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La Provincia va a rotoli

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Tra Riviera Trasporti, bus a idrogeno acquistati e parcheggiati a tempo indeterminato perché non si possono “ricaricare” (un po’ come comprare un pollo da arrostire e non avere il forno, per capirci); azioni dell’ Autostrada dei Fiori SpA e cosiddetti gioielli di famiglia svenduti; un dirigente che si sente Obama e visto che il Presidente degli U.S.A. bombarda la Siria per proteggerci da un attacco terroristico, lui fa aprire il fuoco sui cinghiali a Barcheto, in centro abitato, per proteggerci dalle orde di animali selvatici, senza risoluzione dell’Onu (e senza preavviso?), la Provincia va a rotoli, ma di quelli che ricordano una nota marca di carta igienica e che “non finiscono mai“.
A seguito di questo articolo, per esempio, una lettrice affezionata mi ha scritto dicendo che trova nauseante che:
1) la Migliorini non riesca a smaltire le pratiche nonostante il lauto stipendio
2) la provincia chieda aiuto a dei volontari ( non pagati)
3) la provincia spenda fior di migliaia di euro in consulenze nonostante abbia dei professionisti a libro paga
4) casualmente l’ing Domenico Pino (presidente dell’ordine degli ingegneri e a libro paga come consulente della provincia) ha stabilito che gli iscritti all’ordine degli ingegneri possano fare i volontari in provincia

e in effetti non posso darle torto.
Non posso neppure dar torto al Presidente della Provincia Luigi Sappa, là dove dice che il problema non è la Migliorini: infatti il problema è lui ed è di noi tutti contribuenti.
Se la dirigente in questione, entrata di recente nel Club dei leoncini e, a quanto pare, spostata da un settore all’altro, perché inizialmente si occupava di rifiuti, non riesce a fare il lavoro che le compete, significa che c’è qualcosa che non va.
Ed è una dirigente da 84.000 euro lordi all’anno più bonus di 11.000, almeno nel 2011, perché sul sito della Provincia non riesco a trovare più riscontri in merito a chissà quale legge sulla trasparenza.
Preve, nel suo articolo, scrive che ovviamente ingegneri e architetti “ dovranno fornire il loro aiuto per impostare il lavoro sulle richieste di autorizzazione antisismica, naturalmente astenendosi in caso di conflitto“.
E allora ci sarebbe bisogno di qualcuno che li controlli: paghiamo noi uno o più controllori?
E come mai architetti e ingegneri dovrebbero andare a dare una mano a titolo gratuito a chi guadagna fior di quattrini? E come mai gli ingegneri ci vanno e gli architetti no?
Provate a fare uno più uno e la risposta vi si materializzerà davanti agli occhi come per incanto.
Due anni e mezzo fa Preve aveva scritto un articolo interessante sul suo blog: leggetelo e cercate di fare due collegamenti. Non è difficile!

Scritto da Angelo Amoretti

25 settembre, 2014 alle 16:11

Documenti da leggere con attenzione

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A proposito di documenti poco chiari, sul sito della Provincia, sotto la voce “Albo Pretorio” ho trovato il provvedimento n. 899 [N° 291/2014 del 26/02/2014 - Società Aimeri Ambiente s.r.l. con sede in Rozzano (MI) - Milanofiori Strada 4 - Palazzo Q6 - Comunicazione ai sensi dell'art. 12 del D.Lgs. 36/2003 di approvazione della chiusura definitiva dell'impianto di discarica "Ponticelli" sita nel Comune di Imper] pubblicato lo scorso 27 febbraio e che verrà depubblicato domani [perciò l'ho salvato].
Cliccate su Allegato n. 1 e Atto n. 291/2014 firmato dal dirigente Enrico Lauretti e poi ditemi cosa ci avete capito perché io, nella mia ignoranza, penso che significhi “mettiamoci una bella pietra sopra”. E probabilmente mi sbaglio.

Scritto da Angelo Amoretti

13 marzo, 2014 alle 19:25

Come sono umani in Provincia!

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E utilizziamo fuori Gianni Giuliano, non lo può veder nessuno, perché gli dicono che Gianni Giuliano non ha risolto nessuno dei problemi della Provincia per otto anni, ti dicono. Cosa fai? E lo metti adesso a dire lui, che bisogna risolvere il problema dei rifiuti, o dell’acqua, capisci?
Intercettazione Scajola-Leone, 20 ottobre 2010

E’ notizia di qualche giorno fa [Il Secolo XIX del 24 gennaio 2014] che i tredici dirigenti della Provincia rinunceranno ai buoni pasto aziendale.
Oggi si viene a sapere che la Provincia rinuncerà alle trasferte considerate “inutili”, cioè a quelle che, stando a quanto si legge su Il Secolo XIX, “finora hanno dato risultati positivi.
Sono due belle notizie e aspetto, tra le altre cose, che i dirigenti si dimezzino lo stipendio.
In ogni caso qualcosa sta cambiando rispetto all’era Giuliano.
Quando c’era lui, per esempio, nel 2009, l’ing. Alessandro Barla, funzionario del Comune di Imperia, fu chiamato dall’Amministrazione Provinciale con la modalità del “comando parziale” senza alcuna procedura concorsuale, a dirigere il Settore Ambiente della Provincia. L’atto amministrativo con cui fu chiamato è la Deliberazione di Giunta Provinciale n.449 del 11.11.2009, predisposta dall’allora Segretario e Direttore Generale dott. Giorgio Negro.
E le domande sorgono spontanee:
1) Perché fu chiamato un tecnico di un’altra Amministrazione, gravando ulteriormente sulle già scarse risorse economiche della Provincia, senza attingere ai numerosi funzionari interni, già dipendenti provinciali?
2) Perché l’ing. Barla, che in Comune era, ed è tuttora, inquadrato come funzionario con uno stipendio pari a circa 35.000 euri annui, in Provincia venne pagato come Dirigente e uno stipendio pari a circa 75.000 euro lordi annui?

Scritto da Angelo Amoretti

27 gennaio, 2014 alle 12:48

In morte di Marco Amoretti

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Qualche giorno fa Marco Amoretti ha deciso di farla finita e si è gettato dalla finestra dell’appartamento in cui abitava.
So che per i media è sempre un tema delicato, ma in ogni caso la notizia è stata riportata da quelli nostrani e, a parte chi non ha indicato nome e cognome o chi solo le iniziali; la via in cui si è consumata la tragedia e chi no, tutti hanno scritto che Marco “soffriva di depressione” e qualcuno che era “molto introverso“.
Non sono uno psicologo, ma credo che non occorra esserlo per capire che se una persona decide di togliersi la vita, significa che non se la sta passando bene.
E allora si potrebbe evitare di scrivere la frase di circostanza “soffriva di crisi depressive“: si vuol dare la notizia? Si dia, ma si eviti di scrivere cose che portano chi non lo conosceva a pensare che il soggetto fosse una specie di “disadattato”.
O, al limite, si cerchi di capire (e far capire a chi legge) il perché di un gesto così estremo che, tra l’altro, mi ricorda tanto quello di un mio parente, avvenuto  dalle parti di Cian Zerbo, qualche anno fa.
Anche lui soffriva di “crisi depressive”, ma chiedetelo a chi lavorava con lui [qui] a cosa fossero dovute.
E chiedetelo a quelli che lavoravano con Marco, ma a quelli che gli erano vicino, non a un collega o un funzionario qualsiasi: forse capirete un po’ meglio. Capirete che le crisi depressive possono derivare sì dalla perdita di un parente stretto (il padre o la madre; un figlio); da un divorzio o dalla separazione da una persona che si amava, ma può anche derivare da come ti senti trattato al lavoro, per dire.

Scritto da Angelo Amoretti

25 novembre, 2013 alle 15:29

Trasparenza

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Gli Enti Pubblici e le Pubbliche Amministrazioni, a seguito del Decreto Legge del 14 marzo 2013, n. 33, hanno l’obbligo di pubblicare sui loro siti, che nella pagina iniziale devono avere un link ben visibile come quello che hanno il Comune e la Provincia, i redditi dei componenti della Giunta e del Consiglio.
Di recente sono stati resi pubblici quelli riguardanti il Comune e la Provincia, come si può vedere cliccando qui e qui.
Così tutti possiamo leggere le dichiarazioni dei redditi del Sindaco Carlo Capacci e del Presidente Luigi Sappa, del vice Sindaco Giuseppe Zagarella e del vice Presidente Giacomo Raineri e, ovviamente, di tutti gli altri.
Anche la Camera di Commercio, essendo ente pubblico, è tenuta a pubblicare sul proprio sito i redditi dei componenti la giunta, ma a tutt’oggi non c’è ombra di dichiarazione.
Peccato, perché ero curioso di vedere quanto dichiarano il Presidente, il vice e tutti gli altri. Pare che ci fossero 180 giorni di tempo per rendere pubblici i redditi, ma c’è chi dice che c’è tempo fino al 31 dicembre, quindi non so dire se siamo nella legalità o no, fatto sta che sono molte le Camere di Commercio ad avere lo stesso difetto.
C’è chi, pur di non rendere pubblico il proprio reddito, preferisce eventualmente pagare 10.000 euro di sanzione, come nel caso del Presidente della Camera di Commercio e “arrecare danno all’amministrazione” [cliccando qui si può leggere il Decreto Legislativo n. 33 che è entrato in vigore il 20 aprile 2013]

Scritto da Angelo Amoretti

25 ottobre, 2013 alle 16:01

In qualcosa siamo primi

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Se ci mettiamo che anche con la ‘ndrangheta non ce la passiamo tanto bene, il quadretto è bello che fatto.
Forse è la ragione per cui la nostra provincia da anni è governata dal centrodestra, ma vale anche il contrario e cioè: siamo ladri e truffatori perché ci governa il centro destra o governa il centro destra con i voti anche dei ladri e dei truffatori?
Forse tutte e due. Una cosa è certa: se vai con lo zoppo impari a zoppicare e si potrebbe perfino dire che si va avanti a ricatti reciproci. Bisognerebbe cercare di rompere questo circolo vizioso: domenica e lunedì abbiamo una buona occasione per provare a farlo.

La provincia di Imperia è al primo posto in Liguria per evasori totali, ma anche per «falsi poveri», ovvero persone che, pur non avendone diritto, utilizzano prestazioni sociali agevolate, come contributi per affitti e per le mense scolastiche, borse di studio, riduzioni delle tasse universitarie, sussidi che in questo modo vengono tolti a chi è davvero economicamente svantaggiato.
Sono i dati emersi dal bilancio dell’attività operativa svolta nel 2012 dalla Guardia di Finanza, attività presentata ieri mattina dal comandante regionale, Generale di Divisione Flavio Zanini, che da oggi si trasferisce a Venezia come comandante interregionale dell’Italia Nord Orientale, sostituito in Liguria dal generale Rosario Lorusso.
Gli evasori totali scoperti nell’Imperiese sono 190 su 392 in tutta la Liguria, e 12 i paratotali rispetto ai 47 dell’intera regione (per rendere l’idea, Genova, al secondo posto, conta 78 evasori totali, Savona 77, Spezia 47). Per quanto riguarda le prestazioni agevolate, i controlli sono stati 531 per smascherare 310 falsi poveri (rispetto ai 135 del 2011): 165 nell’Imperiese (su 222 controlli), 68 a Genova (131 controlli), 41 a Savona (89 controlli), 36 alla Spezia (89 controlli).
La scoperta degli evasori totali si deve soprattutto a una massiccia operazione locale di controllo nel settore dell’edilizia.
Per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale, sono stati eseguiti 3731 interventi ispettivi che hanno consentito di constatare oltre 602 milioni di euro sottratti alle tasse e circa 102 milioni di Iva evasa in tutta la regione: un aumento, rispetto al 2011, rispettivamente del 33% e del 40%, mentre i controlli in realtà sono aumentati solo del 5%. «Perché quest’anno la nostra attività è stata più mirata, più intelligente» ha spiegato il comandante, confermando anche che sono cresciute del 30% le segnalazioni al 117 e le denunce.
Sono stati accertati danni erariali per oltre 52 milioni di euro, scoperte frodi ai finanziamenti comunitari e nazionali per oltre 5 milioni. In particolare, il settore più interessato è quello dell’agricoltura e degli incentivi alla formazione.
Per quanto riguarda le frodi sulla spesa previdenziale e assistenziale, ovvero le pensioni riscosse nonostante la morte del titolare, sono in corso accertamenti nell’Imperiese soprattutto nei casi di residenti all’estero.
Inoltre, ci sono 1300 posizioni al vaglio in tutta la regione per quanto riguarda patrimoni accumulati da persone che hanno subìto condanne, sono stati rinviati a giudizio o sono indagati per reati di natura finanziaria per i quali potrebbe scattare il sequestro dei beni.
Imperia virtuosa, infine, per quanto riguarda gli scontrini e le fatture: 758 esercizi colti sul fatto rispetto a 4443 controlli, contro 1648 su 4992 controlli a Savona, 931 su 3742 a Spezia e 2356 su 5498 a Genova.

La Stampa, 19 febbraio 2013

Scritto da Angelo Amoretti

19 febbraio, 2013 alle 12:29

Lo stipendio dei dirigenti provinciali nel 2012

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Controllate qua e poi [.Pdf] e tirate le somme.
Vi aiuto un attimo: per 15 dirigenti la Provincia ha speso nel 2012 oltre un milione e mezzo di euro. In provincia di Savona i dirigenti sono 6, a La Spezia 7 e 15 a Cuneo.
E pensare che la provincia doveva sparire; e pensare che c’è chi si batte affinché il numero dei dirigenti venga diminuito; e pensare che zitti zitti hanno preso ancora di più dell’anno precedente.
E pensare che si potrebbe cambiare….

Scritto da Angelo Amoretti

10 gennaio, 2013 alle 18:30

Pubblicato in Attualità

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Giù le mani dai cormorani!

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L’assessore provinciale alla caccia e pesca, Alberto Bellotti, si lamenta perché i cormorani, gli aironi e altri uccelli predatori, mangiano i pesci d’acqua dolce arrecando gravi danni anche ai pescatori che, poverini, pescano meno.
L’assessore in questione potrebbe parlarne direttamente con il suo collega Giovanni Ballestra, che stando a quanto scritto sul sito della Provincia, si occupa di ambiente.
Ognuno faccia il proprio mestiere e trovi delle soluzioni: i cormorani fanno il loro, come da natura; sui pescatori ho qualche dubbio, sapendo cosa combinano molti di loro durante e fuori il periodo di pesca consentito; e sugli assessori è meglio stendere un velo pietoso.
Gli avannotti, i piccoli delle trote, sono d’allevamento e forse basterebbe fare qualche ripopolamento in più, senza stare a raccontarci la storia dei “cormorani maledetti” come riportato da Il Secolo XIX di oggi.

Scritto da Angelo Amoretti

9 gennaio, 2013 alle 14:54

Pubblicato in Ambiente

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Qualità della vita: la provincia di Imperia all’ultimo posto [II]

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Su La Stampa di oggi Enrico Ferrari analizza più dettagliatamente i dati che hanno portato la provincia di Imperia a posizionarsi all’ultimo posto della classifica stilata da Italia Oggi.
Viene fuori che siamo messi maluccio per quanto riguarda il verde pubblico, le isole pedonali e la depurazione.
L’altro problema è rappresentato dal traffico. Quello degli stupefacenti, però. Mi meraviglia un pochino che il giornalista affermi che “come d’altra parte è da aspettarsi per una città di confine“, ma lasciamo perdere.
Per contro, non mi meraviglia più che il presidente Luigi Sappa dica: “La veridicità dei dati va presa con le pinze, anche perché arrivano da fonti diverse, che in alcuni casi non si conoscono neppure. L’aggregazione dei dati, poi, porta a conclusioni discutibili“.
A tal proposito segnalo l’intervento di Riccardo Giordano (PD) e quello di Pasquale Indulgenza (PRC).
Nel frattempo il Ministero dell’Interno ha chiesto l’incandidabilità di Gaetano Scullino e Giovanni Bosio rispettivamente i sindaci di Ventimiglia e Bordighera, sciolti per infiltrazioni mafiose.

Scritto da Angelo Amoretti

3 gennaio, 2013 alle 9:23

Qualità della vita: la provincia di Imperia all’ultimo posto

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Dal 14° rapporto sulla “Qualità della vita” stilato da Italia Oggi con la collaborazione dell’università La Sapienza di Roma, risulta che la provincia di Imperia è al 103° posto: ultima.
Per quanto mi riguarda la cosa più deprimente è che, commentando i dati, il presidente Luigi Sappa, affermi quanto segue, come riportato da Sanremonews:

I parametri che ci hanno fatto essere fanalino di coda sono quelli dell’ambiente e della criminalità. La popolazione denuncia tutto, soprattutto i furti, per cui, con i parametri utilizzati per stilare questi rapporti, è normale, anche rispetto al numero di abitanti, scendere in fondo alla classifica. I dati devono essere letti e interpretati attentamente. Ci auguriamo che questa sia l’ultima volta e ci sono tutti i presupposti per far meglio. Il depuratore entrerà in funzione a breve, e abbiamo ormai ultimato una pista ciclabili lunga quasi 30 km che costeggia tutta la costa.

Dunque stando a quello che si legge, basterebbe che la popolazione denunciasse un po’ meno e che il depuratore fosse messo finalmente in funzione e i problemi sarebbero risolti.
L’autorevole presidente che è arrivato a un pelo dal doversene andare a casa, non per le paradossali dichiarazioni rilasciate anche in passato, ma perché la nostra provincia ha rischiato (è solo tutto rimandato, comunque) di essere soppressa, rimane incollato alla sua poltrona ed è uno di quelli che non si sa se “facciano finta” o dicano sul serio.
Come può, infatti, affermare ciò che afferma? Fa finta di non sapere che i consigli comunali di Ventimiglia e Bordighera sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose, per esempio? Fa finta di non sapere che è da vent’anni che aspettiamo la messa in opera del depuratore?
Per rendersi conto del degrado morale e ambientale in cui versa la nostra provincia non c’è bisogno di leggere classifiche stilate ora da Italia Oggi, ora da il Sole 24 ore: basta vedere quello che succede intorno a noi. Trovo patetico cercare di contestare i parametri con cui le classifiche sono stilate, sarebbe più utile per tutti prendere definitivamente atto della situazione e darsi da fare per cercare di cambiarla, magari mandando a casa proprio chi in questa situazione ci ha portati.

Scritto da Angelo Amoretti

31 dicembre, 2012 alle 9:20