per legge, e dall’On.Minasso, che è un onorevole del PdL, il vice coordinatore regionale del PdL e, quindi la massima autorità del PdL in provincia di Imperia, anche se, in ultima analisi, secondo la consigliera in questione la scelta della giunta sia stata operata del sottoscritto, come capo supremo della Spectre[...]
Tenuto conto, però, che mi dicono che quella consigliera organizzava corsi di formazione politica per il PdL, è tutto detto e si capisce perché siamo arrivati a questo punto.

Giuseppe Fossati, Capogruppo FLI – Sanremonews, 5 aprile 2012

Interessante Consiglio Comunale, quello di questa notte o, per meglio dire, di questa mattina, considerato che è terminato alle 7,30. Interessante perché è andata in scena, in tutta la sua tragicomicità, la disfatta dell’armata Brancaleone del PdL, per l’occasione condotta con mirabile inconsistenza, condita dalla usuale macchiettistica acidità da zia acida di un film di Sordi degli anni ’50, che vorrebbe essere malevola ma risulta solo ridicola, dalla Consigliera Poillucci, alla quale il PdL ha dato il compito di parlare con i tempi del capogruppo, con l’ovvio risultato disastroso di dare l’immagine di un partito rancoroso senza idee, senza strategia, senza argomenti, senza prospettive che è capace solo di fare una serie impressionate di autogoal”.

Giuseppe Fossati, Capogruppo FLI – Sanremonews, 13 aprile 2012

Scritto da Angelo Amoretti

14 marzo, 2014 alle 12:36

Diamo i numeri

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Paolo Strescino, Presidente del Consiglio Comunale super partes, in un momento di particolare euforia, forse perché vede Roma più vicina, consiglia a Giuseppe Fossati [opposizione, Imperia Riparte] un corso di statistica riguardo alla classifica de il Sole 24 ore sui Sindaci più graditi d’Italia.
E Fossati gli risponde.
E a me vengono in mente le discussioni post elezioni alle trasmissioni/gallinaio del tipo: “…si, ma rispetto all’altra volta abbiamo preso l’uno virgola qualcosa in più..” e bla bla bla.
E Fossati conclude il comunicato scrivendo: “Basta leggere”.
E io lessi! Gli si potrebbe rispondere che è vero che il gradimento di Capacci è sceso dell’11,6 rispetto al risultato del ballottaggio del 9 e 10 giugno, ma che è salito del 17,67 rispetto alle elezioni del 26 e 27 maggio.
Sono numeri che non significano niente e non varrebbe la pena neanche tornarci, solo che a me dispiace vederlo baruffare su queste cose poco rilevanti.
Volgarmente parlando: mi viene da ridere quando l’opposizione rosica su queste cose, tipo “la carcassa di un topo morto lasciata sul bordo di via Siffredi per dieci giorni” (volendo si prende per la coda con le dovute precauzioni e si deposita in un bidone della spazzatura).
L’opposizione si metta le galoches e vada a fare un giro dove sorgerà il Palasalute; prenda la macchina e vada all’Ospedale a cercare un parcheggio e, se non lo trova, prosegua per Via Sant’Agata sperando in Dio.
Chiedere poi a tutti di fare un salto nelle frazioni, forse è troppo.

Scritto da Angelo Amoretti

15 gennaio, 2014 alle 11:11

“Bizzarri personaggi nel PDL”

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Credo sia venuto il momento che tutti coloro che pensano con la loro testa ed avversano il sistema politico-economico-affaristico che controlla tutto in questa città uniscano la forze per dare la spallata definitiva a quel sistema. Noi di FLI stiamo lavorando da tempo in questa direzione e tutte le aree politiche che vorranno condividere con noi questo percorso, nessuna esclusa, saranno benvenute.
Interessante anche il comunicato delle forze di sinistra, cui curiosamente si e’ unita l’udc, che di fatto sbatte le porte in faccia a Strescino, mostrando, lo dico con il massimo rispetto, di aver capito poco di quanto sta avvenendo.
Il PdL va in pezzi e la sinistra e l’Udc cosa fanno? Vogliono mandare a casa chi sta rendendo palese e accuendo tale disgregazione, offrendo di fare politiche condivise con l’opposizione. Per governare loro? No. Per far arrivare un commissario prefettizio. Una strategia davvero singolare.
29 aprile 2012

Una sensazione sgradevole. Ecco cosa ho provato a vedere la trasmissione di ‘Report’ di ieri sul Porto di Imperia. Una sensazione sgradevole non tanto per i fatti narrati, noti ai più e che non hanno aggiunto nulla a quanto già si sapeva, ma per la pochezza morale ed etica dei protagonisti della vicenda. Abbiamo visto un ex Ministro che candidamente afferma di aver piazzato suoi uomini un po’ dappertutto e che sia normale che si intrometta, come un vero padrone, nella vita amministrativa e politica della sua città (anziché essere al servizio di quella città), tanto da poter far eleggere anche Paperino a Sindaco. Quale rispetto per la sua città ed i suoi concittadini!”
28 maggio 2012

[...] Una città “serva” “di dolore ostello”, per la pochezza morale ed etica dei suoi amministratori, nella quasi totalità asserviti ad un Capo Supremo, che, oltre a dirigere tutto e tutti, voleva e vuole addirittura veder organizzata una claque di utili idioti e servi sciocchi ad ogni sua uscita pubblica e che insulta chi non segue alla lettera i suoi desiderata o non lo ha incensato a sufficienza. Almeno “un aggettivo”, che diamine, non lo vedete il novello Napoleone! Non lo vedete lo scolapasta sulla testa? Una “nave sanza nocchiero”, ormai, con gli utili idioti ed gli servi sciocchi disorientati e atterriti dal perdere i favori del Capo e le conseguenti prebende, come in una sindrome di Stoccolma in salsa imperiese, in balia della “gran tempesta” in cui l’ha portata l’incapacità e la disonestà, quanto meno morale, dei suoi inetti marinai. Non “donna di provincia, ma bordello” in quanto pronta a vendersi ed ad essere venduta a miglior offerente, senza onore, senza pudore, senza vergogna. A questo punto, occorre dire solo un’altra cosa: al prossimo che mi chiede perché abbiamo lasciato senza rimpianti il PdL, risponderò sempre con le parole che Dante attribuisce ad Ulisse quando si rivolge ai suoi marinai per invitarli ad aver il coraggio di varcare le Colonne d’Ercole, “fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza”. Spero che gli imperiesi decidano a breve di smettere di scegliere persone che desiderano continuare a “viver come bruti”, per finalmente far diventare Imperia una “donna di province” e smettere di essere solo “un bordello” [...]
14 aprile 2012

[...] Strano partito il PDL, non c’è che dire, popolato da bizzarri personaggi, con bizzarre analisi politiche, degne di analisi approfondite. Tenuto conto, però, che mi dicono che quella consigliera organizzava corsi di formazione politica per il PdL, è tutto detto e si capisce perché siamo arrivati a questo punto [...]
5 aprile 2012

Sono tutte dichiarazioni di Giuseppe Fossati [fonte: Sanremonews] che con la lista “IMPERIA RIPARTE” appoggia il candidato Sindaco Erminio Annoni, a sua volta appoggiato dal PDL, che ha tra i candidati il “personaggio bizzarro” di cui sopra.

Scritto da Angelo Amoretti

14 maggio, 2013 alle 10:03

Evviva la coerenza!

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E’ ufficiale: Giuseppe Fossati, con Officina Città, appoggerà il PDL con Sindaco Erminio Annoni.
In fondo cosa ci si poteva aspettare? Tutto sommato si potrebbe dire che è un’alleanza naturale: Fossati è un liberale.
Quello che mi sorprende è che andrà ad appoggiare proprio quel partito che aveva abbandonato e che secondo quanto diceva, non secoli fa, ma un mesetto fa:”Pensare che la mia città fosse in mano a persone del genere e che una parte della classe politica fosse loro succube o, peggio, complice, mi disgusta e amareggia profondamente” lasciava supporre che un sodalizio non ci sarebbe mai più stato.
Se poi si va un po’ indietro, su Puntoimperia.it del 9 settembre 2012, si leggono le sue seguenti dichiarazioni:

[...] Detto ciò, però, ritengo francamente inaccettabile che l’On.Scajola non tragga le inevitabili conseguenze da tale premessa: chi ha scelto le persone che hanno quelle responsabilità politiche, amministrative e gestionali? Chi ha affidato la città a persone che egli stesso oggi definisce inadeguate, impreparate, “che non studiano” e che, è un dato di fatto, hanno portato questa città ad essere sporca, maltenuta, in uno stato di declino impensabile sin a qualche anno fa? Chi, in modo anche sgradevole e talvolta arrogante, ha sempre rivendicato di essere il vero regista e tutore della vita amministrativa Imperiese? Chi, prima di ogni manifestazione, voleva che quella classe politica e amministrativa di servi devoti organizzasse per lui un comitato d’accoglienza adeguato e che, al suo nome, facesse partire “un bell’applauso”? Chi, pertanto, è il responsabile primo del disastro che, da cittadini, stiamo vivendo? Si dice: la vittoria ha molti padri, mentre la sconfitta è sempre orfana. Ad Imperia, per Scajola è l’inverso: la vittoria ha solo un padre, la sconfitta è figlia di tutti (gli altri) [...]

Infine, ma ce ne sarebbero tanti passi da riportare perché in quel periodo l’avvocato Fossati era particolarmente scatenato, l’ultima chicca, datata 28 marzo 2013, quando undici componenti di Officina Città gli dissero “Arrivederci e grazie”:

L’assemblea mi ha dato mandato, in qualità di presidente, per costituire una lista civica e sedermi al tavolo delle trattative per valutare attentamente tutte le proposte politiche. Una percorso che, secondo chi si è dimesso, porterà ad un accordo con il Pdl. Ma non è così.

Ecco: diciamo che ognuno è libero di fare ciò che vuole e che non sta a me giudicare, ma io ho una visione diversa della politica. A me piacciono le persone coerenti e non quelle che fanno calcoli elettoralistici; quelle che fanno politica alla luce del sole e non nell’appartamento o nell’ufficio di questo o quest’altro, prima “avversario” poi, chissà per quali motivi, “amico”.
So di avere idee obsolete, ma che ci volete fare: sono un ingenuo, sono sincero e non riesco a “fare finta”, doppi o tripli giochi.
E dal momento che questo modo di far politica non mi appassiona più per niente e, anzi, mi fa venire il voltastomaco, auspico che ci sia un forte rinnovamento e che tutti i “furbetti” vengano definitivamente mandati a casa. Oltretutto non hanno neppure lo spettro della disoccupazione.

Scritto da Angelo Amoretti

17 aprile, 2013 alle 12:25

Lettere aperte e chiuse

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Di questi tempi pare vadano di moda le lettere aperte, così mi è venuta voglia di scriverne un paio e una chiusa.

Lettera aperta a Giuseppe Fossati

FLI è una cosa, Officina Città un’altra, tu stesso lo avevi dichiarato, (non chiedermi quando e a chi perché non ho tempo di fare le dovute ricerche) ma tu sei tu e qualcosa non mi quadra.
Un anno fa, il 17 marzo del 2012, spunta l’intercettazione della telefonata tra Francesco Bellavista Caltagirone e Carlo Conti (all’epoca rispettivamente patron di Acquamare, costruttore del Porto turistico di Imperia e l’amministratore delegato della Porto di Imperia Spa, attualmente entrambi al fresco) in cui il simpatico manager ti dava della “faccia di merda“.
Lo hai ricordato tu stesso in un commento al post “Compagni di merenda” in cui, tra l’altro, chiedevi rispetto, e lo stesso giorno a Sanremonews dicevi: “Pensare che la mia città fosse in mano a persone del genere e che una parte della classe politica fosse loro succube o, peggio, complice, mi disgusta e amareggia profondamente“.
Ora non so se ti riferisci alla classe politica il cui leader indiscusso è Claudio Scajola.
Se così fosse, lui chiede un incontro con te e tu ci vai?!
Io gli avrei detto: “Ok, guarda, sono in giro a fare shopping con la mia compagna*, se vuoi ci vediamo da Piccardo“.
Ma so bene che sei un signore e sei andato nella tana del lupo, come si dice.
E poi hai detto che non c’è nulla di male e che Officina Città incontra tutti.
Benissimo, ma non c’è bisogno che te lo dica di stare attento alle trappole e che il lupo perde il pelo, ma non il vizio e bla bla bla, vero?
Voglio fidarmi di te e userò le tue parole per la prossima lettera aperta.

*guarda che sua nonna appena sente pronunciare la parola “Sciab…” fa un salto sul sedile della macchina!

Lettera aperta a Paolo Srescino (Laboratorio per Imperia) e Giuseppe Zagarella (Partito Democratico)

Avete fatto una bella passeggiata sotto i portici insieme al candidato Sindaco Carlo Capacci, tanto per far vedere che c’è “il nuovo che avanza”.
Peccato che subito dietro ci fossero Fulvio Vassallo e Giovanni Barbagallo, che tanto nuovi non sono.
In un primo momento si pensava che la regia di questa strana alleanza fosse di Baban, ma è proprio Barbagallo (che è assessore regionale anche grazie al sottoscritto) a spiegarla sulla sua pagina di Facebook.
Se ci avesse messo due faccine e qualche cuoricino mi avrebbe convinto, ma mi tornano in mente le parole di Fossati scritte lo scorso mercoledì: “Alleanza fondata, con tutta evidenza, solo sulla spartizione delle poltrone, che mischia chi doveva essere gettato a mare e chi voleva gettarlo a mare dopo un processo sulla pubblica piazza (anzi banchina)” e quindi non mi convince per niente.

E’ ora di finirla con i giochetti e i bei tempi stanno finendo veramente. Le frittate e i minestroni non piacciono più a nessuno, il politichese neppure.
Fino a pochi mesi fa, cari amici politici, con i vostri giri di parole, alla fine riuscivate a convincere più o meno tutti. Eravate convinti di avere “un pacchetto di voti”, ma un amico assai più intelligente di me, mi ha spiegato bene come funziona. Devo dire che è geniale e se pagate bene ve lo svelo.
Siamo in trepida attesa dei famigerati “programmi” quando sappiamo benissimo che si differenzieranno l’uno dall’altro solo per il formato di stampa e qualche foto in più o in meno: il fatto è che vogliamo vedervi all’opera. Non riscaldate più la minestra delle frazioni da rivalutare, del decoro della città ecc. ecc. Fate qualcosa a ’sto giro, perché vi giocate il prossimo. E se vi rimane il tempo provate a inventarvi qualcosa per chi è senza lavoro e a chi, presto diplomato, non lo troverà.

Lettera chiusa a Carlo Capacci

Sto per andare a vivere nella casa nuova. Mi manca la linea telefonica e l’Adsl. Parliamone.

Scritto da Angelo Amoretti

31 marzo, 2013 alle 19:25

Politiche 2013: analisi a bocce [quasi] ferme

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I candidati imperiesi alle politiche 2013 sono stati sconfitti e nessuno dei nostri concittadini andrà a Roma.
Mi dispiace, e lo dico senza ironia: tutti, a loro modo, sono persone rispettabili, le conosco personalmente e a loro va il mio “pat-pat” sulla spalla.
Per quanto mi riguarda la sconfitta è stata cocente perché non ho problemi a dire che per il Senato ho votato Carla Nattero (SEL) e per la Camera Pasquale Indulgenza (Rivoluzione Civile), non me ne vogliano Giuseppe Fossati (FLI) e Eugenio Minasso (PDL), ma conoscendomi so che non si meraviglieranno e a loro, come a tutti gli altri, va la mia solidarietà.
Detto questo, i due sconfitti illustri, senza ombra di dubbio, sono Eugenio Minasso e Carla Nattero.
Solo loro due avevano concrete possibilità di potercela fare, ma chi per un motivo, chi per l’altro, non ci sono riusciti.
Più grave è la sconfitta di Minasso: aveva il vantaggio di essere deputato “uscente”, ma se c’è qualcuno, addirittura del tuo stesso partito, che ti mette il bastone tra le ruote, l’impresa diventa ardua.
Per quanto riguarda Carla Nattero, visti i precedenti delle primarie, direi che i bastoni tra le ruote se li è messi da sola, forse per strategia e/o carenza di comunicazione. Lei si è data da fare, ma forse l’apparato che le stava intorno non ha funzionato alla perfezione.
Non è mia intenzione, comunque, fare polemiche qui.
Ormai i giochi sono fatti e visto che si aspettavano i risultati delle politiche per tirar fuori le strategie (e le eventuali alleanze) in vista delle amministrative di maggio, sarà interessante vedere cosa succederà nelle prossime settimane.
Il Partito Democratico, la cui dirigenza provinciale, a mio modesto parere, dovrebbe fare le valige, non ha ancora detto una parola sulla figuraccia fatta a livello nazionale e, ad oggi, non sappiamo con chi aprirà i tavoli da pic nic. Pare che ci sia un asso nella manica che sarà reso noto fra una settimana circa, ma sebbene mi sforzi, non riesco a immaginare cosa potrà tirare fuori dal cilindro.
Leggo dalle sue dichiarazioni che Carla Nattero farà tesoro di questa  esperienza per arricchire il suo futuro politico.
A me piacerebbe invece che sia lei che Pasquale Indulgenza, detto con il massimo rispetto, individuassero, tra i loro partiti, qualche faccia nuova da presentare alle amministrative, magari qualcuno/a da aiutare, da seguire, ma “da dietro le quinte”: un delfino, o una delfina, insomma, ammesso che possa essere individuato.
Tra tutti gli interventi che vi segnalo qua sotto, mi piace la sottile ironia di Vittorio Adolfo nei confronti dell’Udc di Pierferdinando Casini.

Le dichiarazioni di Pasquale Indulgenza
Le dichiarazioni di Eugenio Minasso
Le dichiarazioni di Giuseppe Fossati
Le dichiarazioni di Carla Nattero

Scritto da Angelo Amoretti

26 febbraio, 2013 alle 21:08

Votiamo per i partiti “piccoli”

56 commenti al post

Scusate, ma per una volta mi occupo un attimo di politica nazionale, anche perché è palese che le elezioni amministrative che si faranno da noi a maggio, saranno pesantemente influenzate da quel risultato. Così come lo saranno le eventuali alleanze.
Oggi, quello che da molti è ormai considerato un fenomeno da baraccone, meglio noto con il nome di Silvio Berlusconi, ha di nuovo chiesto agli elettori di non votare per i partiti “piccoli” perché sarebbero voti “inutili”.
Siccome il suddetto mi sta pesantemente sugli zebedei, molto, ma molto di più del suo replicante nostrano, e siccome è noto che mi piace fare il bastian contrario, io vi chiedo invece di votare per un partito “piccolo”: che sia Rivoluzione Civile (Pasquale Indulgenza per la Camera), SEL (Carla Nattero per il Senato) o FLI (Giuseppe Fossati per la Camera), decidete voi, ma votate per uno di loro.
Magari gli facciamo vedere che tanto piccoli non sono e forse sono anche utili.

Scritto da Angelo Amoretti

5 febbraio, 2013 alle 21:00