Archivio per tag ‘Claudio-Scajola’

Piu’ veloce della luce

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La scorsa domenica mattina (48 ore fa) il Ministro Claudio Scajola, durante l’intitolazione del parco urbano a San Leonardo, ha detto che il Comune dovrebbe “cercare di vendere qualcosa che non serve per acquistare il Palazzo delle Poste questo sia allo scopo di preservarne il patrimonio architettonico che rappresenta che per accorpare gli uffici comunali“.
Su Il Secolo XIX di oggi, e quindi lo ha detto ieri (24 ore fa), l’Assessore all’Amministrazione finanziaria Marco Calcagno dichiara di aver già incontrato il direttore del settore immobiliare di Poste Italiane, con sede a Torino e che i soldi per l’acquisto potrebbero essere recuperati dalla vendita delle quote della Porto di Imperia SpA. Si saranno visti domenica sera in pizzeria? O ieri mattina in un bar di via Roma a Torino?
Non so se come contabile è efficiente, ma in quanto a velocità, beh, tanto di cappello: qui si è al limite del record mondiale.
I suggerimenti del Ministro sono desideri e i suoi desideri sono ordini?
Oppure era già tutto preparato? Il Ministro ha fatto l’assist, Calcagno ha proseguito l’azione, Il Secolo XIX ha fatto gol.
Il replay è su Riviera24, poi, forse, al rallentatore, arriva anche su Sanremonews.

Scritto da Angelo Amoretti

22 dicembre, 2009 alle 9:52

Mangia come parli!

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Le pagine liguri del Giornale di Berlusconi partecipano anch’ esse all’ ingentilimento del linguaggio politico nazionale esaltando la prodezza verbale del ministro Scajola che ha dato dello “stronzo” a un dipendente dell’ Atitech che lo contestava a Napoli. È di pochi giorni fa la sua accusa di “cacasotto” ai rappresentanti del Pdl in Regione; non certo una parolaccia, per carità, anzi un cultismo a fronte dello “sputtanamento” di cui parla tranquillamente il Capo del governo a proposito della stampa estera e del “culo” che auspicava che qualcuno gli “toccasse” all’ Aquila; ma comunque una parola degna di nota, che arricchisce il vocabolario politico di perle degne del nuovismo di questi anni berlusconiani. Quanto i tempi siano cambiati da ultimo lo si vede dal fatto che Scajola, qualche anno fa, si era dimesso per un “rompicoglioni” sfuggitogli in privato, e ora invece riceve l’ omaggio dei devoti per il suo pubblico “stronzo”, che “non sarà elegantissimo”, ma “è molto efficace”. involgarimento del linguaggio politico, un’ altra, e non certo la maggiore, delle tante disgrazie portate in dono all’ Italia dal suo Primo Ministro, è oggi è sotto gli occhi di tutti. Questa incontinenza verbale, frutto di un’ incultura sostanziale che porta a non calibrare il linguaggio in rapporto alle diverse situazioni e ruoli sociali, è chiamata franchezza, schiettezza ed esaltata perché si deve parlare come si mangia (e infatti si mangia piuttosto male) e non solo razzolare male, ma anche predicare peggio. Ma non è solo questione di linguaggio. Scajola ha dato dei “cacasotto” ai suoi uomini in Regione, indignandosi perché, qualche volta, non hanno “occupato la sede del Consiglio” come avrebbero dovuto: la volgarità della parola è dunque in rapporto alla violenza, all’ estremismo delle idee. Perché Scajola non ha detto “pavidi” o “paurosi” ? Perché il suo linguaggio è così deprivato da non conoscere queste parole o perché voleva incitare alla guerra i suoi uomini in doppiopetto e allora aveva bisogno di una parola espressiva, forte, visto che alla devastazione delle istituzioni pubbliche non si aizza la gente col gentile parlare? E perché “stronzo” all’ operaio dell’ Atitech? Perché l’ avversario va pestato, come insegna il direttore del Giornale che esalta questa “stronzata”. Un ministro approfitta del suo strapotere in una simile situazione per mettere a tacere un sia pur qualunquistico, innocuo critico. Perché Scajola non si è fermato al legittimo rifiuto della generalizzazione del suo contestatore (”voi politici”)? Perché non ha usato “maleducato”, se proprio voleva pungerlo? È che voleva mortificarlo, ferirlo, schiacciarlo. È questa una caratteristica della nuova classe dirigente. Ha dimenticato che chi ha il potere deve avere più rispetto ed educazione di chi glielo contesta. La prima novità introdotta da Berlusconi nel linguaggio politico ufficialeè stata proprio l’ aggressione ai vinti, ai perdenti, alla minoranza. Quando il Capo del governo irrompe in una trasmissione televisiva e straparla con inaudita violenza e arroganza, rifiutando ogni domanda o moderazione dialettica, allora si capisce che i suoi emuli si impegnino a fare del loro peggio. Ecco allora Scajola che ridacchia in televisione davanti all’ anziano, autorevole, degno di rispetto, Alberto Asor Rosa, perdendo ogni residuo di stile, di eleganza, rinnegando quella civiltà di maniere che, pure, l’ educazione familiare gli aveva insegnato. Così va il mondo oggi, con compiacimento del Giornale e, magari, con ulteriore disagio del sen. Musso, del cui imbarazzo comunque i lettori di quel quotidiano, impegnato ad esaltare le prodezze verbali di Scajola, non hanno saputo niente. -
Vittorio Coletti – la Repubblica, 1 novembre 2009

L’inizio.

Scritto da Angelo Amoretti

2 novembre, 2009 alle 15:38

Pubblicato in Politica

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Errare è umano, perseverare è diabolico

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Ho percorso la pista ciclabile fino a Pian di Poma, un’opera ideata da noi, e mi sono accorto che Sanremo è in ritardo. C’è molto da fare: l’ingresso dev’essere migliorato, si deve provare un’emozione arrivando qui in bicicletta.
Claudio Scajola – Sanremo, La Stampa, 19 ottobre 2009

Giusto per chiarezza.

Scritto da Angelo Amoretti

19 ottobre, 2009 alle 11:23

Trovare la pista buona

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A Zoccarato e Strescino rivolgo un invito: scambiatevi le informazioni, chi trova una pista buona per risolvere un problema la spieghi all’altro, così lavorerete meglio e più rapidamente.
Claudio Scajola – Sanremo, il Secolo XIX del 19 ottobre 2009

Scritto da Angelo Amoretti

19 ottobre, 2009 alle 11:01

La schiettezza del Ministro Scajola

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«So che altri avrebbero voluto candidarsi ma io ho optato per lui e credo di avere fatto la cosa in assoluto più giusta, invitando tutti a sostenere senza esitazione il candidato [...] Votando lui votate anche per me e per la città in cui io abito e per la quale credo di avere fatto qualcosa».
Min. Claudio Scajola – Inaugurazione del point per Paolo Strescino Sindaco di Imperia.

***

«Puntiamo al 60 per cento.  C’è un clima nuovo, la gente ha voglia di cambiamento e il Pdl ha recepito il messaggio proponendo un candidato giovane, forse meno conosciuto, ma determinato, con le idee chiare e il coraggio di esprimere le sue idee. Votare Maurizio sarà come votare me».
Min. Claudio Scajola – Inaugurazione del point per Maurizio Zoccarato Sindaco di Sanremo.
fonte: La Stampa – 24 marzo 2009

Scritto da Angelo Amoretti

24 marzo, 2009 alle 16:19

Governinc…ontra

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Questa mattina, presso l’aula magna del Polo universitario di Imperia, si è tenuto un incontro dal nome curioso “Governincontra”. In sostanza ben due Ministri della Repubblica, Claudio Scajola e Gianfranco Rotondi, hanno incontrato gli imperiesi (e non) in un evento che suona più come una enorme campagna elettorale.

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Scritto da Angelo Amoretti

17 gennaio, 2009 alle 19:16

L’economia del Ministro Scajola

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Il ministro Scajola a Sanremo parla di economia: “non serve alzare stipendi per rilanciare consumi”.

“Per rilanciare i consumi non credo che bisogna aumentare gli stipendi. La condizione economica del nostro Paese deve coniugare due efficienze: alzare il livello retributivo degli italiani, ma alzare contestualmente la produzione italiana e, per fare cio’, le risorse devono essere investite in quei settori che innovano e che riescono, facendo ricerca, a competere sul mercato”.
Riviera24 – 18 ottobre 2008

Sono quasi ventiquattro ore che rifletto su questa frase e non riesco a venirne a capo.
Premetto che di economia capisco poco o niente e mi farebbe tanto piacere che qualcuno di voi lettori mi venisse in soccorso perché non so come poter consumare di più se in tasca ho sempre meno.
Questa frase che non mi ha fatto dormire, è stata pronunciata dal Ministro a Sanremo durante una serata dal tema “La Globalizzazione nel Terzo Millennio: la sfida delle eccellenze”.
Ora, senza andare tanto in giro per il Globo, vediamo che la situazione a Imperia non è delle migliori e a quanto pare sta peggiorando per buona parte dei cittadini.
In questi giorni abbiamo letto sui giornali di persone che si aggirano nel mercato dell’ortofrutta per recuperare quello che ancora c’è di commestibile, portarlo a casa e mangiarlo.
Abbiamo letto che alla casa della carità a farsi la doccia non vanno solo i “barboni,” ma anche persone che sopra la testa hanno un tetto. Abbiamo saputo che altri negozi chiuderanno in via Cascione. Non credo che tutto ciò sia un buon segno per il futuro dei consumi.
Sono arrivato alla conclusione che deve esserci stato un errore di trascrizione da parte delle agenzie. Forse in quella frase mancava un “solo“. Perché infatti nella frase virgolettata si legge “..alzare il livello retributivo degli italiani..
Ma il bello è che quel titolo è lì da 24 ore e la mia incredulità è in aumento.
Perciò i casi sono due: o qualcuno mi spiega cosa intendeva dire il Ministro, o i gestori del portale me lo devono togliere sennò non dormo neppure stanotte.

Scritto da Angelo Amoretti

19 ottobre, 2008 alle 21:47

La crisi mondiale investirà anche Imperia?

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“La realizzazione del parco urbano (il primo lotto di lavori verrà inaugurato oggi pomeriggio alle 18,30) e quella delle altre opere in fase di ultimazione e prossime ad essere inaugurate, è frutto di una serie di coincidenze che le due amministrazioni Sappa hanno saputo cogliere, anche grazie agli interventi del ministro Claudio Scajola e all’attenzione mostrata verso il nostro territorio dalla Regione allora governata da Sandro Biasotti. Adesso però arrivano i tempi duri [...] Siamo orgogliosi di quanto siamo riusciti a fare in questi anni cofinanziando i progetti che stanno cambiando il volto alla città. Però la gente deve sapere che quello fatto sino con un notevole sforzo da parte del Comune che ha sborsato denaro riuscendo nell’impresa senza aumentare le tasse, sarà irripetibile [...]
Sarà impossibile che si ripropongano condizioni così favorevoli per investimenti di una tale portata ai quali il Comune ha concorso per oltre il 40 per cento. Non credo infatti che da Roma e da Bruxelles possa ancora arrivare una mole così consistente di quattrini”.
Rodolfo Leone – Assessore al bilancio – Il Secolo XIX, 13 ottobre 2008

Nell’occhiello dell’articolo si legge: “Le opere che stanno cambiando Imperia sono un’impresa irripetibile
Ora, a prescindere che siano gradite o meno agli imperiesi, credo che proprio nessuno voglia il bis o che un’opera venga clonata. Dunque alla fine del bel discorsetto l’articolista avrebbe dovuto fare la famosa domanda da un milione di euro: “Le opere in corso saranno terminate oppure no? E quando?”
Forse la domanda è stata fatta, ma non si legge nell’articolo, così come ovviamente non si legge la risposta che però arriva indirettamente da quanto scrive Pasquale Indulgenza in una nota diramata stamattina dove, tra l’altro, sottolinea che il parco urbano ci sarà anche “grazie” alle pressioni dell’opposizione e all’intervento della Regione governata da Claudio Burlando:

Bene ha fatto il Sindaco ad invitare tutta la cittadinanza a partecipare alla cerimonia di inaugurazione del primo lotto funzionale del Parco Urbano che si terrà oggi pomeriggio.
E’ infatti un nuovo bene comune di cui potranno godere gli imperiesi e tutti coloro che verranno nella nostra città.
Un bene di tutti, frutto dell’intenso impegno del Consiglio Comunale, che, con lungimiranza, ha deliberato di mettere da parte l’idea – a lungo sponsorizzata da non pochi attori politici locali – di occupare l’area centrale con un campo da golf, soluzione che non avrebbe certo corrisposto a quanto oggi possiamo tutti apprezzare: un polmone di verde, pienamente pubblico, che fa da salubre cerniera tra Porto e Oneglia e accompagna al mare le persone che, liberamente, potranno viverlo e attraversarlo.
Non è stato facile, in questi anni, ottenere che maturasse in Consiglio la convergenza politica che ha consentito di definire il progetto che si sta concretando, ma ciò che conta, oggi, è il primo, importante risultato raggiunto, nell’interesse della collettività.
Per ora, è stata realizzata solo una parte dell’opera progettata: la parte più consistente, infatti, dovrà essere realizzata con la sistemazione della vasta area centrale antistante il costruendo depuratore e la copertura dello stesso impianto, che diverrà parte integrante del Parco.
Certo, si tratta di lavori che esigono un finanziamento notevole, e il Comune versa in difficoltà economiche. Proprio per questa ragione, è auspicabile che l’occasione dell’inaugurazione del primo lotto contribuisca a favorire la possibilità di assicurare gli investimenti richiesti, anche col contributo della Regione Liguria, in modo tale da accelerare i tempi di completamento dell’intera opera.
Pasquale Indulgenza – Rifondazione comunista

Ci sarebbe un’altra domandina da fare a Rodolfo Leone, il più liberale degli imperiesi: com’è che secondo lui “la crisi mondiale mette in pericolo i progetti della città“, mentre per Silvio Berlusconi “l’Italia è tranquilla“? Imperia dov’è?

Scritto da Angelo Amoretti

13 ottobre, 2008 alle 12:19

Soppresso il volo della discordia Albenga-Roma

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….
Regrets, I’ve had a few;
But then again, too few to mention.
I did what I had to do
And saw it through without exemption.
I planned each charted course;
Each careful step along the byway,
But more, much more than this,
I did it my way.

My Way – Frank Sinatra

Il volo Albenga-Roma rimane a terra definitivamente. La notizia è arrivata ieri durante l’inaugurazione della nuova struttura per la protezione civile all’aeroporto Panero di Villanova d’Albenga, alla quale era presente il sottosegretario Guido Bertolaso, ma non il Ministro Claudio Scajola.
Ricorderete la polemica scoppiata due settimane fa alla trasmissione Annozero sullo spreco di Alitalia per quanto riguarda quel volo che restava a terra dal martedì al venerdi (qui c’è il video) e ricorderete che i Presidenti della Provincia di Imperia e Savona, Gianni Giuliano e Marco Bertolotto avevano scritto una lettera di protesta a Michele Santoro (qui) in cui tra l’altro si leggevano dati e statistiche apparentemente confortanti.
Ebbene, sono già passate due puntate, ma della lettera in trasmissione non c’è stata traccia. I casi sono due: o non è ancora arrivata (consiglierei, per la prossima volta, la posta prioritaria perché con le raccomandate si sa come vanno le cose: se non ci sei ti lasciano l’avviso e poi devi andarla a ritirare perdendo un sacco di tempo) o è arrivata e Santoro ha dimenticato di leggerla.

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Scritto da Angelo Amoretti

12 ottobre, 2008 alle 10:31

Abolizioni

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Il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola invita il governo ad andare avanti sulla soppressione delle province. Abolire le province? “Cominciamo dalla provincia di Imperia…”, si limita a dire il ministro dell’Interno, Roberto Maroni alludendo in modo ironico al collegio dell’esponente del Pdl.
[fonte]

Ma si scherza: vanno d’accordissimo!

Scritto da Angelo Amoretti

5 ottobre, 2008 alle 21:00