Archivio per tag ‘Depuratore-a-Imperia’

Depuratore: forse abbiamo un problema

5 commenti al post

In attesa della definitiva inaugurazione, mi è sorta spontanea una domanda: chi gestirà il depuratore di Imperia? Dovrebbe avere un anno di “collaudo” da parte dell’impresa che lo ha costruito, ma a parte la Ferrero Costruzioni per l’edile, della parte “depurazione” chi si occuperà?
Stando a quanto mi dice un lettore, neppure Eros Geromini ha saputo dare notizie precise se non che di sicuro non lo farà l’Amat, l’azienda municipalizzata di cui è membro del consiglio di amministrazione.
Voi sapete qualcosa in proposito?

Scritto da Angelo Amoretti

10 ottobre, 2012 alle 18:25

Depuratore: in arrivo un’altra inaugurazione

22 commenti al post

C’è una sorta di ultimatum da parte della Regione, su pressione dell’Unione Europea, che in pratica intima al nostro Comune di rendere attivo il depuratore il più presto possibile, altrimenti non si potrà più costruire “neppure un pollaio” [Secolo XIX di oggi].
C’è dunque da scommettere che forse stavolta coloro che devono terminare i lavori, si diano una mossa, visti tutti gli interessi che girano intorno al mattone.
Si potrebbe sempre tentare con un’altra inaugurazione farlocca, ma la vedo dura perché una volta che ti sgamano, poi, oltre alla faccia tosta, ci vuole un bel coraggio, visto che di mezzo c’è la UE, con la quale non si scherza.
Qualche giorno fa sul mio profilo Facebook, qualche amico si è lamentato della puzza di fogna che persiste in zona San Lazzaro, all’altezza del passaggio a livello. Confermo quanto pubblicato perché ci sono passato per un mese, quattro volte al giorno e anche io l’ho sentita, tutti i giorni.
Pensare che quando la raffineria SAIRO era attiva, a chi si lamentava per la puzza, veniva risposto che era colpa della fabbrica. Peccato che ora la fabbrica non ci sia più e che la puzza sia rimasta.
All’epoca i miasmi salivano fino alle finestre del palazzo della Provincia e della Prefettura. Mi chiedo se Luigi Sappa (presidente della Provincia) e Fiamma Spena (Prefetto di Imperia) riescono a sentirla e, magari, lamentarsi un po’.
Una carissima amica, due giorni fa, mi ha inviato questa foto, accompagnata dal seguente testo:

Mi e’ stata mandata questa foto da persone che , come me, nuotano. Non hai idea dello schifo che ogni giorno si presenta ai nostri occhi!! Il mare spesso è trasparente ma quello che galleggia è liquame sfaldato o intero..misto a ogni tipo di materiale proveniente da fogna, schiuma e olio…l’altro giorno ero tentata di prelevare un campione e mandarlo all’ufficio d’igiene…………

Le ho consigliato, quando si verificano questi incresciosi episodi, di chiamare l’Arpal, i Vigili Urbani e la Polizia Provinciale: inutile fare il giro dei portali locali, si fa guadagnar tempo a chi dovrebbe prevenire certi fenomeni. E più sono a essere avvisati, meglio è perchè diventa più difficile lavarsene le mani.

Scritto da Angelo Amoretti

28 agosto, 2012 alle 12:06

L’intervista del Sindaco Strescino al Secolo XIX

25 commenti al post

Riporto l’intervista che il Sindaco Paolo Strescino ha rilasciato a Diego David per Il Secolo XIX lo scorso 3 marzo perché la trovo piena di spunti interessanti, anche alla luce dei recenti fatti.

LO SFOGO DEL SINDACO: GOVERNO UNA CITTÀ DOVE È IMPOSSIBILE APPLICARE NORME UGUALI PER TUTTI
«Imperia senza cultura della legalità»
Strescino: per troppo tempo hanno dettato legge raccomandazioni e regole ad personam

«Nella nostra città non c’è la cultura della legalità». L’affermazione è forte.  Ad esternarla, però, non è un procuratore dell’antimafia, nemmeno un militante della sinistra extraparlamentare o un blogger duro e puro, ma è il primo cittadino Paolo Strescino.

Detta da un esponente del Pdl di questi tempi suona strano. Non è che per caso qualcuno ha deciso di costituirsi?

«Non diciamo c…..e!».

Una frase del genere rivolta ai suoi concittadini…

«Non generalizziamo. Però, è chiaro che la legalità passa attraverso le cose più semplici».

Cosa la spinge allora a esprimersi in termini così perentori?

«Guardi per esempio il caso delle spiagge. Capisco che per gli operatori sia un costo smontare e poi rimontare le strutture,ma, è altrettanto evidente che non si può chiedere all’amministrazione di non vedere o di girarsi dall’altra parte. Infatti i balneari sono furenti. Mi rendo conto che a livello di consenso si scende, col rischio di andare a -500, ma se io avessi fatto finta di niente mi sarei sottratto al mio ruolo.
Tant’è che a seguito dei controlli da parte della polizia municipale chi non ha ottemperato subirà le conseguenze sia sul piano amministrativo che giudiziario, ma se la sarà cercata».

A proposito di operatori, la Confcommercio ha raccolto oltre 1200 firme contro il restyling di piazza Dante. Le sembrano poche?

«Se una amministrazione dovesse farsi condizionare da qualche raccolta di firme sarebbe la fine. Tra le petizioni ci sono quelle che poggiano su esigenze concrete, mentre altre sono pretestuose e politicizzate. Nel caso da lei citato 1200 firme sono poi una percentuale minima degli imperiesi.
Per restare nell’attualità pensiamo ai dehor, altra pratica battagliata.  Mi sono arrivate pile di segnalazioni da parte dei vigili perfino per spazi pubblici occupati abusivamente senza nessun titolo, per non parlare di quelli sulle strisce pedonali o peggio nelle aree destinate al parcheggio dei disabili. Capisco che il nuovo regolamento posso aver dato fastidio a qualcuno. Ma siamo sempre lì, rispetto della legalità prima di tutto.
Sugli interessi particolari devono prevalere quelli della città. Gli imperiesi si ricorderanno no, com’era piazza Dante coi parcheggi. Stanno raccogliendo firme anche contro il Palasalute a Imperia Ponente».

Scusi se la interrompo Imperia Ponente che vuol dire?

«Le ricordo che negli atti pubblici dopo l’unificazione le parole Oneglia e Porto Maurizio erano vietate e lo sono state per molto tempo. E’ ora di riprendere questa abitudine. Siamo una città sola».

Continui pure sul Palasalute.

«Dicevo, capisco che ci potrà essere disagio sui parcheggi, ma certe cose si fanno o non si fanno e questa amministrazione ha scelto il fare».

Le radici di questa, diciamo, scarsa attitudine degli imperiesi al rispetto delle leggi, dove affondano secondo lei?

«Direi degli italiani, non degli imperiesi».

Non si tirerà mica indietro adesso. Veniamo da anni di governo cittadino democristiano e da 15 di “scajolismo”, significherà mica qualcosa?

«Non è un problema di chi ha governato la città, ma della loro mentalità. Ora il sindaco sono io e me assumo tutte le responsabilità.  Alla fine la città mi giudicherà».

Perché in questa città è diventato quasi impossibile trovare un lavoro senza raccomandazione politica?

«E’ vero. E’ evidente che il politico può avere più facilità per i suoi contatti. Certo che se viene nel mio ufficio uno che ha perso il lavoro con due figli e moglie disoccupata cerco di fare qualcosa. Chi ha la possibilità di accedere al sindaco è agevolato. Io cerco, infatti, di ricevere più persone possibile».

Torniamo al tema della legalità. Rispetto delle leggi anche per il porto, allora?

«Assolutamente. E’ evidente che sarà così».

Però questa linea rischia di provocare delle defezioni nella sua maggioranza, in particolare nel Pdl.

«Io lavoro nell’interesse della città. Ai nostalgici ricordo che ho portato a casa il depuratore dopo 30 anni. Imperia Yacht è una conquista di questa amministrazione, così come la pace con la Compagnia Maresca e l’area pesca. Non è stato facile portare a termine tutto questo lavoro rispettando la normativa e i passaggi necessari. La piscina e il Palazzetto dello sport non accatastate me le sono ritrovate io. Credo che l’aggressività nei miei confronti da parte di certi ambienti cittadini sia in larghissima parte ingiustificata».

Il Secolo XIX – 3 marzo 2012

Secondo me il primo cittadino, in alcuni passaggi, fa un po’ di confusione tra il rispetto dei regolamenti e quello della legge. Perché quando dice che “nella nostra città non c’è la cultura della legalità” io faccio un salto sulla sedia, ma poi andando avanti nella lettura, mi accorgo che sta appunto parlando del non rispetto dei regolamenti, tipo per i dehor o le spiagge. Io mi immaginavo che si riferisse a qualcosa di più “alto”, che so, tipo appalti, aste, gare e concessioni.
E non risponde adeguatamente alla domanda del giornalista là dove David chiede, secondo me generalizzando un po’, quali sono le radici di questa scarsa attitudine degli imperiesi al rispetto delle leggi (è probabile, anzi ne sono certo, che la maggioranza degli imperiesi rispetti la legge).
E quando alla domanda sulla legalità anche sul porto risponde in quel modo, mi viene automatico chiedermi: “Perché, finora non è stato così?!”, ma alla luce di quanto è successo ieri con l’arresto di Francesco Bellavista Caltagirone e Carlo Conti, si direbbe che no, finora non era stato così.
Dispiace anche dover leggere che “se una amministrazione dovesse farsi condizionare da qualche raccolta di firme sarebbe la fine“.
A me pare che quelle raccolte per il progetto “Dal Parasio al mare”, tanto per fare un esempio, perlomeno siano servite ad avere degli incontri con l’assessore competente e a fargli rivedere un po’ il progetto iniziale.
Anche sulle raccomandazioni politiche per trovare lavoro credo che l’intervistatore e l’intervistato non si siano capiti bene e di conseguenza non ho capito bene neppure io, quindi non saprei che dire: di che tipo di lavoro e raccomandazioni si sta parlando, nello specifico?
Sul depuratore portato a casa dopo 30 anni preferisco stendere un velo pietoso perché sarebbe come sparare sulla Croce Rossa e sulla scelta “del fare” idem.

Scritto da Angelo Amoretti

6 marzo, 2012 alle 9:40

A Imperia il depuratore entrera’ in funzione nel 2012

8 commenti al post

Ci siamo, il depuratore entrerà in funzione nella primavera del 2012.
Dopo 3 inaugurazioni, due farlocche [Qui e qui] e una virtuale, come viene definita sul Secolo XIX di oggi da Giorgio Bracco e che potete vedere nella foto sotto, finalmente avremo il depuratore.

Così, tra l’altro, potremo metterla in quel posto a chi ci sbatte sempre all’ultimo posto in classifica in quanto a vivibilità della città per colpa del depuratore che non c’è.
Toccando ferro, dice l’assessore Amoretti, nella prossima primavera, entrerà in funzione fregando anche la profezia dei Maya secondo cui il mondo finirà nel dicembre 2012. Nel caso ci avessero visto giusto, saremo in anticipo di sei o sette mesi, dopo 23 anni e tre ministri. Toccando ferro e sempre che il nuovo ministro che ha preso il posto di Scajola sia ancora Paolo Romani.

Scritto da Angelo Amoretti

30 marzo, 2011 alle 18:48

Nato per correre

20 commenti al post

Corre sul web il rimborso della tassa di depurazione, come si legge su Sanremonews, solo che per trovare l’url del sito bisogna leggere La Stampa di ieri, domenica 16 gennaio: www.amat-imperia.it che al momento è in costruzione.
Capite bene che la faccenda, legata al depuratore che è in costruzione dal 1988, mi ha strappato una risata e mi ha fatto sperare che per il sito facciano più in fretta.
Poi ho letto che sarà operativo dal mese prossimo e ho tirato un sospiro di sollievo.

Scritto da Angelo Amoretti

17 gennaio, 2011 alle 9:25

La classifica di Legambiente

5 commenti al post

Vediamola così, con un po’ più di ottimismo:

Le classifiche non mi sorprendono mai – commenta il ben poco lusinghiero risultato in classifica il sindaco di Imperia, Paolo Strescino ma, a dire il vero, ormai ci siamo abituati… e poi…credo sia più importante, per un sindaco o per un amministratore locale, la percezione dei cittadini e il loro gradimento nei confronti dell’operato del Comune.
Il Secolo XIX – 19 ottobre 2010

Qui c’è il verso giusto e qui l’analisi.

Scritto da Angelo Amoretti

19 ottobre, 2010 alle 9:10

Giuseppe Zagarella [PD] scrive al Sindaco

22 commenti al post

Ricevo e pubblico:

Caro Sindaco Strescino,
la pregherei, se vi fossero state varianti al progetto del depuratore, di informarne gli organi competenti.
Se ha inserito impianti fotovoltaici al posto della collina a parco promessa alla Città, o ha deciso di lasciare scoperta la struttura del depuratore, dopo avere investito fondi pubblici e denari dei cittadini imperiesi per realizzarlo e realizzarlo bene, architettonicamente inserito nel contesto del parco urbano e mascherato per ridurne l’impatto, lo dica, con molta chiarezza e nelle sedi istituzionali.
Gli impianti che utilizzano fonti rinnovabili sono a mio avviso quasi un dovere civico, devono essere fatti e possono essere fatti, altrove e con progettazioni serie ed adeguate. Se ne potenziassimo la diffusione magari a qualcuno non verrebbe in mente di fare centrali nucleari. Ma non nel bel mezzo di un parco urbano.
Se ritiene di presentare una variante al progetto che comporterebbe un ulteriore grave ritardo nella realizzazione delle opere lo dica.
I materiali per la copertura della viabilità accessoria all’impianto, per limitare l’impatto del traffico pesante necessario al funzionamento dello stesso, sono già stati acquistati.
I cementi armati sono già stati dimensionati e realizzati per sostenere il sovraccarico della collina inerbita. I soldi sono già stati spesi, e non sono né suoi né miei, ma di tutti noi.
Per quanto mi e ci riguarda il progetto era ed è un buon progetto, sia che lo esaminiamo da tecnici sia che lo consideriamo da amministratori, e lo votammo unanimemente nella passata amministrazione quando fu proprio lei, da assessore all’ambiente, a proporre il cambio di tecnologia.
I tecnici che hanno seguito le opere hanno goduto della nostra stima, ed hanno svolto un buon lavoro, tutti.
Signor Sindaco, siamo alla fine.
L’appalto, finanziato da ben due governi di differenti colori politici, sta per vedere la sua fine, e nonostante molte difficoltà la nostra città ed il nostro comprensorio ne avranno finalmente un beneficio, realizzando un’opera che per attenzione all’ambiente e qualità costruttiva ci consentirà di non dover prendere lezioni dalle vicine Mentone, Montecarlo, Nizza.
Non è più tempo di varianti. Non è più tempo di buttare risorse dalla finestra.
Non è più tempo di scherzare o di prendere tempo.
Lo deve a se stesso, alla sua Giunta, al suo Consiglio Comunale, a tutti noi cittadini.
Se questi non contano, dica anche questo, e dica anche perché.

Ing. Giuseppe Zagarella -Consigliere Comunale – Gruppo PD – Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

1 febbraio, 2010 alle 20:39

San Leonardo super partes, Mussolini idem

5 commenti al post

Ieri c’è stata la cerimonia ufficiale dell’intitolazione del parco urbano a San Leonardo.
Su Riviera24, dopo aver scritto che “il nuovo parco urbano di Imperia e’ considerato il trait-union tra gli agglomerati urbani di Oneglia e Porto Maurizio, storicamente divisi e oggi uniti da un parco e da un santo considerato ’super partes’ rispetto alle due località” Fabrizio Tenerelli riporta quanto scritto da Wikipedia su la storia, il culto e la vita di San Leonardo da Porto Maurizio dove a un certo punto, alla voce “leggende” si legge:

La prima versione biografica diffusa narra che Leonardo, ad un certo punto della sua vita, per vicende che lo misero in discussione ed in lite con alcuni concittadini, decise di abbandonare Porto Maurizio e che prima di imbarcarsi e lasciare il suolo portorino, si scrollasse i sandali così da non portare con sé “…nemmeno la polvere di quel posto…”

Un pensiero va anche a Sanremonews che in articolo a firma Diego David ci informa dell’idea del Ministro Claudio Scajola suggerita agli amministratori: “Dovreste cercare di vendere qualcosa che non serve per acquistare il Palazzo delle Poste questo sia allo scopo di preservarne il patrimonio architettonico che rappresenta che per accorpare gli uffici comunali“.
Nell’articolo si legge anche:

Scajola ha poi ricordato,come il Palazzo delle Poste e l’attuale Palazzo comunale con la passeggiata sottostante fossero stati progettati dagli architetti di Mussolini per meglio favorire l’unificazione anche fisica della città avvenuta sul piano amministrativo nel 1923 suggerendo nel suo intervento all’amministrazione di esporre i progetti custoditi negli archivi, magari in occasione della ricorrenza del santo patrono.

Un santo e un duce che uniscono. Che bello.
Quando ho letto il resoconto mi sono domandato: “Ma il comune ha ancora qualcosa che non serve, da vendere?” A quanto pare sì e la cosa mi riempie di gioia.
L’altra cosa che mi ha fatto felice è stata la dichiarazione del Sindaco riguardo al depuratore:

Una volta concluso il depuratore, parliamo di fine 2010, inizio 2011, allora potremo ragionare sulla copertura dello stesso, per rendere il parco ancora piu’ grande e aprirlo a famiglie, bambini e anziani, migliorando la vivibilita’ di Imperia.

Scritto da Angelo Amoretti

21 dicembre, 2009 alle 16:55

Classifiche e depuratore

18 commenti al post

Allora, diciamolo chiaro e tondo, giusto per essere precisi.
I cinque o sei anni scorsi il centro destra era in maggioranza al Governo di Roma, alla Regione, alla Provincia e al Comune.
In quegli anni – soprattutto di Governo e con un Ministro nostrano – il centro destra non ha avuto il tempo di mettere una firma sotto la pratica del depuratore. Forse gli è sfuggito per distrazione o altro.
Trovo quindi inutile e un tantino demagogico affermare oggi, come affermano vari assessori, che se siamo senza depuratore la colpa è di Prodi, Pecoraro Scanio e compagnia bella.
Smettiamola di fare gli scaricabarili e vediamo se possiamo fare qualcosa non tanto per risalire la classifica dell’Istat (dove, come è noto, siamo vergognosamente all’ultimo posto), ma per togliere la pupù dalle spiagge almeno per l’anno prossimo.

Scritto da Angelo Amoretti

4 settembre, 2007 alle 12:29

Pubblicato in Ambiente

Tag: