Archivio per il mese di febbraio, 2009

Cortocircuiti ambigui

5 commenti al post

Leggo su Sanremonews quanto segue:

Intervento dei vigili del fuoco questa notte, intorno le 24, in via Brea, proprio sotto il palazzo dove ha sede l’Autofiori. Circa una ventina di motorini e moto sono andati a fuoco ed è stata interessata dalle fiamme anche la facciata dello stabile. L’incendio,è stato domato in due ore e oltre ai vigili del fuoco, sul posto erano presenti i Carabinieri e la Croce Bianca di Imperia. La causa del rogo, dopo le attente indagini dei vigili del fuoco, è stata scaturita da un corto circuito di un motorino, che prendendo fuoco ha poi coinvolto le altre moto e la facciata dello stabile circostante. E’ escluso quindi, l’atto doloso.
Sanremonews- 7 febbraio 2009

E mi domando: può un motorino andare in corto circuito? Come mai le cause di questi incendi (ricordate quello al bar Metz e l’attentato al Tribunale?) vengono stabilite in quattro e quattr’otto?
Come mai non si sa più nulla sulle indagini del Tribunale? Le telecamere funzionavano o no? La telecamera del tabaccaio di fronte al bar Metz funzionava oppure no?
Sarebbe interessante sapere come vanno le cose e ancora di più lo sarebbe se i proprietari dicessero pubblicamente cosa pensano di questi motorini che s’incendiano da soli e delle macchinette del caffé che prendono fuoco per conto loro, non trovate?

Scritto da Angelo Amoretti

7 febbraio, 2009 alle 12:53

Bullismo rosa

35 commenti al post

Leggo su la Stampa di oggi, 6 febbraio 2009:

Aggredita, minacciata, percossa e rapinata in pieno centro. Ma la circostanza che rende l’episodio, se possibile, ancora più grave è che, innanzitutto, le responsabili sono tutte ragazzine praticamente coetanee della vittima, studentessa di appena 15 anni; e poi che assurdamente nessuno si è accorto di nulla nonostante le disperate grida della giovane.
Il fatto, tuttora al vaglio della polizia alla quale si è subito rivolto il padre della ragazza, sarebbe accaduto l’altro pomeriggio intorno alle 16, in piazzetta dell’Olmo, alla quale si accede da una traversa di via dell’Ospedale a Oneglia.
Secondo quanto raccontato in lacrime dalla ragazza al papà, versione poi ripetuta agli agenti della Squadra Mobile, tutto sarebbe avvenuto nel giro di pochi minuti. La giovane era uscita con alcune amiche. Così come fanno praticamente tutte le ragazze imperiesi a quell’età, era andata sotto i portici facendo poi un giro per le vie di Oneglia. Una giornata come tante altre. Poi, poco prima delle 16, la ragazza aveva deciso di tornare a casa. Le amiche l’avevano accompagnata fino all’inizio di via dell’Ospedale e qui l’avevano lasciata. La giovane ha quindi proseguito da sola. Secondo ciò che ha raccontato, l’incubo sarebbe cominciato poco dopo.
Percorse poche decine di metri, è arrivata proprio in coincidenza con la breve traversa che porta in piazzetta dell’Olmo, un cortile interno delimitato dagli antichi palazzi, durante l’estate utilizzato per concerti di musica da camera. Una zona scarsamente frequentata durante gli altri periodi dell’anno. E’ proprio qui che si è sentita energicamente prendere sotto le braccia da qualcuno che evidentemente la seguiva. E’ stata spinta nella piazzetta e trascinata contro un muro dietro l’angolo. Ha visto quattro giovani con la testa coperto dal cappuccio dei giubbotti, con occhiali neri e sciarpe sulle facce. Tre la tenevano da dietro. La quarta, quella che si atteggiava a «capo», ha cominciato a insultarla e frugare nei vestiti alla ricerca del portafogli. La vittima, terrorizzata e ammutolita, ha provato a liberarsi.
La giovane di fronte a lei, italiana con accento imperiese, le ha così sferrato uno schiaffo e un calcio al ventre. Quando nelle tasche ha trovato il portafogli con 20 euro, non soddisfatta ha voluto anche il cellulare. Ma siccome la vittima faceva ancora resistenza, il «capo» del branco l’ha minacciata gravemente: ha chiesto a una delle altre ragazze di porgerle un affilato taglierino. Nel tentativo di prendere il cellulare, il telefono è però caduto e si è rotto. Soltanto a questo punto la vittima sarebbe riuscita a divincolarsi e fuggire, inseguita dagli insulti delle ragazze: «Coniglia» e altro ancora. Nessuno, incredibilmente, ha sentito nulla.
La vittima è corsa a casa, trafelata. Ad accoglierla il padre, medico, che dopo il drammatico racconto per prima cosa l’ha visitata per vedere se ci fossero lesioni: appena due giorni prima i chirurghi dell’ospedale le avevano tolto i punti dalla ferita per un’operazione di appendicite. Ma nè sul ventre nè sulla faccia ha riscontrato nulla. Quindi la corsa fino alla polizia.
[Giulio Geluardi]

Era già successo qualcosa di analogo come raccontato da L’Espresso il 25 gennaio scorso qui e se ne deduce, quindi, che il problema non è affatto da sottovalutare perché se due “bad girls” sono già state individuate e interrogate dai Carabinieri, queste altre quattro sono a piede libero e c’è rischio che continuino a delinquere.
Dal momento che questa incresciosa storia è tutta imperiese e che i romeni e gli extracomunitari non c’entrano nulla, spero che le telecamere, una volta installate nei punti strategici di Imperia, riescano a inquadrare e immortalare anche chi delinque con accento inequivocabilmente imperiese e che chi ha visto parli, a prescindere dalla nazionalità dei malviventi.

Scritto da Angelo Amoretti

6 febbraio, 2009 alle 12:16

Pubblicato in Cronaca

Tag: ,

Appuntamenti di fine settimana

senza commenti

Al Circolo Arci Guernica di via Mazzini a Porto Maurizio, Venerdi 6 febbraio, dopo la cena, Elisa Nicoli presenterà “Camminamare Liguria 2008“, la storia di una camminata sulla costa ligure durata 19 giorni da Carrara ai Balzi Rossi, per raccontare di angoli ancora intatti della nostra regione e altri assediati dal cemento.
Un’altra occasione per riflettere sullo scempio che si è abbattuto e si sta abbattendo sulla Liguria.

Domenica 8 febbraio nell’ambito della rassegna di teatro civile “I Cantori di Storie”, Raffaello Fusaro presenta “La Rosa Bianca“: storia di cinque giovani amici tedeschi che con il loro professore di filosofia danno vita a un movimento di resistenza non violenta contro la dittatura di Hitler.

Scritto da Angelo Amoretti

6 febbraio, 2009 alle 10:10

Cucù, il numero legale non c’è più!

48 commenti al post

L’altra sera, durante il consiglio comunale, al momento della votazione di una mozione con cui il consigliere di Rifondazione Pasquale Indulgenza chiedeva al consiglio una presa di posizione contro la proposta di legge relativa all’equiparazione dei militanti repubblichini di Salò a partigiani, militari e deportati, il numero legale è venuto a mancare e la votazione è saltata.
Quindi pare che funzioni così: se un consigliere di opposizione presenta una mozione che può essere un “disturbo” per la maggioranza, questa, quatta quatta lascia l’aula consigliare, così evita rotture di scatole.
Secondo me è anche mancanza di rispetto perché tutto sommato si trattava di una mozione seria e ben articolata. E visto che intanto la maggioranza è schiacciante, i consiglieri avrebbero potuto rimanere tranquillamente in aula e poi votare eventualmente a sfavore.
Bisognerebbe che l’opposizione, alla prossima occasione, abbandonasse l’aula: giusto per far sentire a un essere umano come ci si sente quando si viene abbandonati sul più bello di una discussione.

Scritto da Angelo Amoretti

5 febbraio, 2009 alle 9:24

La guerra dei rifiuti

19 commenti al post

Claudio Burlando, il governatore contromano, ha commissariato la gestione dei rifiuti nella nostra provincia.
C’è chi dice che sia un atto politico, chi dice che la decisione sia coerente in quanto la provincia sarebbe stata inadempiente nel prendere provvedimenti per far fronte all’emergenza rifiuti.
Non posso dire chi abbia ragione o no, ma quando ho letto la notizia mi sono tornate alla mente alcune cose successe da noi quando a Napoli c’era l’analoga e ben più grave emergenza.
Burlando aveva chiesto che almeno quattro camion di rifiuti venissero ospitati dalle discariche imperiesi e Gianni Giuliano, il Presidente della provincia, aveva detto che non c’era posto.
Significa che, ritenendo veritiera la dichiarazione di Giuliano, eravamo già messi male.
Nel frattempo c’erano state due proposte: una del consigliere Davide Ghiglione e l’altra di Pasquale Indulgenza, delle quali, purtroppo, non si è più parlato.
Nel mio piccolo vorrei solo osservare e chiedere come mai, per esempio, nelle frazioni non sono stati posti i nuovi cassonetti per la raccolta differenziata.
Se ci fossero anche gli anziani prenderebbero in fretta l’abitudine di gettare il vetro, la plastica e la carta separati dal resto.
Si potrebbe iniziare anche da lì per far fronte a imminenti serie complicazioni.

Scritto da Angelo Amoretti

2 febbraio, 2009 alle 12:18

Pubblicato in Ambiente

Tag: