Archivio per tag ‘Imperia’

I borghi di Imperia

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Ieri mattina alcuni abitanti della Marina, vista la latitanza di Comune e EcoImperia, hanno deciso di fare da soli e la passeggiata se la sono pulita loro.

“E’ veramente incredibile che in una città come Imperia che dovrebbe vivere di turismo, possa esserci un disinteresse e un menefreghismo, da parte dei nostri amministratori, così evidente e mortificante”

ha detto al Secolo XIX uno dei dodici volontari.
Sì: è incredibile, ma vero.

Lo spettacolo musicale alla Foce di Massimo Altomare e Rodolfo De Angelis è stato disturbato dalla puzza di fogna.

«A metà del concerto – spiegano il presidente della 1 Circoscrizione, Tiziano Guarise, e i consiglieri Pier Alessandro Adolfo, Luigi La Rosa e Antonio Calsamiglia – almeno cento spettatori, tra cui molti turisti, hanno abbandonato la piazza, con il fazzoletto sul naso e sulla bocca, esasperati dai miasmi e dall’aria irrespirabile che proveniva dalla stazione di sollevamento fognario. Una figuraccia evitabile se si fosse intervenuto, come era stato più volte da noi richiesto, per risolvere l’annoso problema della fogna alla Foce»
Il Secolo XIX – 8 agosto 2008

La Foce e la Marina sono due antichi borghi marinari, due gioielli che dovrebbe essere un magnifico biglietto da visita per la città.
Ma vuoi mettere: poi arrivano i Finley e a settembre le Vele d’Epoca.

Scritto da Angelo Amoretti

8 agosto, 2008 alle 7:50

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La movida del Prino

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«La migliore gestione del rumore potrà portare a una maggiore diversificazione delle proposte, con l’apertura di pianobar e gelaterie. Nuove attività che attirino chi a poca distanza dal lungomare acquista i nuovi insediamenti, venduti alla cifra di 6 mila euro al metro quadrato. Secondo me è assurdo che un locale sulla spiaggia attiri 2 mila persone: piuttosto, allora, si apra una discoteca nell’entroterra, in locali idonei».

L’ha detto Lucio Remaggi, titolare del ristorante “A Casetta”, a La Stampa.
E più chiaro di così non poteva essere.
Chi verrà ad abitare negli appartamenti nelle vicinanze del lungomare probabilmente preferisce un piano bar a una discoteca, ha più soldi da spendere di un ragazzo che due mesi all’anno partecipa alla movida e vuole un posto tranquillo.
Evidentemente si preferisce un Prino a misura di pensionato: era un mortorio e tale deve tornare a essere.
Le dichiarazioni di Remaggi sono significative: sembra voler dire “Not in my garden”, dato che, oltretutto, i giardini davanti alla Casetta ci sono.
Bizzzarra anche l’idea di dislocare una discoteca nell’entroterra.
Se gli sembra assurdo che un locale sulla spiaggia attiri 2 mila persone, non gli balena l’idea che spostarlo dove vorrebbe lui, creerebbe ancora più problemi, vista la difficile ricettività?

Scritto da Angelo Amoretti

9 febbraio, 2008 alle 10:23

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Andiamo al cinema

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CENTRALE
Via Cascione 52
CLOVERFIELD (azione/fantascienza)
Usa – 2008
Regia: Matt Reeves
Con: Blake Lively,Mike Vogel, Lizzy Caplan, Jessica Lucas.
Orari: Ore 20,15 – 22,40.

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IMPERIA
Piazza Unione 2
SCUSA MA TI CHIAMO AMORE (sentimentale, 120’)
Italia – 2008
Regia: Federico Moccia
Con: Raoul Bova,Michela Quattrociocche,Luca Angeletti, Veronica Logan.
Orari: 20,15 – 22,40.

Scritto da Angelo Amoretti

1 febbraio, 2008 alle 9:32

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Andiamo al cinema

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CENTRALE
Via Cascione 52
AMERICAN GANGSTER (drammatico, 160’)
Usa – 2007
Regia: Ridley Scott
Con: Cuba Gooding Jr., Denzel Washington, Russel Crowe, Josh Brolin.
Orari: 21.

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IMPERIA
Piazza Unione 2
SCUSA MA TI CHIAMO AMORE (sentimentale, 120’)
Italia – 2008
Regia: Federico Moccia
Con: Raoul Bova,Michela Quattrociocche,Luca Angeletti, Veronica Logan.
Orari: 20,15 – 22,40.

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Scritto da Angelo Amoretti

25 gennaio, 2008 alle 9:37

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Indulgenza (Prc) interviene sul problema rifiuti

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“Sul problema rifiuti, si leggono ulteriori prese di posizione di esponenti della Destra (nuovamente, il consigliere comunaledi Forza Italia Davide Ghiglione, di Forza Italia, e il consigliere regionale di Alleanza Nazionale Alessio Saso).
Il primo ribadisce il suo no a qualsivoglia quantitativo di rifiuti campani in loco, salvo cospicue contropartite (finanziamento di opere pubbliche, esenzione dal pagamento del bollo automobilistico), contestando il richiamo alla solidarietà nazionale mosso dal Presidente della Regione Burlando, di cui non condivide il concetto. Senza entrare nel merito di quanto si sta definendo tra lo Stato e e le diverse Regioni per poter rimediare contingentemente al drammatico problema emerso, vorrei che però nella discussione pubblica finalmente si riconoscesse – come nessuno finora ha fatto – che su questo fronte c’è qualcosa di terribile nella storia del Belpaese degli ultimi venti anni (almeno, per quanto se ne sa!) che non si può sottacere, facendo esso parte a pieno titolo dell’ “immondizia” dell’ipocrisia nazionale. Non è infatti necessario leggere “Gomorra”, il bellissimo e sconvolgente libro scritto da Saviano, per sapere che per decenni, ininterrottamente, sono state trasportate, scaricate e sotterrate nel suolo campano tonnellate di rifiuti tossici prodotti nelle Regioni del Nord, che stanno avvelenando mortalmente quei territori e quelle popolazioni. Altro che chiedere indennizzi e monetizzazioni, consigliere Ghiglione. Qui bisognerebbe finalmente far luce sul business dei rifiuti e sui rapporti, spesso organici, tra le ecomafie e tanta parte della classe politica dirigente e dell’imprenditoria!
Il consigliere Saso, dopo aver rilevato che la Liguria è priva di termovalorizzatori come la Campania, espone la sua idea di come andrebbe progettata e realizzata, su base regionale, la raccolta differenziata. Idea che sostanzialmente condivido. E’ però il caso di chiarire che la realizzazione di una seria e capillare raccolta differenziata in un territorio, punto di svolta dell’intero ciclo integrato dei rifiuti, non si concilia per niente con la propensione per un termovalorizzatore: tutti gli ‘addetti ai lavori’ sanno, e ben lo possono capire anche i comuni cittadini, che il funzionamento di un impianto tecnologico di questo tipo ha bisogno, per non risultare antieconomico, di assicurarsi grandi e continue quantità di rifiuti da smaltire e bruciare, gli stessi che la differenziata, se fatta bene, può riuscire a ridurre progressivamente.
Delle due, l’una, dunque: o si sceglie la politica dello smaltimento e dei termovalorizzatori, che è una scelta di politica industriale che esige di stare competitivamente sul mercato, o si punta, quale alternativa ecologica di segno culturale e sociale, ad una politica di “RIFIUTI ZERO”, come viene oggi praticata con enorme successso in varie parti d’Italia, basata in primo luogo sul risparmio e sulla lotta agli sprechi e quindi su una scientifica differenziazione che parta dal ‘porta a porta’ e che conduca, attraverso la riduzione progressiva, il riuso, il riciclaggio e il recupero (vedi compostaggio e altro) a residui in quantità minima da poter stoccare e smaltire in maniera ben altrimenti agevole e sicura. Opzione che associazioni ambientaliste, comitati civici e forze politiche, tra cui la nostra, avranno modo di illustrare in una pubblica iniziativa che terremo a Imperia nei prossimi giorni. ”
Pasquale Indulgenza

A tale proposito vi invito a guardare questo video.

Scritto da Angelo Amoretti

20 gennaio, 2008 alle 20:46

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Andiamo al cinema

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Sperando di fare cosa gradita ai miei lettori, da oggi inizio questa rubrica che di volta in volta presenterà i film del fine settimana nelle sale della nostra città.

CENTRALE
Via Cascione 52
IO SONO LEGGENDA (I’am legend, azione, 100’)
Usa – 2007
Regia: Francis Lawrence
Con: Will Smith,Willows Smith, Charlie Tahan, Alice Braga.
Orari: 20,15, – 22,40

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IMPERIA
Piazza Unione 2
L’ALLENATORE NEL PALLONE 2 (commedia)
Italia – 2007
Regia:Sergio Martino
Con: Lino Banfi, Anna Falchi, Urs Althaus, Francesco Totti, Giuliana Calandra, Alessandro Del Piero, Gennaro Gattuso, Joanna Moskwa.
Orari: 20,15 – 22,40.

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Scritto da Angelo Amoretti

11 gennaio, 2008 alle 10:52

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Enzo Ferrari e la poesia

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Sabato 12 gennaio, presso la libreria Ragazzi di Oneglia, in via Vieusseux, Enzo Ferrari presenterà la sua prima raccolta di poesie dal titolo “Nuvole d’estate in Liguria“, edito da De Ferrari.
Nato a Genova nel 1956, Ferrari risiede attualmente a Imperia e lavora nel settore del credito.
Ama molto la letteratura e la poesia. Sbarbaro, Penna, Caproni, Montale, Saba e Zanzotto sono i suoi poeti preferiti, mentre per quel che riguarda la narrativa, gli autori che predilige sono Meneghello, Fenoglio, Gadda, Parise, Consolo, Levi e, tra i contemporanei, Alajmo, Carmine Abate, Magliani, Magris, Trevisan, Antonella Cilento, Starnone, Riccarelli e Vassalli.
Oz, Roth, Mc Ewan, Yehoshua, Mahfuz, Grossman, Agota Kristof e Hrabal sono gli scrittori stranieri che legge più volentieri.
“Le circostanze della vita spesso spingono a scrivere versi. E’ difficile non cadere nel tranello di lasciare in bianco il foglio per esprimere gioie o tristi circostanze. Certe volte l’unico modo per farle vedere è scriverci sopra. Partendo da questa conoscenza forse si riesce a provare ciò che cerchiamo. Non si può incontrare ciò che siamo pronti a vedere. Ed è altrettanto arduo avere delle risposte preconfezionate. Vedere paesaggi e personaggi nello scorrere del tempo e nei cambi di stagione, ci illumina, malgrado i duri rigori della quotidianità. Ci fa sentire fuori pericolo.
Ogni tanto occorre aprire il cassetto, prendere carta e penna e scrivere due righe. Il soggetto sceglie noi e diviene la luce stessa
“, dice Enzo Ferrari a proposito della sua passione.
La raccolta contiene quarantasette poesie dedicate alla Liguria e alcuni versi di Ferrari si possono leggere anche sul blog La Poesia e lo spirito.
Una curiosità: il disegno nel ripiego della quarta di copertina è opera di Silvia – otto anni – figlia di Ferrari.

Scritto da Angelo Amoretti

10 gennaio, 2008 alle 0:23

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Piovono multe

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Riporto, con un po’ di ritardo, quanto scritto sul sito de La Talpa e l’orologio e del Circolo Arci Guernica a proposito delle multe per i manifesti cosiddetti “selvaggi”:

La cultura a Imperia fa paura a qualcuno, questa è l’unica conclusione che si può trarre dalle notizie che sono apparse sabato sui giornali.
Al bisogno di aggregazione, alla richiesta di spazi sociali e culturali l’unica risposta che le istituzioni locali sanno dare è la repressione, sono 12000 euro di multe a realtà che non hanno altra scelta che quella di utilizzare i muri della propra città per farsi conoscere, per far arrivare ai propri concittadini notizia delle proprie attività, visto che mancano gli spazi necessari per la libera affissione.
E la nostra amministrazione deve avere ben presente il problema, dato che una buona parte dei manifesti affissi fuori dagli spazi consentiti le appartengono, e ancora oggi si possono vedere passeggiando per le vie di Oneglia e di Porto.
Ma ancora di più preoccupa il fatto che queste ammende non sono mai state notificate alle associazioni chiamate in causa, che lo hanno dovuto apprendere attraverso i mezzi di stampa, e che quindi non si possono neanche difendere nel merito delle accuse, la cui veridicità è tutta da verificare.
Una e vera e propria intimidazione, che noi non possiamo accettare.
Non rinunceremo a diffondere il nostro pensiero, a promuvere attività culturali e politiche, a rendere partecipe la nostra città: è la Costituzione che lo garantisce.

Centro sociale La talpa e l’orologio
Circolo Arci Guernica
Associazione verso la fondazione Marco Beltrami
Associazione garabombo l’invisibile
Associazione Liberamente
Circolo arci Antica Compagnia Portuale
Associazione AIFO
Associazione Apertamente
ARCI Provinciale
Associazione Sonorica
Arci Solidarietà A.Lipari
C.G.I.L Imperia

Questo invece il comunicato stampa dell’Arci Guernica di Porto Maurizio:

Con stupore abbiamo appreso dagli organi di stampa la notizia di una prossima notifica di multa a carico del nostro Circolo Arci Guernica.
Tale multa sarebbe da attribuire alle locandine informative delle nostre attività, l’affissione delle quali viene definita dagli stessi vigili “recidiva”.
Il circolo viene indicato come “difficile da far pagare” dagli stessi agenti: così apprendiamo, per la prima volta, dall’articolo de La Stampa del 1/12/2007.
Desideriamo sottolineare come queste affermazioni siano del tutto infondate dal momento che in questi anni non ci è pervenuta alcuna notifica o richiamo,siamo inoltre sconcertati che tali notizie siano rese prima alla stampa che ai diretti interessati.
Al momento non esistano, nel nostro comune, spazi appositamente designati per l’affissione di locandine per particolari soggetti, tipo associazioni, fondazioni ed ogni altro ente che non abbia scopo di lucro.
Non esistono le apposite bacheche per le locandine, anche se vengono menzionate nell’articolo.
Altri comuni anno recepito la legge dello stato (art.1,c.480, lett.c, legge 30 dicembre 2004, n.311) che riserva il 10% degli spazi totali delle affissioni anche a questi soggetti con l’esonero della tariffa sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni.
Oltre a reprimere bisognerebbe dare l’opportunità e gli spazi necessari a tutte le associazioni, come la nostra, che rendono un servizio alla collettività senza avere contributi dagli enti pubblici.
Il nostro Circolo, con 262 soci nel 2006, appartiene alla più grande associazione italiana e si caratterizza per essere un centro di vita associativa, autonomo, pluralista, apartitico, a carattere volontario, democratico, progressista ed antifascista.
Lo scopo principale del Circolo è promuovere socialità e partecipazione e contribuire alla crescita culturale e civile dei propri soci, come dell’intera comunità, realizzando attività culturali, solidali, sportive e ricreative, nonché servizi.
Tutti i campi in cui si manifestano esperienze culturali, ricreative e formative e tutti quelli in cui si può dispiegare una battaglia civile contro ogni forma di ignoranza, di intolleranza, di violenza, di censura, di ingiustizia, di razzismo, di discriminazione, di emarginazione, di solitudine forzata, sono potenziali settori d’intervento del Circolo.
E’ nostro desiderio evidenziare come ognuna di queste attività sia affidata interamente al volontariato e come sia totalmente priva di scopo di lucro.
I soci stessi contribuiscono con il loro aiuto materiale e temporale al funzionamento di tutta questa serie di iniziative.
Per queste ragioni, è nostra precisa richiesta che si prenda atto dell’importanza sociale del nostro operato, e del fatto che gravare su una realtà come la nostra può avere come unico risultato la fine di tante importanti iniziative intraprese con spirito solidale ed animo disinteressato.
Il Direttivo

Cosa aggiungere?
Qui, oltre a cercare di far cassa (ormai lo sanno anche le pietre che il Comune se la passa maluccio e quest’anno non mangerà il panettone), si cerca anche di mettere, per così dire, il bastone tra le ruote a quelle associazioni che cercano di dare qualcosa di diverso alla città in fatto di cultura e spettacolo.
Forse, a certi personaggi pubblici, viene più comodo che i giovani (e anche i meno giovani) vadano a sballarsi in discoteca, così non hanno il tempo di riflettere e rompere le scatole.
Mi risulta, però, che nella nostra città ci siano anche luoghi dove si discute, si riflette e si crea qualcosa di positivo. E questo deve essere incoraggiato, per il bene della città intera. Perché dove non c’è cultura non c’è democrazia. E la democrazia non la fanno i porti e le porte del mare.

Scritto da Angelo Amoretti

9 dicembre, 2007 alle 23:41

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Sospeso lo studente del Ruffini

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Si è conclusa la vicenda del diciottenne sorpreso a videoregistrare con il telefonino una lezione all’Istituto Tecnico per Geometri e Ragionieri “G. Ruffini”.
Oggi alle 14,30 si è riunito il Consiglio di Istituto che dopo un’ora ha emesso la “sentenza”, peraltro già preannunciata dal Preside Giovanni Poggio nei giorni scorsi: quattro giorni di sospensione con l’obbligo di frequenza.
E ovviamente la multa da pagare che a tutt’oggi non è stata ancora quantificata dalla Polizia Postale.
Facciamo un passo indietro, tanto per riassumere.
Alle 11 di giovedì scorso il professor Domenico Zuco, che insegna Costruzioni in V B Geometri, sorprende lo studente a videoregistrare con il cellulare.
Si fa consegnare “l’arma del delitto” e la porta al Preside che, per prassi, mette a conoscenza del fatto la Polizia Postale: la legge sulla privacy è stata infranta per la prima volta in Italia in una scuola e la faccenda finisce su tanti quotidiani (cartacei e non) e su svariati telegiornali .
Si parla di sospensione e di una multa che può variare dai 6 mila fino ai 18 mila euro.
«Perdere un giorno di scuola al quinto anno di studi è impensabile» dichiara la madre al Secolo XIX.
Che avrà voluto dire?
E se suo figlio prendesse un raffreddore e fosse costretto a rimanere a letto una settimana, tanto per fare un esempio?
Ma andiamo avanti.
Del fatto, ovviamente, viene informata anche colei che una volta si chiamava Provveditore e che ora è Dirigente Ufficio scolastico provinciale Annamaria Giuganino che dichiara allo stesso quotidiano:«Al di là di quello che deciderà il prossimo consiglio di classe, sono certa che il rendimento scolastico non sarà compromesso. Lo studente avrà modo di dimostrare ai suoi insegnanti e alla commissione d’esame quanto vale. Tra l’altro conosco bene il ragazzo e posso dire che è uno studente normale.»
Che avrà voluto dire?
In ogni caso ora sappiamo che al Ruffini ci sono studenti normali.
Nei giorni scorsi si erano fatte svariate ipotesi su quale sarebbe stata la “punizione” per il ragazzo: si è letto che avrebbe potuto prestare servizio civile, fare l’operatore ecologico, e via dicendo. Invece studierà la legge sulla privacy, proprio seguito dal Preside, fuori dagli orari di lezione.
L’esempio bisognava darlo e prima o poi qualcuno doveva cascarci. Speriamo che questa brutta storia sia servita e che in futuro non si ripetano atti di bullismo.
L’impressione è che al Ruffini si tenti di arginare la falla in una diga utilizzando un turacciolo” scriveva il 13 ottobre Enrico Ferrari su La Stampa e tutto sommato è la stessa che ho avuto io, ma spero davvero di sbagliare e allo studente auguro di cuore di prendere la maturità.

Scritto da Angelo Amoretti

18 ottobre, 2007 alle 21:34

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Riprese in classe col cellulare: studente rischia multa

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Uno studente dell’Istituto per geometri e ragionieri ‘G.Ruffini’ di Imperia rischia una multa che va dai 9 ai 18.000 euro per una ‘bravata’ compiuta in classe. Il ragazzo ieri mattina ha ripreso con il proprio videofonino una parte della lezione. Accortosi del fatto, il professore, si è fatto consegnare il cellulare e lo ha portato al Preside per denunciare l’accaduto.
Il Preside, Prof. Giovanni Poggio, ha informato la Polizia Postale che si è fatta consegnare il filmato.
Per via della legge sulla privacy è vietato usare il cellulare in classe e il ragazzo, pur avendo ammesso di aver fatto una “bravata”,  rischia lo stesso la multa salata.
E’ il primo caso in Italia, tant’è vero che è su tutte le home page dei principali quotidiani italiani online:
Corriere.it
Repubblica.it
La Stampa.it
Il Giornale.it
Rainews 24
Ansa.it
Adn Kronos

Scritto da Angelo Amoretti

12 ottobre, 2007 alle 19:38

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