Archivio per tag ‘Giovanni Barbagallo’

Bilanciamenti famigliari

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Scritto da Angelo Amoretti

5 ottobre, 2014 alle 12:37

Braccia da restituire all’agricoltura

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L’articolo che riporto qua sotto si presterebbe a una bella raffica di battute e non su chi lo ha scritto. Mi limito a dire che da un “vecchio” compagno socialista avrei preferito sentir parlare di “pubblico” e non di “privato”.
Ma sono un ingenuo, anche nell’augurarmi che l’anno prossimo, finito il mandato, Barbagallo sparisca dalla scena politica per sempre e altrettanto ingenuamente mi auguro che il suo capo lo rottami al più presto perché, insomma, sono trent’anni che calca la scena e francamente mi ha un po’ stancato.
P.S. Inutile dire che la faccenda mi puzza. Bellissimo il passaggio della flora e della fauna (manca il cemento)

Giulio Geluardi per La Stampa

Foreste ai privati, ed è subito polemica
L’assessore Barbagallo: “Le aree che adesso sono improduttive diventeranno presto fonte di guadagno”

I boschi di proprietà della Regione e quindi di tutti, per 12 lunghi anni in esclusivo uso ai privati. I quali nelle foreste riconquistate a fatica proprio grazie all’assenza dell’essere umano dai loro veri titolari, gli animali selvatici, potranno fare ora una moltitudine di cose non tutte splendide: dal taglio di alberi – almeno sulla carta rigidamente regolamentato – a impianti ricettivi quali agriturismi e bivacchi, recuperodi fabbricati in disuso,stradetagliabosco,coltivazioni, apertura di sentieri e quant’altro la legge sulla «protezione» dei boschi, teoricamente, conceda.
C’è anche chi pensa di costruire agricampeggi conr omantici rifugi sui rami degli alberi (gli uccelli dovranno adeguarsi e faranno nidi da altre parti), a imitazione di quanto già assurdamente succede in alcuni parchi degli States.
Una leggere gionale,quella approvata e non ancora attuata, ma già subito peda di roventi polemiche.
Già un anno fa le associazioni ambientaliste si erano divise: Legambiente era favorevole al progetto ravvisandone gli aspetti migliori, Italia Nostra era contraria domandandosi chi e soprattutto come gestirà l’immenso e inestimabile tesoro verde della Liguria. A gettare acqua sul fuoco e, anzi, a difendere strenuamente il progetto è Giovanni Barbagallo, assessore regionale alle Politiche agricole, vero ideatore del piano: «Non capisco le perplessità. La Liguria è la regione con la maggiore superficie boscata d’Italia e io credo che il progetto non possa che portare vantaggi. Insomma, non dimentichiamoci che le foreste sono abbandonate, nessuno le cura come si faceva una volta: ora il bosco è sì salvaguardato, ma improduttivo. Con il nostro progetto diventa invece una risorsa. Questa è una legge-pilota unica in Italia e sta diventando unmodello per tutti: d’altra parte è stata approvata senza voti contrari dal Consiglio regionale. Si è capito che così si ridà impulso a immensi territori che necessitano della mano dell’uomo per restare vitali».
Ma come, visto che l’uomo- specie ina ssenza di controlli- in genere distrugge? «Semplice – continua l’assessore – I boschi che ricadono nei territori dei Comuni montani venivano tagliati dietro autorizzazione una sola volta ogni 20anni. Un danno. Oggi, invece, affidando i territori e dando continuità alle cure del bosco, l’uomo potrà ridare slancio alla flora, proteggere la fauna e creare anche nuovi posti di lavoro».
Finora le domande presentate dai privati sono 17. Dieci dalla Liguria, 6 da altre regioni, soprattutto Piemonte e Lombardia e una dalla Francia. In svariati casi si tratta di aziende del legname che ora vedono la Liguria come nuova terra di conquista. «Le domande sono strettamente verificate, c’è una commissione apposita che analizza i progetti allegati: se sono compatibili con le leggi che tutelano l’ambiente bene, altrimenti non diamo la concessione. Si tratta di soggetti qualificati e specializzati:dall’azienda che taglia ilbosco alla cooperativa sociale», dice ancora Barbagallo.
E aggiunge:«Concedendo il territorio per 12 anni, i titolati potranno accedere a fondi europei, ad esempio per realizzare strade tagliafuoco e altro ancora».
L’assessore non si ferma e annuncia: «Abbiamo deciso di promuovere la creazione di consorzi tra quei proprietari di boschi privati che lasciano le loro foreste improduttive: con un contributo di 35 mila euro cercheremo di favorire nuovamente la raccolta per esempio delle castagne e di altri prodotti della foresta. È ora di ritornare sulle montagne». Almeno per quello che resterà. La speranza è che la prossima volta ad essere «venduto» ai privati non sia anche il mare.

Scritto da Angelo Amoretti

29 agosto, 2014 alle 16:07

Tavoli da pic nic

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Cliccare sull’immagine per riascoltare l’intervista

Dall’intervista di Daniele La Corte fatta su Imperia TV a Giovanni Barbagallo si evincono alcune cose interessanti.
Innanzitutto Barbagallo, che è stato sindaco della nostra città, smentisce Fabrizio Risso,il segretario cittadino del suo partito, il PD, e conferma quanto detto da Paolo Strescino al Secolo XIX del 27 gennaio scorso.
L’intervista a Barbagallo, che, lo ricordo ai pochi che non lo sapessero, è assessore regionale all’agricoltura a 10.000 euro lordi al mese, è del 31 gennaio.
Strescino sosteneva che ci sono stati incontri con il PD in vista delle prossime elezioni amministrative di maggio, ma Risso lo aveva escluso. Bisognerebbe che in quel partito si mettessero un po’ d’accordo, a mio avviso.
Dall’intervista all’assessore si evince che c’è un tavolo aperto con le liste civiche e centriste per trovare un accordo per le prossime elezioni.
Ma il bello è che Barbagallo vorrebbe fare accordi con liste civiche mantenendo il simbolo del PD: una grossa coalizione, o un gran minestrone, se volete. Trovo curioso tutto ciò e in ogni caso sarebbe interessante sapere, di preciso, chi siede a quel tavolo.
Io capisco che il momento sia difficile e assai particolare; che bisognerebbe mettere da parte simboli e bandiere, trovare persone competenti a prescindere che mettano in ordine i conti e tutto il resto, ma allora anche il PD tolga il simbolo dalle schede!
In quanto al Piano Regolatore, sarebbe interessante sapere cosa hanno in mente di fare Barbagallo e il suo partito perché credo che colline da cementificare ne siano rimaste poche e con gli scempi degli scorsi anni, nella malaugurata ipotesi che dovesse avvenire un’alluvione, la città subirebbe milioni di danni.

Scritto da Angelo Amoretti

6 febbraio, 2013 alle 21:35

Pubblicato in Politica

Tag:

I Quattro dell’Ave Maria [e un Pater Noster]

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Da sinistra a destra [nel vero senso della parola]: Giovanni Barbagallo, Sergio Barbagallo, Antonio De Bonis e Giuseppe Zagarella, i quattro “papabili” candidati sindaco del PD alle prossime elezioni comunali, come riportato da Puntoimperia.it.
P.S. Il Pater Noster non è rimasto, nella foto.

Scritto da Angelo Amoretti

24 settembre, 2012 alle 12:49

Chi comanda nel PD imperiese?

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Ricordate la foto in questo post?
Ebbene, alcuni giorni dopo, e precisamente durante la presentazione del Libro Bianco del PD sul Porto di Imperia, pareva che i possibili candidati del PD fossero stati bruciati in una botta sola da Leandro Faraldi, segretario provinciale del Partito Democratico (che diceva no alle primarie) e Fabrizio Risso, il segretario cittadino del partito di Bersani “ha escluso la possibile candidatura di Giovanni Barbagallo e Riccardo Giordano“.
Oggi salta fuori che ci sarebbe un accordo tra Claudio Burlando e Ivo De Michelis (che con il PD, a livello politico, c’entra come i cavoli a merenda e che nella foto, è colui che vince sempre) per candidare Giovanni Barbagallo come sindaco di Imperia alle prossime amministrative del 2013.
Marcia indietro a manetta in contromano.
Già ai tempi delle elezioni provinciali del 2010 si vociferava di un accordo tra Scajola e Burlando per una candidatura “debole” del PD, seccamente smentito dal proprietario della cantina di tre piani, e ora siamo d’accapo, solo che gli accordi stavolta sarebbero stati presi con un altro “potente” di Imperia.
Chiedo agli amici (e non) iscritti al PD e a coloro che lo votano (non ai piccoli dirigenti rampanti): non ne avete ancora le scatole piene di questi giochetti? Non vi sentite lievemente presi per i fondelli da chi sta molto più in alto di voi?

Scritto da Angelo Amoretti

5 luglio, 2012 alle 21:26

Uno di questi vince sempre

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Premessa: con tre di questi personaggi ci diamo del tu, con uno siamo parenti, con l’altro ci conosciamo di vista e in questo post non c’è niente di personale.
Metto le mani avanti perché non mi piace farmi nemici e di solito ho rispetto per tutti, o quasi.
Se vi siete persi l’articolo di Diego David sul Secolo XIX di oggi non disperate: il suo pezzo è anche online e potete leggerlo qua.

foto: Il Secolo XIX

Dunque pare assodato e riporto il pezzo di David: “[...]Non è un segreto, infatti, che sia nella tornata del 2005 che alle scorse elezioni regionali, un grande elettore imperiese come Ivo De Michelis, potente costruttore portorino e membro del Cda di Banca Carige, lo abbia apertamente sostenuto” (Bonello nda).
Non è la prima volta che Diego David scrive degli assi nella manica del Caltagirone de noartri.
Sul Secolo dello scorso 18 aprile si legge: “[...] Vicino alla potente corrente ex democristiana di Ivo De Michelis e Giovanni De Cicco, si disse che avesse usufruito del loro aiuto elettorale [...] , con la differenza che si parlava di Gianfranco Gaggero, l’ex assessore all’urbanistica del PDL.
Immagino che abbiate già capito dove voglio arrivare e molti di voi penseranno che ho scoperto l’acqua calda.
Solo che molti elettori, soprattutto giovani, ignorano queste cosette e sarà meglio che le sappiano, se si vuole tentare di scardinare questi sistemi e cambiar pagina.
Forse Riccardo Giordano la pensa come me: infatti, a quanto leggo nell’articolo, è in una posizione minoritaria.
Allora il mio auspicio è il seguente: alle primarie, alle comunali, votate chi volete, ma evitate di votare per i soliti noti, per chi sta da una parte e fa consulenze dall’altra; per chi sta di qua, ma fa progetti per quelli di là e via dicendo.
Questa volta, se qualcosa non mi farà passare la voglia del tutto, spulcerò le liste nome per nome e cercherò di informarvi su tutti, in modo che possiate regolarvi.

Scritto da Angelo Amoretti

19 giugno, 2012 alle 17:00

Virgolettati

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I giornalisti nostrani mettono i virgolettati a casaccio, come viene viene e io, che giornalista non sono, devo stare molto attento a ciò che scrivo sennò mi ritrovo a casa la polizia postale o il postino con una diffida via raccomandata?
Me lo sono chiesto leggendo la replica di Marco Scajola in risposta a questo articolo.
Sul Secolo XIX di oggi, edizione cartacea, leggo anche di Giovanni Barbagallo (PD) già Sindaco e attualmente assessore regionale: “Candidatura a sindaco non improbabile per il PD quella dell’assessore regionale e ex Sindaco Giovanni Barbagallo: di recente è entrato in polemica con Strescino“.
E uno ce lo siamo bruciato.

Scritto da Angelo Amoretti

30 aprile, 2012 alle 17:59

Braccia restituite all’Agricoltura

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Giovanni Barbagallo

Giovanni Barbagallo (PD), già sindaco e vice sindaco di Imperia negli anni ‘80, poi segretario provinciale dei DS, è Assessore all’agricoltura, floricoltura, pesca e acquacoltura nella nuova Giunta Regionale di Claudio Burlando.
La nostra provincia può vantare ben due Assessori: il sanremese Gabriele Cascino (IdV) avrà la delega allo sport, al tempo libero, organizzazione e personale.
Auguri a tutti e due e all’intera Giunta.

Scritto da Angelo Amoretti

11 maggio, 2010 alle 9:03