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Non bruciamo il futuro

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Detto che già nel 2010 era stato organizzato un convegno da Rifondazione Comunista sul problema dei rifiuti e che era presente, tra gli altri, l’allora assessore all’ambiente di Capannori, Alessio Ciacci, riporto l’articolo apparso sul Secolo XIX di oggi riguardo alla presentazione del libro “Non bruciamo il futuro” di Rossano Ercolini, che era presente all’incontro tenuto sabato scorso alla Biblioteca Civica.
Ovviamente ciò che venne fuori dal convegno del 2010 ebbe poco seguito, anzi: ci siamo trovati a confrontarci con la Tradeco.
Vediamo se adesso qualcuno avrà il coraggio di prendere in seria considerazione le idee venute fuori dall’incontro-intervista con Ercolini. Sì, perché ci vuole coraggio, sapete com’è: risparmieremmo noi contribuenti e intascherebbe di meno qualcun altro (otto milioni di euro all’anno o mi sbaglio?).
P.S. Il grassetto l’ho messo io.

LA PROPOSTA LANCIATA IN OCCASIONE DEL DIBATTITO “NON BRUCIAMO IL FUTURO” Rifiuti Zero, assist a Imperia
«Vi aiuteremo gratuitamente»
Visita di Rossano Ercolini “premio Nobel” per l’ambiente
Ercolini ha portato gli esempi concreti di Capannori e della zona di Treviso

Rossano Ercolini, vincitore del “Goldman Environmental Prize 2013” conosciuto come il Nobel dell’ecologia e fondatore di “Rifiuti Zero” ha offerto la sua consulenza gratuita al sindaco di Imperia Carlo Capacci per pensare insieme il futuro della città e del comprensorio. Una strategia comune, che parte dal basso e coinvolge la cittadinanza per arrivare a una gestione sostenibile dei rifiuti domestici. «Offro la nostra consulenza al sindaco, a titolo gratuito- hadetto Ercolini al termine dell’intervista pubblica condotta da Milena Arnaldi giornalista del Secolo XIX – è una proposta concreta si può fare qualcosa, si può partire da subito e organizzare un sistema porta a porta che coinvolga in due step la città, occorre puntare sull’organico, sulle compostiere, sulla raccolta porta a porta. Si supererebbe il 50 per cento di differenziata in un anno. Invito il sindaco a venire a Capannori, così come ha fatto l’amministrazione di Sanremo, cambiare il sistema non è impossibile. Dico scherzosamente che Imperia potrebbe fare ancora prima di Sanremo. La Liguria, questa terra bellissima, se lo merita».
Ercolini sabato pomeriggio ha tenuto una conferenza-intervista nella sala convegni della biblioteca Civica mai così affollata. Invitato nell’ambito del progetto ambientalista m’IMporta, organizzato dal Cea(Centro di Educazione Ambientale) del Comune di Imperiae dall’Asd MonesiYoung era a Imperia per presentare il suo libro “Non bruciamo il futuro”.
Rossano Ercolini, maestro elementare di Capannori, comune del lucchese, ha dedicato gran parte della vita e della sua energia alla ricerca di alternative possibili all’attuale sistema di gestione e smaltimento dei rifiuti ed è presidente dell’associazione Zero Waste Europe, per la diffusione della strategia Rifiuti Zero, a cui aderiscono 207 Comuni, tra cui appunto Capannori.
“Non bruciamo il futuro” racconta come un maestro di scuola elementare è riuscito a vincere una delle più importanti battaglie degli ultimi tempi,quella contro gli inceneritori, trasformando il suo comune in un’eccellenza mondiale per la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti urbani. Dimostrando che i termovalorizzatori non solo sono pericolosi per la salute ma anche superati, anti-economici.
Un impegno attivo,un attivismo ambientale di base, fatto di piccoli passi che diventano energia positiva e coinvolgente.
La rivoluzione, presentata da Ercolini anche a Imperia, mira a una riforma organica del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti e si articola attorno a cinque parole chiave: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro.
Utopia? «E’ una responsabilità occuparsi del nostro territorio- spiega – l’inquinamento è maggiore quando il tasso di partecipazione popolare è molto basso, al contrario l’inquinamento di un luogo diminuisce quando aumenta la partecipazione delle comunità».
Rifiuti Zero è riscatto. E’ la vittoria del senso comune, è una spinta trasversale che porta alla resurrezione della materia.
Ed è un sistema performante, efficiente, riduce costi e tasse a carico dei cittadini, produce occupazione, che isola le ecomafie combattendo gli interessi di pochi- dei poteri forti e incide sullo sviluppo del territorio.
Cambiando il modo di fare economia. Ercolini ha portato esempi concreti. Quello di Capannori, innanzitutto, ma anche quello di Contarina spa, una realtà che da oltre vent’anni opera in provincia di Treviso si occupa della gestione dei rifiuti nei 50 comuni consorziati,una superficie totale di 1300 chilometri quadrati e circa 554mila abitanti: l’area provinciale Rifiuti Zero più ampia d’Italia. Se la situazione in Liguria risulta oggif allimentare e la bocciatura della commissione d’inchiesta ne è l’emblema – si deve necessariamente cambiare rotta.La battaglia per non bruciare il futuro inizia dal presente, dall’oggi: si può copiare da chi ci ha creduto.Prendendo parte al cambiamento.

Milena Arnaldi – Il Secolo XIX

Scritto da Angelo Amoretti

23 febbraio, 2015 alle 15:37

La questione dei rifiuti non è ancora chiara

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Completato il sequestro di documenti sulla gara cui ha partecipto una sola ditta
APPALTO RIFIUTI, NUOVO BLITZ DELLA FINANZA IN COMUNE
Si protraggono intanto gli accertamenti degli uffici sul certificato antimafia prodotto dalla Tra.de.co.

Nuovo blitz della Finanza ieri mattina negli uffici del settore ambiente al terzo piano di Palazzo civico. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno prelevato ulteriore documentazione relativa al maxi appalto (90 milioni di euro per 7 anni) per la gestione del servizio di igiene urbana nel comune capoluogo e in 34 centri della provincia.
La gara se l’è aggiudicata la primavera scorsa l’unica società partecipante, la Tra.de.co di Altamura in provincia di Bari. I sindacati di Ecoimperia la società mista pubblico-privata, esclusa per mancanza di requisiti dalla partecipazione al bando, però, non vedendoci chiaro circa diversi aspetti dell’appalto considerandolo, in particolare insufficiente a garantire i livelli occupazionali e salariali, hanno inoltrato un esposto alla procura della Repubblica che ha avviato le indagini parallelamente alle procedure della Prefettura circa il possesso dei requisiti morali della società aggiudicataria, in pratica l’immunità da precedenti di carattere mafioso. E a proposito del certificato antimafia, l’ultimo documento che il Comune deve valutare prima del via libera definitivo alla Tra.de.co (Ecoimperia prosegue l’attività da tempo in regime di proroga non senza difficoltà, con scarsi investimenti e, di fatto priva di prospettive) giace da metà luglio presso l’ufficio legale di Palazzo civico.
Per quale motivo non si è ancora proceduto? Il certificato è da considerarsi dubbio?
L’impressione è che il Comune, vista l’entità e la delicatezza dell’appalto tergiversi il più possibile, per evitare di doversi trovare a fronteggiare sgradite sorprese.
Intanto i dipendenti di Ecoimperia la cui copertura contrattuale è, comunque, garantita dalle clausole sociali che prevedono il passaggio diretto alla nuova azienda, non si sono ancora arresi all’eventualità di un cambio di gestione che considerano al buio per i loro interessi, né hanno mai perdonato all’amministrazione di centrodestra (prima di allora sempre sostenuta) di aver varato quando assessore era Giovanni Amoretti, un appalto che escludeva a priori Ecoimperia, dimostrando perfino in corteo sotto le finestre di Palazzo civico tutto il loro disappunto verso la scelta operata dalla giunta Strescino.

D.D. -Il Secolo XIX, 29 settembre 2012

Scritto da Angelo Amoretti

29 settembre, 2012 alle 10:18

La raccolta differenziata a Imperia

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La foto che vedete sotto è stata scattata da una gentile lettrice lo scorso 6 luglio in Piazza Roma e sta a dimostrare quanta inciviltà ci sia ancora tra i nostri concittadini.
Molto probabilmente la stessa situazione si presenta in altre zone della città e delle frazioni: dove abito io, per esempio, da due settimane, vicino ai cassonetti, qualcuno ha abbandonato un televisore.

Mi domando se bisogna sforzarsi troppo per andare al deposito che è sull’argine destro, all’ex mattatoio, e “consegnare” tutto là: Imperia e le frazioni potrebbero essere un tantino più presentabili, non credete?

Scritto da Angelo Amoretti

8 luglio, 2012 alle 19:46

Pubblicato in Ambiente

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Incontro pubblico sul problema rifiuti

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Il P.R.C. della provincia di Imperia promuove, per il prossimo venerdì 22 ottobre, con inizio alle ore 18, una iniziativa pubblica a carattere provinciale sul problema rifiuti.
L’incontro si terrà presso la SALA DEI COMUNI “del PALAZZO della PROVINCIA, in C.so Roosevelt, ad Imperia.
L’intento è quello di approfondire le problematiche che si pongono sul piano generale come sul terreno locale, alla luce delle esperienze più avanzate in Italia verso una efficace riconversione ecologica del ciclo integrato.
Interverranno:
Alessio CIACCI, assessore all’Ambiente del Comune di Capannori (LU).
Anna STRAMIGIOLI, coordinatrice regionale ligure della Rete Nazionale “Rifiuti zero”.

Introdurrà Pasquale INDULGENZA, segretario provinciale P.R.C.

Sono stati invitati: gli amministratori locali, i partiti politici, le associazioni e i comitati territoriali impegnati sul problema rifiuti e per la salvaguardia ambientale.
L’incontro si propone di tenere un dibattito chiaro che indichi risposte credibili e innovative alle questioni di fondo che fino ad oggi sono state eluse o non adeguatamente considerate nell’ambito del confronto politico/istituzionale:

- Come fare a ridurre ‘a monte’ i rifiuti prodotti dalle nostre comunità?

- Come sviluppare capillarmente la raccolta differenziata?

- Come trattare i rifiuti senza ricorrere all’incenerimento e a sistemi che prevedono comunque combustione, inquinanti e nocivi?

- Come sviluppare una virtuosa industria del riciclo e del riuso?

Nel corso dell’incontro, saranno illustrati gli straordinari progetti attuati nel Comune di Capannori (LU) e le più recenti proposte di intervento elaborate dalla Rete Nazionale Rifiuti zero.

Rifondazione Comunista – Federazione Provinciale di Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

20 ottobre, 2010 alle 12:07

Pubblicato in Ambiente

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Emergenza rifiuti

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Ricevo e pubblico.

Scenari inquietanti e gravissimi si stanno riaprendo in merito all’ emergenza rifiuti nella nostra provincia; dopo la chiusura- disposta dai giudici- della discarica di Ponticelli , la imminente saturazione di quella di Collette ed in attesa di un nuovo ed urgentissimo piano provinciale, i rifiuti urbani della nostra provincia saranno sicuramente conferiti a Genova, pena il ritrovarci tutti tra qualche mese in una situazione simile a quella di Napoli di due anni fa o a quella attuale di Palermo.
E’ questo il disastroso bilancio della giunta Provinciale di centro-destra che ci ha governato negli ultimi due decenni ; la gravità della situazione viene ammessa dallo stesso Assessore Giovanni Ballestra, ovviamente non direttamente coinvolto nelle precedenti vicende e che si accolla una triste eredità costituita da incapacità gestionale e colpevole immobilismo del passato. Ovviamente però l’Assessore non fa cenno alla responsabilità dei suoi predecessori omettendo di dire che la precedente Giunta per nove anni non ha preso la minima decisione in materia e- pur consapevole della emergenza rifiuti- ha prorogato annualmente il conferimento nelle due discariche private, autorizzando vari ampliamenti e vivacchiando alla giornata.
I cittadini della provincia hanno pagato in questi anni un servizio pessimo ed antiquato (discariche con residui indifferenziati e a cielo aperto), con una tassa sui rifiuti tra le più care d’Italia (per ultimo si rammenta il recente ed ingiustificato aumento ad Imperia della TARSU nella misura del 26%), per ritrovarsi adesso con un pugno di mosche e lo spettro di un ulteriore aumento della suddetta tassa, motivato dai maggiori costi del trasporto dei rifiuti a Genova.Viene persino da sorridere ascoltando le dichiarazioni dell’assessore di Sanremo Antonio Fera che, rassicurando i cittadini su un possibile aumento della TARSU, ammette che la discarica di Scarpino ha costi ben più bassi rispetto alle nostre discariche imperiesi, tali da poter ammortizzare il costo del trasporto sino a Genova.Dopo il danno, la beffa!
Sono circa tre anni che il PD di Imperia ha denunciato attraverso gli organi di stampa la grave situazione che si stava delineando; più volte abbiamo scritto dei comunicati in cui paragonavamo la provincia di Imperia alla città di Napoli, ma purtroppo non siamo stati presi in seria considerazione, anzi ci è stato detto che la nostra era una critica strumentale e politicizzata.
Certamente le ammissioni della attuale Giunta Provinciale sulla grave emergenza che si è delineata nello smaltimento dei rifiuti ci lasciano oggi l’amaro in bocca, anche se auspichiamo che da tale consapevolezza possa delinearsi per il futuro una rapida risoluzione a questo annoso problema su cui il PD come forza politica di opposizione vigilerà attentamente.

La Segreteria Provinciale del PD

Scritto da Angelo Amoretti

19 maggio, 2010 alle 16:28

La guerra dei rifiuti

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Claudio Burlando, il governatore contromano, ha commissariato la gestione dei rifiuti nella nostra provincia.
C’è chi dice che sia un atto politico, chi dice che la decisione sia coerente in quanto la provincia sarebbe stata inadempiente nel prendere provvedimenti per far fronte all’emergenza rifiuti.
Non posso dire chi abbia ragione o no, ma quando ho letto la notizia mi sono tornate alla mente alcune cose successe da noi quando a Napoli c’era l’analoga e ben più grave emergenza.
Burlando aveva chiesto che almeno quattro camion di rifiuti venissero ospitati dalle discariche imperiesi e Gianni Giuliano, il Presidente della provincia, aveva detto che non c’era posto.
Significa che, ritenendo veritiera la dichiarazione di Giuliano, eravamo già messi male.
Nel frattempo c’erano state due proposte: una del consigliere Davide Ghiglione e l’altra di Pasquale Indulgenza, delle quali, purtroppo, non si è più parlato.
Nel mio piccolo vorrei solo osservare e chiedere come mai, per esempio, nelle frazioni non sono stati posti i nuovi cassonetti per la raccolta differenziata.
Se ci fossero anche gli anziani prenderebbero in fretta l’abitudine di gettare il vetro, la plastica e la carta separati dal resto.
Si potrebbe iniziare anche da lì per far fronte a imminenti serie complicazioni.

Scritto da Angelo Amoretti

2 febbraio, 2009 alle 12:18

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Emergenza rifiuti a Imperia?

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A Imperia, se le cose andassero nel peggiore dei modi, l’autonomia è di pochi mesi. Nel migliore, fino alla fine del 2010.

Da leggere tutto qui.

Scritto da Angelo Amoretti

20 ottobre, 2008 alle 12:42

Parlar chiaro

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Discariche: la risposta di Paolo Strescino (Pdl-An) al PD

“Che il PD venga a parlare oggi di termovalorizzatore è incredibile. Loro, fino a quando Veltroni li mise nel programma elettorale, tenevano posizioni totalmente contrarie”.
Lo ha detto Paolo Strescino, coordinatore provinciale del Pdl-An, in merito alle dichiarazioni del PD provinciale sulle discariche: “Quando ero Consigliere provinciale, sia i Ds che la Margherita erano contrari. E’ inutile che oggi, quando nascono problemi, dovete fare il termovalorizzatore. Sei mesi fa eravate totalmente contrari. Siamo davanti ad una strumentalizzazione delle cose. Io rimango della mia idea: l’unica via uscita è un termovalorizzatore o un gasificatore. Adesso prendo atto che anche loro sono d’accordo. Penso che il Pdl farà, a breve, una proposta di chiusura delle discariche e attiverà le procedure per attivare il termovalorizzatore”.
Sanremonews, 22 agosto 2008

E’ la risposta dell’Assessore Strescino alla nota diramata oggi dal PD in merito alle discariche di Ponticelli e Collette:

In riferimento alle recenti dichiarazioni dell’Assessore provinciale all’Ambiente Bellotti e del Vicesindaco di Imperia Strescino sulla situazione critica della discarica di Ponticelli (accumulo di rifiuti con scarsa igiene della zona), il PD di Imperia tiene a precisare che anche se l’ufficializzazione della chiusura di Collette Ozzotto è del 7 Agosto, già da molto tempo la Provincia e il Comune di Imperia erano a conoscenza che quest’ultima discarica dovesse essere chiusa per mancanza di requisiti tecnici con conseguente sovra-accumulo su Ponticelli.
Ma il vero problema è più a monte e cioè nell’incapacità della Provincia di promuovere una politica di raccolta differenziata con costruzione di termovalorizzatore che doveva essere attuata già dal 2001, secondo le direttive regionali.
Sette anni di colpevole ritardo hanno portato all’attuale disastrosa situazione ambientale con la persistenza di due discariche sul territorio (e attualmente una sola) che raccolgono rifiuti indifferenziati a ridosso di centri abitati e vicine alla costa.
Al di là dell’impatto ambientale bisogna inoltre ricordare gli elevati costi ( 103 Euro/tonnellata con un costo annuo medio di 2 milioni di euro che in 7 anni assommano a 14 milioni di euro circa) per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nelle suddette discariche – entrambe di proprietà privata- costi sostenuti dai Comuni e dai contribuenti, a fronte della soluzione CDR ( combustibile derivato dai rifiuti), approvata dai Comuni e dalla Provincia nel lontano 1999 che avrebbe permesso un notevole risparmio economico con rispetto dell’ambiente.
La gara indetta per lo smaltimento dei rifiuti fu poi, di fatto, sospesa dall’Amministrazione Giuliano, ( fu dichiarata deserta per documenti non corretti presentati dalle Aziende concorrenti), ma è tuttora oggetto di contenzioso, vista la sentenza del Consiglio di Stato del 2006 che impone la riammissione di una Azienda esclusa la quale ha recentemente chiesto di procedere all’aggiudicazione della gara.
In definitiva, in circa dieci anni di non scelte, piani di smaltimento cambiati, gare annullate sub-judice, assenza di una efficace politica di riciclo dei rifiuti, discariche controllate da privati che vanno avanti da anni a proroghe, rischi sempre più grossi per l’ambiente, molti soldi prelevati in più ai cittadini sono andati ai monopolisti di discariche le quali avrebbero potuto e dovuto essere già chiuse.
Segreteria provinciale PD, 22 agosto 2008

Scritto da Angelo Amoretti

22 agosto, 2008 alle 17:33

Sul problema dei rifiuti

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Il Gruppo Amici di Beppe Grillo Imperia mi ha inviato questa mail che pubblico volentieri.

In questo periodo si parla tanto di rifiuti ma non si parla di come risolvere il problema in modo efficace. Le amministrazioni aumentano i cassonetti e creano isole ecologiche, ma è veramente questo il modo giusto per risolvere il problema della raccolta differenziata? La risposta è no e la motivazione è molto semplice: il sistema che si adotta è vecchio e stantio, ma economicamente vantaggioso per pochi, in quanto si conferisce tutta la spazzatura in una discarica ormai colma, simulando una finta raccolta differenziata, con l’unico tornaconto di incassare gli 800 mila euro stanziati dalla Regione. Strategie di questo tipo non condurranno mai alla soluzione del problema rifiuti né tanto meno alla salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini. Esistono invece comuni che si sono riuniti creando la cosiddetta “rete dei comuni virtuosi”, con lo scopo di soddisfare i bisogni di sostenibilità ambientale, dimostrando che si può arrivare a differenziare dal 60% all’ 80% del materiale per avviarlo al reinserimento nel ciclo di produzione e ottenere anche un guadagno economico per i comuni stessi.
La tecnica utilizzata per raggiungere questi traguardi è la raccolta porta a porta, dove i rifiuti usciti dalla porta di casa vengono prelevati e inviati direttamente alle aziende che li fanno ritornare ciò che erano: carta, alluminio, plastica ecc. Infatti per differenziare veramente, le matrici da rifiuto devono essere incontaminate, pulite, pure, altrimenti difficilmente le aziende se ne possono fare carico per riciclarle.
Ricordiamo inoltre che, con questa tecnica, i rifiuti da conferire in discarica si aggirerebbero intorno 30% circa di percentuale, a differenza dell’attuale 70% e le strade sarebbero pulite e ordinate senza quei cassonetti sporchi e scomodi da trovare, oltre che numericamente insufficienti rispetto alla popolazione.
Invitiamo quindi tutti i cittadini a incuriosirsi sui progetti degli altri comuni, a informarsi e a sensibilizzarsi al problema, visitando siti come comunivirtuosi.org, rifiutizero.org, decrescita.it con la speranza che le nostre amministrazioni inizino a prendere esempio da chi virtuoso lo è già, dimostrando finalmente rispetto e attenzione per il nostro territorio, nonché per la salute delle generazioni presenti e future.

Gruppo amici di Beppe Grillo Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

9 aprile, 2008 alle 18:03

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A proposito di rifiuti

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Domani 4 aprile, alle ore 10,l’Assessore all’Ambiente, Paolo Strescino, presenterà il nuovo progetto di rilancio della raccolta differenziata nella nostra città.
Si comincia a Borgo Marina con le “campane” poste in fondo a via Boine e nei pressi dell’edicola di via Scarincio. Non vorrei sbagliare, ma ne ho viste anche dal passaggio a livello del Prino.
Nella speranza che la differenziata sia fatta con criterio (sia da chi porta i rifiuti e sia da chi le campane poi le svuoterà) e dato atto all’Amministrazione che qualcosa in merito sta facendo, mi permetto di segnalare questo post dell’amico Chit che potrebbe essere ottimo spunto per migliorare ancora di più la raccolta differenziata e avvicinarci almeno un po’ al famoso “rifiuti zero”.

Scritto da Angelo Amoretti

3 aprile, 2008 alle 17:27

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