Archivio per il mese di ottobre, 2008

Abolizioni

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Il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola invita il governo ad andare avanti sulla soppressione delle province. Abolire le province? “Cominciamo dalla provincia di Imperia…”, si limita a dire il ministro dell’Interno, Roberto Maroni alludendo in modo ironico al collegio dell’esponente del Pdl.
[fonte]

Ma si scherza: vanno d’accordissimo!

Scritto da Angelo Amoretti

5 ottobre, 2008 alle 21:00

Grazie lo stesso!

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Da Il Secolo XIX di oggi, 3 ottobre 2008:

«Il presidente Yacht Club ha fatto un plauso alla Porto di Imperia che non c’entra nulla, anzi ci ha sfrattato.Ma è la moda…»
«Feudalesimo del terzo millennio.
Anche questa volta mi è andato di traverso il caffè. Ho letto i giornali e a un tratto eccolo: l’ennesimo ringraziamento assolutamente ingiustificato, immotivato, al potente di turno. Il presidente dello Yacht Club, alla presentazione del progetto della nuova sede per tutte le scuole di vela, conscio della necessità ormai in voga di ringraziare qualcuno, a chi tributa tale onore? Alla Porto di Imperia Spa! Ovvero esattamente a coloro che al momento hanno, in relazione alla vicenda, i seguenti “meriti”:
hanno di fatto sfrattato le scuole dalle loro storiche sedi,
le hanno costrette ad uscire dal perimetro del Porto turistico (perché altrimenti avrebbero venduto uno o due posti barca in meno sui 1300 previsti, con tracolli finanziari per la società…),
hanno tentato di demolire lo scivolo storico della nostra marina (perché non si pensi più ad utilizzarlo per il varo e l’alaggio di piccole imbarcazioni come quelle delle scuole…. poco redditizie ai loro occhi).
Ma in effetti non bisogna essere troppo critici, e se ci si pensa bene ci hanno graziato dal pretendere a loro uso e consumo tutta l’area del parco urbano (pubblica e dove verrà collocata la sede inquestione), e hanno rinunciato ad una ventina di metri quadrati di concessione a levante del molo di San Lazzaro per loro assolutamente inutili ed insignificanti.
Purtroppo non mi risulta che ad oggi la Porto di Imperia abbia deciso di svenarsi cedendo (senza scopo di lucro) un mezzo posto barca allo scopo di finanziare lei il costoso intervento di rilocalizzazione delle scuole.
Ma del resto è inutile che io mi arrabbi,ormai è moda diffusa cercare il signorotto di turno e tributargli qualche salamelecco. E se poi, come spesso avveniva nel feudalesimo, gli si tributavano meriti ed onori non dovuti, comunque non guastava mai, e non era certo lui a dire “no, tranquilli, io stavolta non c’entro niente”.
Ormai usa così, come usa inaugurare cose che altri hanno voluto e finanziato, o per cui altri hanno lottato, usa presenziare agli eventi pubblici per dar sfoggio del proprio ruolo indispensabile ed insostituibile, usa molto cercare di vestire i panni dei benefattori salvatori della patria, che si tratti di una pseudo cordata imprenditoriale per “salvare” Alitalia lasciando i “puffi” ai cittadini e tenendosi il succo o che si tratti di “associarsi” ad una cordata imprenditoriale locale per realizzare una delle più importanti e redditizie operazioni immobiliari speculative, magari anche impedendo nei fatti che i veri imprenditori locali, che magari un po’ più a cuore avrebbero avuto il bene della nostra città, dellescuole di vela, dei cantieri esistenti, della cultura della marineria locale, esercitino alcun ruolo».
Giuseppe Zagarella – Consigliere comunale PD

Scritto da Angelo Amoretti

3 ottobre, 2008 alle 16:53

Trenette e mattoni

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Vi segnalo “Trenette e mattoni“, il blog fresco di giornata aperto dal giornalista di Repubblica, Marco Preve, che con Ferruccio Sansa ha scritto per Chiarelettere il “fastidiosissimo” libro-inchiesta “Il partito del cemento”.
A differenza del libro, che si occupa delle colate di cemento in Liguria, il blog intende allargarsi a tutta l’Italia, per cui credo che a Preve saranno gradite eventuali segnalazioni di abusi, cementificazioni selvagge e obbrobri del genere.

Scritto da Angelo Amoretti

2 ottobre, 2008 alle 21:08

La notiziona della sera

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Ci sono giorni in cui aspetti La notizia, quella che ti fa sobbalzare sulla sedia, ma non arriva mai.
Poi capita che ne arrivino anche troppe in una botta sola, tipo quelle dei giorni scorsi sull’andamento di Wall Street che mi ha tenuto con il fiato sospeso per ore e ore, per via delle condizioni di salute del capitalismo, sapete.
E poi, come per incanto, eccola lì, la notizia! Ti prende in contropiede, ti spiazza, ti lascia sul posto, ti capovolge e ti manda all’aria tutto il pomeriggio. Nei giornali si devono rifare le prime pagine, i TG cambiano scaletta, al Secolo XIX diventano abbelinati e a La Stampa perdono il boccino: Sergio Barbagallo ha inviato una interpellanza affinché i tombini di via Amendola vengano sturati al più presto.
Ora, visto che nessuno ha voglia di farsi un giro nelle frazioni e che la Badano deve aver visto i torrenti qualche metro più su della loro foce, inviterei anche i consiglieri di opposizione a fare un piccolo tour nel ridente entroterra imperiese.
Detto ciò, se questo è l’andazzo, nella prossima amministrazione credo che l’opposizione nel consiglio comunale sarà a invito: la maggioranza sarà così schiacciante che a Emilio Varaldo, per esempio, ci scommetto che verrà voglia di invitare, a turno, qualche ex consigliere di opposizione, così, tanto per non patire troppo di nostalgia.
Anzi, i consigli comunali non ci saranno proprio più: si vedranno direttamente al bar e magari un caffè a uno dell’ex opposizione, lo offriranno pure volentieri.

Scritto da Angelo Amoretti

2 ottobre, 2008 alle 18:59

Il trasloco de la Talpa e l’Orologio

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Tiziano Guarise – il Presidente della prima circoscrizione che insieme ad altri colleghi ha avuto un incontro con Prefetto, Sindaco e Questore – sul trasloco del centro sociale la Talpa e l’Orologio ha dichiarato:

“Vogliamo rassicurare la collettività: non si tratta di un gruppo di giovani sbandati, ma di persone dai 35 anni in su che vuole fare aggregazione in una zona non centrale della città. Certo, visti i problemi dell’area abbiamo chiesto che venga riqualificata, anche sfruttando i fondi messi a disposizione dalla Regione.”

Il centro sociale cambierà pure il nome in “Fondazione Marco Beltrami” e l’operazione “trasloco” non graverà sulle casse del Comune perché la ristrutturazione del vecchio mulino in Caramagna verrà realizzata da alcuni privati.
Vittorio Chisci, del Comitato Valli di Caramagna, è contrariato per non essere stato invitato al “tavolo delle trattative” e, insieme ai residenti, teme che “si possano ripetere atti di vandalismo e disordini come è già avvenuto in passato nelle adiacenze del centro sociale, oltre all’inquinamento acustico che genererebbero i concerti“.
Dal momento che non ricordo atti di vandalismo legati al centro e ai suoi frequentatori, mi piacerebbe che Chisci mi rinfrescasse la memoria.
Una cosa è quasi certa: Guarise e Chisci non sono mai stati a la Talpa e l’Orologio e forse neppure al Prino nelle movimentate notti estive.
Se così fosse il primo saprebbe che il centro è frequentato anche da persone minori di 35 anni, il secondo che il Prino, in quanto a atti di vandalismo e decibel, batte di gran lunga la Talpa e l’Orologio.
Glielo posso garantire io.

Scritto da Angelo Amoretti

1 ottobre, 2008 alle 17:20

Nuova data storica per Imperia

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Il Parco Urbano di Imperia
Il polmone verde di Imperia pronto ad aprire alla gente
Subito via libera a bici e pedoni. L’intera area sarà ultimata tra tre anni.
Titolo, sottotitolo e foto da Il Secolo XIX – 1 ottobre 2008 –

Nuova data storica per Imperia (ormai non si contano più): lunedì 13 ottobre alle 18,30, sarà inaugurato e aperto al pubblico il parco urbano.
Al taglio del nastro saranno presenti il Ministro Claudio Scajola, il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, il Sindaco Luigi Sappa e altri parlamentari locali.
Forse arebbe più corretto dire che l’inaugurazione riguarda ciò che probabilmente nel 2011 sarà il polmone verde di Imperia, perché se la nostra respirazione dovesse contare da qui ad allora su una cosa simile, avremmo bisogno del polmone d’acciaio.
Poi magari ci sarà un nuovo taglio del nastro, possibilmente un giorno che non sia il 13 ottobre, così da poter aggiungere un’altra data storica sul calendario.

Scritto da Angelo Amoretti

1 ottobre, 2008 alle 10:03