Archivio per il mese di luglio, 2011

Il consigliere regionale Alessio Saso risponde all’on. Claudio Scajola

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Claudio Scajola utlimamente è scatenato. Dopo aver rilasciato interviste a Repubblica e La Stampa, non poteva mancare Il Secolo XIX. Stavolta però non si è parlato di massimi sistemi, di liberismo e di moderatismo, bensì di Alessio Saso, l’uomo che zitto zitto sconfisse (forse in maniera poco sportiva) nientepopodimenoche Gianni Giuliano (altro bel personaggio del Pdl locale, ex presidente della provincia) alle Regionali del 2010.
In sostanza Scajola, forse dopo aver letto la Riviera, chiede a Saso di dimettersi. Non da consigliere regionale, per carità, ma dalla VII commissione controlli che si occupa di trasparenza dell’attività regionale (che devo ancora capire bene cosa sia, ma la parola “trasparenza” già mi fa sorridere) da cui Saso si è autosospeso.
Mi fa anche ridere la faccenda del “passo indietro” perché a seconda di dove uno si trova può essere assai pericoloso. E mi viene in mente la famosa foto della posa della prima pietra per il porto turistico della nostra città: in primo piano il ragazzo di Beatrice Parodi con la cazzuola in mano (il grembiulino e il compasso non servono in questi casi: ti preparano già tutto giusto per le foto di rito) e dietro di lui una schiera di personaggi che se fanno un passo indietro finiscono a bagno.
La risposta di Saso non si è fatta attendere e sulle pagine del Secolone di oggi si legge quanto segue:

L’onorevole Scajola è stato talmente garbato da informarmi della sua dichiarazione. Per questo lo ringrazio. Ora, io sono frastornato e incredulo, continuo a ripetere ad amici e giornalisti che il mio capo d’accusa è basato solo su parole e promesse non mantenute. Non c’è un solo atto concreto. Solo parole con gente che, un anno e mezzo fa, non potevo immaginare fossero coinvolti in strane vicende.

Saso, che come si legge nell’articolo, “da settimane è in uno stato di perenne agitazione“, continua così:

Se mi dimetterò? Di certo io a quella poltrona non sono incollato. Datemi il tempo per riflettere, per parlare con i colleghi del gruppo Pdl e con l’ufficio di presidenza del consiglio. Valuterò con molta calma cosa fare.
Ero sovraeccitato da una campagna elettorale durissima, mi scontravo con il nipote di Scajola e con il presidente della Provincia.
Era dura, e sono stato superficiale.

La penultima frase mi fa venire mal di testa. Perché continuo a domandarmi: e se invece che con Scajola nipote e Gianni Giuliano si fosse scontrato, per dire, con Scullino e Bosio, che faceva? Chiamava anche la camorra, la sacra corona unita e la mafia?

Scritto da Angelo Amoretti

5 luglio, 2011 alle 17:06

Dal Parasio al Mare [II]

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L’assessore Gianfranco Gaggero risponde agli abitanti – Il Secolo XIX, 3 luglio 2011


cliccare sull’immagine per ingrandire

Curioso il passaggio in cui dice: “[...] Poi, però, se qualcuno si azzarderà a dire che non prestiamo attenzione al Parasio useremo altri sistemi.
Sarebbe interessante sapere quali e, comunque, complimenti per il savoir faire.

Scritto da Angelo Amoretti

4 luglio, 2011 alle 21:31

A domanda, rispondo

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Esempi di come si fa una intervista in modo che il lettore non capisca se chi domanda (e chi risponde) c’è o ci fa:

Sindaco, ma non è stato lei a richiamare in giunta a fine gennaio una vecchia volpe della politica per tenere la rotta dopo le dimissioni dell’assessore Lanteri?
«E’ vero, ho nominato Rodolfo Leone vicesindaco, ma con un mandato a tempo per le questioni del porto e del bilancio. La vicenda della decadenza della concessione demaniale è superata e il bilancio andrà in approvazione lunedì…».
Quindi Leone andrà a casa?
«Esauriti i compiti per i quali è stato nominato valuterò».

Intervista a Paolo Strescino – Il Secolo XIX, 4 luglio 2011

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Se non fosse stato per la storia dell’appartamento con vista Colosseo, oggi al posto di Angelino ci sarebbe lei.
Di questa storia non parlo. E poi io sto benissimo dove sono. Nella squadra, anche da gregario. Meglio se con una maglia da titolare.

Intervista a Claudio Scajola – la Repubblica, 3 luglio 2011 [Qui]

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Poi c’è il programma. Alfano ha detto che il Pdl deve essere il partito degli onesti. E accanto aveva mezza P3 e P4. Lei stesso è stato indagato, e si è dimesso da ministro.
Dobbiamo essere garantisti. Ma il garantismo non è impunità, il garantismo non può essere inteso come copertura di ogni nefandezza.

Intervista a Claudio Scajola – La Stampa, 3 luglio 2011 [Qui]

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Ma il partito degli onesti,come lo ha chiamato Alfano, non deve prendere posizione contro chi è accusato di aver fatto promesse alla ’ndrangheta in cambio di voti?
«Faccio una premessa: prima di lanciare strali bisogna conoscere le carte.E questo vale pertutti. Lo dissi anche quando fermarono il presidente Claudio Burlando contromano».
Detto questo?
«Detto questo non è che si sia sottovalutato il problema della mafia: l’abbiamo sempre combattuta. Ma già nelle carte sul caso di Bordighera non ho visto motivazioni così forti da giustificare lo scioglimento del consiglio comunale.Ne ho parlato con il ministro Roberto Maroni qualche giorno prima e gli ho detto: se tu ritieni che sia un percorso da compiere, non mi metterò di traverso. Però non mi piace fare di ogni erba un fascio.
Qualcuno ha strumentalizzato la vicenda che si è sviluppata a Bordighera: in quel caso non emergono da nessuna parte connivenze fra gli amministratori e la criminalità organizzata».

Intervista a Claudio Scajola – Il Secolo XIX, 4 luglio 2011

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C’è infine da segnalare un piccolo caso politico, tutto di casa nostra.
Su la Riviera uscita in edicola venerdì scorso c’è un articolo in cui si legge che Claudio Scajola avrebbe detto: “Prendete in considerazione l’ipotesi di dimettervi” al Sindaco Paolo Strescino e al Presidente della Provincia Luigi Sappa, entrambi del Pdl.
Non credo che i tre non sappiano dell’articolo perché di sicuro, come peraltro accade con i blog e gli altri ben più visitati portali locali (la notizia è riportata anche da Sanremonews e Riviera24), se non lo hanno letto, lo avrà fatto qualcun altro per conto loro. Eppure, nel momento in cui scrivo, nessuno ha ancora smentito la notizia.
Il che lascia pensare che probabilmente sotto sotto qualcosa di vero ci sia.
In fondo, fonti vicine a Viale Matteotti, (che detta così fa molto più fine, tipo “fonti vicine a Palazzo Grazioli” per intenderci) dicono che a breve, nella nostra città, a livello politico e giudiziario succederà qualcosa di assai eclatante.
Restiamo in attesa fiduciosi con ansia.

Scritto da Angelo Amoretti

4 luglio, 2011 alle 9:03

La Riviera chiede le dimissioni di Alessio Saso

8 commenti al post

La Riviera in edicola oggi chiede esplicitamente le dimissioni del consigliere regionale del Pdl, Alessio Saso.
Ma lui li aveva già in parte accontentati: si è autosospeso da Presidente della VII Commissione Controlli che si occupa di Trasparenza dell’attività regionale, Monitoraggio dell’attuazione degli atti di indirizzo approvati dal Consiglio regionale, Rendiconti e Bilanci d’esercizio degli Enti, delle Agenzie, delle Aziende e degli Organismi regionali costituiti o partecipati.

Scritto da Angelo Amoretti

1 luglio, 2011 alle 12:43

Pubblicato in Politica

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