Archivio per il mese di giugno, 2010

Porto, quanto ci costi?

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La Commissione Collaudo esamina i costi del porto che da 30 milioni sono passati a 145.
L’opposizione non ci vede chiaro, Ferruccio Sansa su Il Fatto quotidiano di oggi, neppure.
Nel frattempo il Direttore della Porto di Imperia Spa, Carlo Conti, rilascia la seguente intervista a Il Secolo XIX di oggi.

La Replica: qui non ci sono bidoni e lo scalo vale di più.
E’ un’aggressione senza nessuna logica
Conti (direttore della spa): qualche politico vuole affossare il porto

Il documento della commissione di vigilanza e collaudo è un’aggressione senza nessuna logica, non corrisponde nei modi, nei termini e nella quantificazione dei numeri. Siamo veramente allibiti, non riusciamo veramente a capire la reala motivazione di tutto ciò..Fedele al suo carattere, fermo e deciso, senza peli sulla linguia come è sua abitudine, Carlo Conti, direttore generale della Porto di Imperia Spa sgombera il campo da possibili equivoci o malintesi.

“La Porto di Imperia spa – incalza Conti – come risulta dai documenti ufficiali, si trova ad avere un porto che, rispetto a quanto era previsto inizialmente ha un valore di diversi milioni di euro in più. Alla fine, quindi, costerà qualche milione di euro in più…ma varrà anche un po’ di milioni di euro in più”.

Tanti soldi…

“Questa spesa se l’accollerà completamente Acquamare srl, vale a dire Caltagirone – replica Conti – a questo punto basta ragionare, succede che i soci della Porto di Imperia spa (oltre ad Acquamare ci sono Comune di Imperia e gli imprenditori privati di Imperia Sviluppo srl, tutti a 1/3 di quote), avranno riconosciuto un valore supplementare di diversi milioni di euro, da dividere in tre. Anche il Comune di Imperia, quindi, beneficierà di questa situazione. Non solo. Visto e considerato che si parla di vendere le quote pubbliche…”

A questo punto, conti passiamo a Caltagirone…

“Se c’è stata una responsabilità, per così dire da parte sua è stata quella di spendere più di quello che aveva preventivato. Ma non tocca certo a me, e neppure agli altri, difendere le azioni di Acquamare. Voglio però, quello sì, definire i rapporti che ci sono sempre stati tra la Porto di Imperia spa e Acquamare. Precisi e trasparenti, ieri come oggi”.

Eppure la Commissione non la pensa così…

“Non abbiamo nulla da nascondere – s’indigna Conti – fatture, documentazione, permessi, concessioni e provvedimenti burocratici di ogni genere. Quando ci è stato richiesto di produrli lo abbiamo fatto, senza alcun timore. Qui si vive di serietà, professionalità e massima trasparenza. Io vivo di quello che faccio, del mio. Non ci sono “bidoni” sul porto”.

Il nome di Angelo Balducci è stato recentemente accostato al porto di Imperia. Qualcuno, in città e non solo, ci ha visto anche qualcosa di poco chiaro…

“In quel momento, quando Balducci entrò in gioco (inizio del 2008 ndr) come presidente della commissione di controllo sul porto (si dimise dopo soli due mesi, ndr) era il “Papa” dei lavori pubblici in Italia. Il numero uno assoluto e indiscusso in materia. Io non so e non sono certo titolato per commentare le vicende che riguardano Balducci. Restano i fatti: è arrivato, ha dato un’occhiata e se n’è andato via…praticamente subito”.

C’è chi crede che attaccare il porto sia attaccare l’ex ministro Scajola, in questo momento già politicamente in difficoltà.

“Scajola non ha certo bisogno di essere difeso da me, lo sa fare benissimo da solo…”

E la politica locale? Perché nessuno, sino ad ora, ha voluto esprimere un’opinione, un commento in proposito?

“Non credo ci sia bisogno della solidarietà del Comune di Imperia, in questa vicenda. Mi aspetto, invece, che dopo che la Porto di Imperia spa avrà un valore aumentato di diversi milioni di euro, arrivi dall’amministrazione comunale, a partire dal sindaco, una doverosa presa di posizione Io stesso sono disponibile ad andare in consiglio comunale…Qui c’è qualcuno che, sul piano politico, o per meglio dire che si nasconde dietro la politica, è disposto ad affossare il porto per motivi francamente ben poco validi. Ci vogliono intimorire? Hanno sbagliato strada. Completamente”.

Il Conti-pensiero si esaurisce qui. Ma è già molto, moltissimo. Anche perché soltanto qualche minuto prima di questo incont questa lunga e articolata intervista, il direttore generale della Porto di Imperia Spa aveva detto al cronista: “No comment”.

Giorgio Bracco per Il Secolo XIX – 30 giugno 2010

A me, che non ci capisco molto, non sono chiare alcune cose.
1) Perché a un certo punto Balducci “è arrivato, ha dato un’occhiata e se n’è andato”?
Credo che Giuseppe Zagarella del PD abbia fatto una interrogazione  in consiglio comunale a tal proposito, ma il bello delle question time è che si sa come vengono poste, ma poi non si rende nota la risposta. Può darsi che qualcuno glielo abbia spiegato, quindi sarebbe carino che qualcuno lo spiegasse anche a noi comuni mortali.
2) Mi sembra paradossale il discorso fatto da Conti riguardo ai costi che farebbero aumentare il valore e che avrebbe da guadagnarci anche il Comune (quindi noi cittadini mortali) perché se così fosse allora ci sarebbe da dire:”Accidenti, allora spendetene ancora di più, che abbiamo tutti da guadagnarci!”
3) In una società in cui ci sono tre soci con parti uguali di quote, uno di loro si fa gli affari suoi senza prima parlarne e decidere insieme agli altri due?

Voi cosa ne pensate?

Scritto da Angelo Amoretti

30 giugno, 2010 alle 19:43

No alla legge bavaglio [II]

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Domani pomeriggio alle 18 sarò in Piazza De Amicis per manifestare contro la legge bavaglio.
Ci sarò perché anche il presidente dell’Autorità garante Francesco Pizzetti dice che è in pericolo la libertà di stampa e Francesco Siddi, segretario della Federazione Nazionale Stampa Italiana afferma che “viviamo una stagione pericolosa: l’informazione non può avere un’agenda dettata dal Governo o da altri poteri“.
Ci sarò perché se fosse già stata legge, non avremmo saputo niente della casa di Scajola a Roma, della truffa dei bond Parmalat e degli intrallazzi di Moggi con gli arbitri, per fare giusto tre esempi. Per non parlare di mafiosi e delinquenti che solo in specificati casi potranno essere intercettati.
Ci sarò perché abbiamo il diritto di essere informati e di informarci. Questo decreto non riguarda solo i mezzi di informazione tradizionali: riguarda anche i blog che nel decreto sono considerati tali e quali a una testata giornalistica. Ma un blog generalmente è curato da una sola persona, non da una redazione. Eppure anche io, nel caso dovessi dare una notizia falsa presa altrove, avrei tempo 48 ore per smentirla, altrimenti beccherei 12.000 euro di multa. Lo sanno tutti che un blogger scrive per passione e non è sempre lì a controllare, come succede in una redazione sette giorni su sette. Il problema siamo anche noi e cominceranno proprio dai piccoli. Noi che cerchiamo di fare informazione locale saremo tra i primi a essere colpiti e, intimoriti, eviteremo di parlare di questo e quest’altro.
Per questo domani sarò in piazza insieme alle numerose associazioni che hanno aderito, con la speranza di vedervi in molti.

Scritto da Angelo Amoretti

30 giugno, 2010 alle 17:03

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Strade e marciapiedi da rifare [forse anche assessori]

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Record di cadute nella nostra città per colpa dei marciapiedi dissestati. Ieri in un’ora hanno dovuto ricorrere al Pronto Soccorso: una pensionata che si è rotta la spalla sul marciapiede di Via Argine Destro; una signora di mezza età che si è rotta una costola mentre camminava in Via Alfieri; una bambina che si è rotta qualcosa in un posto non definito.
Lo apprendo da La Stampa di oggi e non mi stupisco più del dovuto perché con i marciapiedi e le strade che abbiamo, si può tranquillamente affermare che sia andata bene così.
C’è da segnalare anche la question time di Dario Dal Mut (consigliere comunale dell’Idv) riguardo via Siccardi e via Marte, la bretella di Caramagna inaugurata di recente due volte e sempre messa maluccio, nonostante massicci interventi dopo la prima inaugurazione.
Tempo fa, al riguardo, l’assessore Gagliano aveva detto che non ha la bacchetta magica e che accetta le critiche solo se sono costruttive.
Ora io ammetto di non saper rendere costruttiva questa mia, ma ci provo: quando si fanno i lavori (e credo che la cosa riguardi anche l’assessore Gaggero) è meglio farli bene dall’inizio così si evita di doverci rimettere mano e spendere altri soldi che, a quanto pare, sono pochini.
Leggo nell’articolo citato che il Comune “è subissato di cause da chi si è fatto male“: non sarebbe più conveniente per tutti prevenire anziché rimborsare?

Scritto da Angelo Amoretti

28 giugno, 2010 alle 16:01

No alla legge bavaglio

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In occasione della grande mobilitazione nazionale indetta per il primo luglio contro la “Legge Bavaglio”, in difesa dell’articolo 21 e di tutti i Diritti sanciti dalla Costituzione, l’Associazione Culturale ApertaMente ha lanciato un appello prontamente accolto da rappresentanti del mondo della cultura, associazioni, partiti e sindacati perché anche i democratici di Imperia possano partecipare e manifestare il proprio dissenso.
Hanno dato la loro adesione A.N.P.I. Comitato Provinciale, A.R.C.I. Provinciale, Associazione Casa Africa di Imperia, Associazione Cassandra, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau-A.I.FO, Associazione Liberamente, C.G.I.L. di Imperia-Camera del Lavoro, Carlo Senesi-pittore e scenografo, Circoli del Partito Democratico di Imperia, Circolo IdV “Falcone & Borsellino” di Imperia e Golfo Dianese, Circolo Itinera, Federazione VERDI della provincia di Imperia, Franca Natta-formatrice, Garabombo l’Invisibile, Giovani Democratici di Imperia, Hamza Piccardo, La Talpa e l’Orologio, ImperiaParla-blog, Legambiente-Circolo di Imperia, Libera-Nomi e numeri contro la mafia, Lo Spazio Vuoto-Laboratorio Teatrale, Marino Magliani-scrittore, Muovileidee-blog, Neri Battistin-scrittrice, S.E.L.- Sinistra Ecologia e Libertà.

I firmatari del manifesto “No alla Legge Bavaglio-Difendiamo la Costituzione”, che sarà affisso in questi giorni nelle vie di Imperia, rivolgono l’invito a tutti coloro che intendono partecipare a incontrarsi in Piazza De Amicis, giovedì 1 luglio alle ore 18.

Chi intendesse aderire può inviare una e-mail a apertamente1@virgilio.it

ApertaMente Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

28 giugno, 2010 alle 8:48

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Chapeau!

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Quanti incarichi ha l’affascinante Maria Teresa Verda, la moglie dell’on. Claudio Scajola?

Maria Teresa Verda Scajola

foto: Dagospia

Oltre a quelli indicati da Ferruccio Sansa su l’Antefatto dello scorso 20 maggio, leggo su Dagospia che è anche membro del comitato scientifico del museo di Propaganda Fide.
Stare dietro a tutto deve essere assai impegnativo e obiettivamente bisogna farle i complimenti per la mole di lavoro che svolge.

Scritto da Angelo Amoretti

26 giugno, 2010 alle 19:58

C’è bisogno di gente così

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Trovatemi un esponente del PD locale – diciamo pure da Andora a Ventimiglia – che abbia detto cose così e stasera vi offro lo stoccafisso a Oneglia.

L’ho incorniciato perché lì per lì non credevo ai miei occhi, ma potete trovare l’intervento direttamente su Sanremonews.
Aggiungo che se nel PD ci fossero più persone così, forse le cose sarebbero un po’ diverse, anche a livello nazionale.

PS: grazie per averla spedita anche a me, Riccardo.

Scritto da Angelo Amoretti

25 giugno, 2010 alle 17:15

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Commissione viabilità

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Ieri c’è stata la prima riunione della nuova commissione e Giorgio Montanari ne traccia un bel resoconto.
Alla luce di quanto scrive mi sorgono spontanee due domande:

1) Nel caso li avesse, il Comune spenderebbe davvero 100.000 euro per una nuova rotonda?
Se così fosse ci sarebbe da vergognarsi.
Con tutti i problemi che hanno le strade della città e dell’entroterra, nel palazzo si discute su un pezzo di strada di circa cento metri che secondo me andava bene com’era prima e l’idea di cambiarla ha finito per complicare le cose e a dar vita a una serie di conseguenze di cui si poteva fare a meno.

2) Non mi si venga a raccontare la favoletta secondo cui è stato cambiato per agevolare l’uscita dei mezzi dei Vigili del Fuoco dalla nuova sede, perché sarebbe bastato un semaforo tipo quello che era nei pressi della vecchia caserma, che si accendeva e suonava la sirena nel momento in cui stava per uscire un loro mezzo.
Non si potrebbe smettere di perdere tempo ed eventualmente buttare soldi e semplicemente tornare al “vecchio” senso di marcia?

Scritto da Angelo Amoretti

22 giugno, 2010 alle 9:09

Diminuire lo stipendio dei dirigenti provinciali

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Queste considerazioni partono dal presupposto che il sito della Provincia sia aggiornato, se non lo è, allora il post si autocancellerà nel giro di poche ore. E se non lo è, il webmaster farebbe meglio ad aggiornarlo in fretta, anche in rispetto della legge Brunetta sulla trasparenza.
In ogni caso ho il presentimento che, pur essendo cambiati Presidente, Giunta e Consiglio (e queste pagine sono aggiornate), per le varie dirigenze non sia cambiato nulla, anche dal punto di vista delle retribuzioni.
Il ragionamento è semplice. C’è mancato un pelo che la Provincia fosse soppressa, con l’ultima boutade del governo del fare. Quelle con meno di 220.000 abitanti sarebbero dovute sparire, ma alcune erano state salvate in quanto “provincie confinanti con Stati esteri”.
Quindi i dirigenti della nostra se la sono vista brutta per due volte, ma, per fortuna, dico io, sono ancora ben ancorati alle loro poltrone.
Però, visto che quando si parla di rifiuti via da Ponticelli si dice che i maggiori costi ovviamente finirebbero per essere coperti dai contribuenti, non sarebbe il caso che questi dirigenti, pagati profumatamente, rinunciassero a una parte dei loro stipendi, tanto per contribuire ad alleggerire lo sgravio sui cittadini che alla fine della fiera sono sempre quelli che ci rimettono?
Sarebbe un bel gesto, no?
Qualcuno potrebbe obiettare che non basterebbe dal punto di vista economico, e sono d’accordo, ma vuoi mettere che figurone, dal punto di vista umano!
E questo è ancora niente, se pensiamo che alcuni, per dirla tutta, dovrebbero smettere di dirigere cose inutili: diminuerebbero così non solo gli stipendi, ma direttamente i dirigenti.

Scritto da Angelo Amoretti

21 giugno, 2010 alle 12:16

Pubblicato in Politica

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42a Corsa al Monte Faudo

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Domenica 20 giugno con partenza alle ore 8, da Viale Matteotti, prenderà il via la 42a Corsa al Monte Faudo, la classica maratona in salita che quest’anno ha rischiato di “saltare”, come si può leggere in questo articolo di Matteo Parodi su La Riviera dell’11 giugno scorso.

[clicca sull'immagine per ingrandire]

Scritto da Angelo Amoretti

17 giugno, 2010 alle 17:44

Pubblicato in sport

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La legge bavaglio colpira’ anche ImperiaParla [II]

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Leggete il post di Giorgio Montanari.

Scritto da Angelo Amoretti

17 giugno, 2010 alle 12:44

Pubblicato in Attualità

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