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La classe non è acqua

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Dal discorso dell’on. Claudio Scajola al recente Congresso Cittadino di Forza Italia a Imperia. Quello, per capirci, dove è stata pronunciata la famosa frase su Porchia che ha fatto scattare la querela della CGIL nei confronti del Presidente del Copaco.

[...] La differenza tra noi e loro (l’opposizione di centrosinistra ndr) è che loro volevano un porto-garage. Noi vogliamo un porto Grand Hotel.
Loro volevano un porto dove il cuneese veniva portandosi dietro la mortadella, saliva sulla barca di sei metri e andava a fare le sue vacanze. Nulla da dire. Ma non ci interessa il cuneese. Noi garantiamo la barca di sei metri a quelli che abitano a Imperia perché è giusto che possano continuare ad avere tutti la loro possibilità. Ma invece del cuneese che si porta la mortadella per prendere la barca di sei metri, preferisco che venga il milanese che si porta una barca di trenta metri perché se si porta dietro una barca di trenta metri si mette dentro cinque persone di equipaggio e la mattina quando fa la spesa fa e rilancia l’economia commerciale della nostra città. Sono cose lapalissiane. Sono talmente lapalissiane che hanno la prova del nove: la sinistra è contraria.[...]

Appello ai cuneesi: se venite a Imperia portate il salame al Barolo e la barca un po’ più lunga.  L’onorevole preferisce cosi.

Scritto da Angelo Amoretti

11 agosto, 2007 alle 12:41

La CGIL di Imperia querela l’onorevole Claudio Scajola

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Caro signor Porchia*, non sei il sindaco di Imperia, sei il sindacalista di un gruppo parassitario che non conta un tubo e non prende un voto
E’questo il giudizio espresso dall’onorevole Claudio Scajola sulla Cgil di Imperia e sul suo Segretario Generale durante l’ultimo congresso di Forza Italia di Imperia.
Questa frase gravemente offensiva nei confronti della Cgil e del suo Segretario provinciale è stata trasmessa dalla emittente locale privata “Imperia Tv” più volte nella settimana dal 9 al 14 luglio. La frase terminava un discorso più ampio sul futuro del porto commerciale di Imperia, finalizzato a sollecitare ed incitare gli amministratori locali presenti a procedere in modo più deciso e risoluto nella direzione di una destinazione turistica e peschereccia del bacino di Oneglia. Il fatto che questa frase sia stata trasmessa anche in contesti diversi dallo spazio a pagamento riservato al congresso, come ad esempio il telegiornale e nel rotocalco settimanale, ed in completa assenza di contradditorio, indica chiaramente che siamo in presenza di una vera e propria campagna tesa ad intimidire le voci ancora fuori dal coro sulle gestione politico ed economica della città e della provincia. Una volontà chiara di portare un attacco ingiustificato ed inaccettabile contro la nostra organizzazione per la posizione assunta in merito alla difesa delle attività commerciali del Porto di Oneglia. Per questo motivo, sull’onda di una indignazione provata da molti iscritti alla Cgil, che seguendo in televisione l’intervento hanno provato sentimenti di offesa, abbiamo dato incarico all’Avvocato Massimo Dalla Libera di acquisire dalla emittente televisiva la copia della registrazione e l’elenco delle trasmissioni effettuate. Consideriamo l’intervento dell’onorevole Scajola di basso profilo politico, perché tradisce l’insofferenza per ogni opinione diversa ed è ancora più grave per il fatto che il ruolo istituzionale di Presidente del Copaco imporrebbe altra moderazione e saggezza. Il ricorso all’insulto ed all’offesa, in questa occasione, evidenzia anche una mancanza di argomenti nel merito della discussione ed il timore di affrontare un pubblico contradditorio. Di conseguenza la Segreteria della Cgil di Imperia ha deciso all’unanimità di affidare mandato ai legali ai fini di valutare l’episodio e di sporgere denuncia-querela contro l’Onorevole Scajola e contro l’emittente televisiva, che ha trasmesso l’intervento. La querela sarà depositata nei prossimi giorni e sarà accompagnata da una conferenza stampa della nostra organizzazione e dei nostri avvocati. La data e l’ora verranno successivamente comunicati.

*Claudio Porchia Segretario Generale CGIL Imperia.
Dichiarazione di Rossella Abbo, responsabile organizzazione della Cgil di Imperia.

Scritto da Angelo Amoretti

20 luglio, 2007 alle 10:25

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Caparbietà

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Dopo essersi esibito a Sanremo, l’onorevole Claudio Scajola, sempre nell’ambito del congresso cittadino di Forza Italia (una preghiera ai giornalisti: smettiamola di chiamarli azzurri. Azzurri sono gli atleti che vestono i colori della nazionale italiana, tra cui quelli che un anno fa hanno vinto i mondiali di calcio), ha tirato fuori le unghie anche nella nostra città, parlando ancora di porto per grandi yacht a Oneglia («Mettiamoci nei panni di chi viene da fuori: verranno grandi yacht a Imperia. La sinistra vorrebbe un porto garage e noi invece un porto hotel.») e di campo pratica golf nel parco urbano («Da qui la necessità di offrire agli ospiti un’offerta ampia. E il campo di pratica da golf lo è a tutti gli effetti.»).
Senza risparmiare colpi bassi all’opposizione («Noi dobbiamo portare avanti programmi, dobbiamo crederci perchè ci siamo dedicati a studiarli e li conosciamo, li possiamo sostenere perchè sono l’espressione di chi vuol lavorare bene per il futuro. Oppure sono i piani di Nattero o Badano che vogliamo sostenere?») e con due chicche da incorniciare a futura memoria:
1)«[...]dove le idee del nostro partito, fatto di persone preparate e per bene, vengano sostenute e dibattute [...]»
Ora, che Forza Italia sia un partito o un club che dir si voglia, “fatto di persone per bene” non sono solo io a dubitarlo, ma la giustizia italiana.
Riporto, per chi se lo fosse dimenticato, l’elenco delle persone perbene di F.I. condannate in via definitiva, che siedono ancora allegramente, insieme a parlamentari di altri partiti, per carità, in Parlamento:
- Berruti Massimo Maria (8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo tangenti Guardia di Finanza);
- Biondi Alfredo (2 mesi patteggiati per evasione fiscale a Genova);
- Cantoni Giampiero (Come ex presidente della Bnl in quota Psi, inquisito e arrestato per corruzione, bancarotta
fraudolenta e altri reati, ha patteggiato pene per circa 2 anni e risarcito 800 milioni);
- Dell’Utri Marcello (Condannato definitivamente a 2 anni per frode fiscale e false fatturazioni a Torino (false fatture
Publitalia); ha patteggiato 6 mesi a Milano per altre vicende di false fatture Publitalia);
- Del Pennino Antonio (Condannato per finanziamento illecito);
- Jannuzzi Lino (Condannato definitivamente a 2 anni e 4 mesi per diffamazioni varie, è stato graziato dal capo dello Stato proprio mentre stava per finire in carcere);
- Mauro Giovanni (Condannato per diffamazione aggravata);
- Previti Cesare (Condannato a 6 anni per corruzione giudiziaria);
- Sterpa Egidio (Condannato a 6 mesi definitivi per tangente Enimont);
- Tomassini Antonio (Medico chirurgo, condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni per falso);
- Vito Alfredo (2 anni patteggiati e 5 miliardi restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli)
dall’elenco sul blog di Beppe Grillo aggiornato a giugno 2006 (non è escluso che ne frattempo sia stato condannato qualcun altro).
2)«Di chi è il porto di Oneglia? Di Burlando? E’ dei portuali di Imperia? No è della città: l’hanno costruito gli imperiesi e fu una grande sottoscrizione»
Appunto: è di Imperia e non di qualche residente.
Certo, la caparbietà di Scajola è ammirevole. Con tutto quello che sta succedendo ai processi per il G8 di Genova (ai tempi era Ministro dell’Interno) e con tutto il marasma sui dossier illegali del Sismi, con il Copaco in mezzo alla bufera, l’onorevole ha ancora tempo (e voglia) di occuparsi di questa piccola, ridente città ai confini della realtà.

Scritto da Angelo Amoretti

9 luglio, 2007 alle 10:40

Pubblicato in Politica

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