Archivio per il mese di aprile, 2013

Elezioni amministrative 2013: “IMPERIA CAMBIA”

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IMPERIA CAMBIA
[La lista del candidato Sindaco Carlo Capacci]

Guido Abbo, Commercialista;
Lorenza Agnese, studentessa;
Stefano Altemani, direttore di albergo;
Ettore Ametis, agente immobiliare;
Lorella Arnaldi, impiegata;
Fulvio Balestra, imprenditore;
Carolina Baronetti, studentessa;
Debora Bertora, impiegata;
Davide Botta, operatore presso struttura disabili;
Paolo Bovero, funzionario commerciale;
Giorgio Cavarero detto “Gio”, dipendente azienda ortofrutticola;
Vincenzo Costantini, Generale Carabinieri in pensione;
Paolo Curti, dirigente industriale;
Vincenzo D’Adamo, artigiano edile;
Ester D’Agostino, laureata in architettura del paesaggio;
Roberto Davico, dirigente industriale;
Enrica Fresia, insegnante;
Lina Laino, casalinga;
Pietro Lavezzari, avvocato;
Manfredo Macaluso, imprenditore;
Roberto Mascheroni, impiegato;
Stefano Masserini, farmacista;
Vincenzo Nepita, imprenditore intrattenimento;
Susanna Palma, insegnante;
Fulvio Parodi, velista;
Maria Teresa Parodi detta “Mari”, architetto;
Paolo Re, avvocato;
Natalia Riccò, insegnante;
Alessandra Sagradin, ingegnere Arpal;
Roberto Saluzzo, architetto;
Alessandro Savioli, funzionario Agenzia del Territorio;
Maria Antonietta Tolu, insegnante.

fonte: Puntoimperia

Scritto da Angelo Amoretti

28 aprile, 2013 alle 15:12

Elezioni amministrative 2013: “IMPERIA RIPARTE”

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IMPERIA RIPARTE
[La lista del candidato Sindaco Erminio Annoni]

Lucia Barbera, Architetto;
Lucio Basini, Imprenditore;
Antonino Binaggia, Imprenditore;
Santino Camonita, Presidente Uppi e Assoutenti;
Ugo Campagna, Patronato UGL;
Ubaldo Carrai, Pensionato;
Diego Cassini, Praticante Avvocato;
Rosa Anna Conti, Casalinga;
Claudia Corbetta, Imprenditrice;
Leonarda D’Orio, detta “Lea”, Lavoratore Dipendente;
Anisa Dedej, Educatrice e Formatrice;
Renata Di Donna, Bancario;
Antonietta Ferrante, Imprenditrice;
Gian Piero Ferraris, Imprenditore;
Giuseppe Fossati, Avvocato;
Lorenzo Gala, Odontotecnico;
Bianca Gallizia, Impiegata;
Tiziano Guarise, Libero Professionista;
Giuseppe Lanteri, Medico;
Antonello Lisco, Geometra;
Rita Lugli, detta “Monica”, Commerciante;
Nicolò Mangraviti, ex direttore carcere di Imperia;
Veronica Merogno, Studentessa Universitaria;
Anna Rita Miorin, direttrice amministrativa Liceo Scientifico “Vieusseux”;
Anna Modesti, Tecnico di Laboratorio;
Ettore Perreca, Medico;
Barbara Pirero, Dottore Commercialista;
Valentina Pissarello, Studentessa Universitaria;
Luigi Placentino, Imprenditore;
Giovanni Semeria, Studente Universitario;
Lara Squartecchia;
Luca Stufetti, Imprenditore.

fonte: Puntoimperia

Scritto da Angelo Amoretti

28 aprile, 2013 alle 15:10

Verso il 25 Aprile

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Se nella vicina Alassio il commissario ha proibito gli inni partigiani in occasione del 25 aprile, a Imperia, città natale di eroi della Resistenza come Felice Cascione, si è già cantato la sua «Fischia il vento» e «Bella ciao» tra le iniziative di avvicinamento alla festa della Liberazione. Ieri pomeriggio, nella sede dell’Auser Filo d’Argento in salita Frati Minimi 3, il coro del sodalizio ha intonato le canzoni-simbolo della lotta per la libertà.
Commenta Matteo Lanteri di Auser: «Abbiamo incluso i brani di cui, per una visione miope, è stata messa in discussione l’esecuzione durante le manifestazioni in alcuni Comuni perché giudicate “politiche”, quasi che salire in montagna sia stata una scelta “amministrativa”. Una considerazione assurda».

Oggi alle 21 sarà Imperiaparla!, associazione nata da pochi mesi che ha preso il nome dal blog di Angelo Amoretti, a proporre un’iniziativa in occasione del 68° anniversario della Liberazione dal nazifascismo. L’incontro, al Circolo Arci Guernica di via Mazzini 15 a Porto Maurizio, vedrà la partecipazione del professor Silvio Zaghi, assieme ai partigiani Carlo Trucco e Leonardo Roncallo, memoria storica della lotta imperiese.
Durante la serata verrà proiettato il documentario di Remo Schellino intitolato «U megu», nome di battaglia del partigiano imperiese Felice Cascione, medaglia d’oro al valor militare, eroe della Resistenza definito da Alessandro Natta «bello e vigoroso come un greco antico», che morì in uno scontro a fuoco con i nazifascisti il 27 gennaio 1944. Cascione, gravemente ferito, rifiutò ogni soccorso e tentò di proteggere i suoi fino all’ultimo: morì crivellato di colpi per salvare Giuseppe Castellucci, sottoposto a torture perché rivelasse dove si trovava il comandante. Cascione si sollevò da terra e urlò: «Il capo sono io». Furono le sue ultime parole.

E.F. – La Stampa, 24 aprile 2013

Scritto da Angelo Amoretti

24 aprile, 2013 alle 8:03

Scajola di nuovo indagato

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Ormai è come sparare sulla Croce Rossa e la notizia domani sarà già vecchia.

La novità, al limite, consiste nel fatto che stavolta i costruttori indagati sono nostrani, e qualcosa sta cambiando: alle prossime elezioni l’Avv. Annoni prenderà il 70% dei voti.

Scritto da Angelo Amoretti

19 aprile, 2013 alle 9:41

Evviva la coerenza!

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E’ ufficiale: Giuseppe Fossati, con Officina Città, appoggerà il PDL con Sindaco Erminio Annoni.
In fondo cosa ci si poteva aspettare? Tutto sommato si potrebbe dire che è un’alleanza naturale: Fossati è un liberale.
Quello che mi sorprende è che andrà ad appoggiare proprio quel partito che aveva abbandonato e che secondo quanto diceva, non secoli fa, ma un mesetto fa:”Pensare che la mia città fosse in mano a persone del genere e che una parte della classe politica fosse loro succube o, peggio, complice, mi disgusta e amareggia profondamente” lasciava supporre che un sodalizio non ci sarebbe mai più stato.
Se poi si va un po’ indietro, su Puntoimperia.it del 9 settembre 2012, si leggono le sue seguenti dichiarazioni:

[...] Detto ciò, però, ritengo francamente inaccettabile che l’On.Scajola non tragga le inevitabili conseguenze da tale premessa: chi ha scelto le persone che hanno quelle responsabilità politiche, amministrative e gestionali? Chi ha affidato la città a persone che egli stesso oggi definisce inadeguate, impreparate, “che non studiano” e che, è un dato di fatto, hanno portato questa città ad essere sporca, maltenuta, in uno stato di declino impensabile sin a qualche anno fa? Chi, in modo anche sgradevole e talvolta arrogante, ha sempre rivendicato di essere il vero regista e tutore della vita amministrativa Imperiese? Chi, prima di ogni manifestazione, voleva che quella classe politica e amministrativa di servi devoti organizzasse per lui un comitato d’accoglienza adeguato e che, al suo nome, facesse partire “un bell’applauso”? Chi, pertanto, è il responsabile primo del disastro che, da cittadini, stiamo vivendo? Si dice: la vittoria ha molti padri, mentre la sconfitta è sempre orfana. Ad Imperia, per Scajola è l’inverso: la vittoria ha solo un padre, la sconfitta è figlia di tutti (gli altri) [...]

Infine, ma ce ne sarebbero tanti passi da riportare perché in quel periodo l’avvocato Fossati era particolarmente scatenato, l’ultima chicca, datata 28 marzo 2013, quando undici componenti di Officina Città gli dissero “Arrivederci e grazie”:

L’assemblea mi ha dato mandato, in qualità di presidente, per costituire una lista civica e sedermi al tavolo delle trattative per valutare attentamente tutte le proposte politiche. Una percorso che, secondo chi si è dimesso, porterà ad un accordo con il Pdl. Ma non è così.

Ecco: diciamo che ognuno è libero di fare ciò che vuole e che non sta a me giudicare, ma io ho una visione diversa della politica. A me piacciono le persone coerenti e non quelle che fanno calcoli elettoralistici; quelle che fanno politica alla luce del sole e non nell’appartamento o nell’ufficio di questo o quest’altro, prima “avversario” poi, chissà per quali motivi, “amico”.
So di avere idee obsolete, ma che ci volete fare: sono un ingenuo, sono sincero e non riesco a “fare finta”, doppi o tripli giochi.
E dal momento che questo modo di far politica non mi appassiona più per niente e, anzi, mi fa venire il voltastomaco, auspico che ci sia un forte rinnovamento e che tutti i “furbetti” vengano definitivamente mandati a casa. Oltretutto non hanno neppure lo spettro della disoccupazione.

Scritto da Angelo Amoretti

17 aprile, 2013 alle 12:25

Mamma, ho perso il centrosinistra!

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Carlo Capacci afferma di non essere il candidato del centrosinistra, di non essere un politico e di vedere la coalizione che lo appoggia “come un insieme di persone che hanno avuto il coraggio di mettere da parte l’ideologia per far spazio alle IDEE che sono necessarie al rilancio della nostra città“.
Ci sarebbe da discutere assai su tutte e tre le affermazioni.
Come si evince dal vocabolario Treccani, chi amministra la direzione pubblica è un politico e “politica” deriva dal greco “Polis“, che significa “città“.
Sempre dal vocabolario Treccani, apprendo che l’ideologia è “Il complesso dei presupposti teorici e dei fini ideali (o comunque delle finalità che costituiscono il programma) di un partito, di un movimento politico, sociale, religioso e sim.: i. liberale, i. socialista“.
Quindi bisognerà vedere in che modo queste “IDEE” verranno messe in atto, senza girarci tanto intorno.
Fin qui tutto bene: basta che la smettiamo di prenderci in giro.
Quella che non va bene, a mio modo di vedere, è proprio la lettera aperta pubblicata online domenica scorsa da Puntoimperia.
Non so se ci sia lo zampino del guru, ma a mio modo di vedere è stata una mossa sbagliata soprattutto per gli elettori del Partito Democratico (che sono nella lista “PD per Imperia” e che appoggiano Capacci) che improvvisamente si sono trovati senza un candidato del centrosinistra e non so se la mossa gli farà perdere o guadagnare.
Per tornare all’ideologia e alle idee. Continuo a sentirmi dire che “bisogna eliminare i recinti” e leggo addirittura sul Secolo XIX di oggi che a Pietro Mannoni, Segretario Provinciale del PD, non interessa “cosa fanno, chi sono e come sono stati scelti i consiglieri del Laboratorio” perché “ non sono temi che ci hanno riguardato. Non tocca a noi scegliere i candidati di un’altra lista, pur alleata“.
Lo trovo un po’ bizzarro, visto che con quelli poi, se ti va di guru, ci devi governare una città.
Forse il PD ha fatto male i conti: pensava di “usare” i voti del Laboratorio e col guru che si ritrova, va a finire che verrà usato.

Scritto da Angelo Amoretti

16 aprile, 2013 alle 12:46

Fai girare il pacchetto!

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Stefano Pugi è un eroe.
Alle scorse amministrative è stato eletto nelle liste del PDL con 189 voti e se non sbaglio arrivava da AN. Nel suo profilo pubblico di Facebook, tra le info, trovo che l’orientamento politico è “La Destra”.
Ebbene, alla faccia di chi dice che la coalizione di centrosinistra è di centrosinistra, il nostro eroe si è sacrificato e nonostante solo un mese fa dicesse che “L’accordo con il PD mi sembra una boiata, se è così mi chiamo fuori. Ce lo vedete il consigliere più a destra dello scorso consiglio comunale sedersi allo stesso tavolo di Zagarella? “, ha saltato il fosso: con Strescino e un manipolo di gente di destra, cercherà proprio di sedersi allo stesso tavolo di Zagarella.
Ce lo vediamo, Pugi, ce lo vediamo. E credo che ultimamente la vendita di amari in città sia aumentata vertiginosamente perché penso sia dura per molti digerirlo.
C’è da chiedersi: è Zagarella che è diventato nero o è Pugi che è diventato rosso?
E’ probabile che siano diventati rossi entrambi, ma per la vergogna.
Il molo nuovo può tornare utile: potreste mettervi tutti in cima e fare il ruttino all’unisono. Probabilmente, se vi rivolgete a est, riuscite a spostare l’isola della Gallinara.
Poi, a elezioni fatte, a seconda di come sarà andata, vi mettete una pietra al collo e vi buttate giù uno ad uno, senza che qualcuno scandisca i vostri nomi al megafono. Fatelo, nel caso, in religioso silenzio, senza clamore. Le correnti vi porteranno verso la Francia e nessuno saprà più niente di voi.

Scritto da Angelo Amoretti

14 aprile, 2013 alle 18:10

Carla Nattero e i cavalli di Troia

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Carla Nattero (SEL) mi ha inviato una mail a proposito del mio precedente post. La pubblico con piacere, visto che ho il suo permesso:

Caro Angelo,
ho letto il tuo post su “Imperia parla” , ti rispondo per mail, fermo restando che se vuoi puoi pubblicare queste poche righe. Il mio intervento di ieri sera era teso a motivare la presentazione di un proprio candidato sindaco, Grosso e di una propria lista “Imperia bene comune” da parte di una vasta area di sinistra. Questa scelta non è stata per niente facile e ovviamente non ha nulla a che fare con la mia candidatura al Senato: anzi se seguissi la logica delle convenienze, dovrei comportarmi al contrario. E’ stata dettata da una lettura politica delle alleanze per le comunali che va spiegata e motivata. Perchè, al di là del mio intervento , l’atto politico che conta è proprio questo : presentarsi autonomamente e quindi affermare implicitamente che non ci sono le condizioni per una grosse Koalition contro Scajola. La legge elettorale a doppio turno permette poi di non disperdere i voti e di scegliere “il male minore” al secondo turno, ma nel primo occorre dire in maniera forte e chiara le proprie convinzioni. Soprattutto quando si è fatta,o se si è stati costretti a fare ,una scelta così impegnativa. Ti ricordo che è la prima volta che accade a Imperia, da quando c’è l’attuale legge elettorale.
Il mio intervento era perciò dettato da queste preoccupazioni. E quel che ho detto è quel che penso, al di là di qualche eccesso di sottolineatura retorica. I tanti anni di battaglia politica che così spesso mi vengono ricordati mi hanno fatto presuntuosamente ritenere che non dovessi mostrare i galloni dell’antiscajolismo in un intervento necessariamente breve. Evidentemente è stato un errore, ma c’è tutta la campagna elettorale per rimediare. Nei commenti che ho letto la rappresentazione del mio ruolo è un pò caricaturale ma ci sta perchè è riflesso dello spirito del tempo. Quel che non condivido è pensare che le mie idee siano legate alla mia condizione personale. Forse sarebbe meglio misurarsi con quel che ho cercato di dire ieri sera e cioè che la nostra lista deve confrontarsi con i cittadini sui programmi, come ha detto benissimo Grosso e non lo ripeto, deve avere come avversario il PDL che ha messo in ginocchio Imperia, ma deve affrontare anche la questione politica, non solo locale, aperta dalla scelta del PD. Ti saluto con stima.
Carla Nattero.

Scritto da Angelo Amoretti

11 aprile, 2013 alle 20:10

Pubblicato in Politica

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Cavalli di Troia

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Carla Nattero, di SEL, nell’incontro di ieri sera al Polivalente che ha sancito candidato sindaco Gianfranco Grosso per il partito di Vendola e Rifondazione Comunista, ha detto che Capacci è il cavallo di Troia di Burlando.
Visto che parliamo di cavalli e di Troia: Gianfranco Grosso di chi è il cavallo?
E Erminio Annoni?
Mi domando se non sia venuto il momento di sospendere le continue punzecchiature al Partito Democratico e se si vuole battere o no Scajola e lo scajolismo.
Forse ci sarebbe bisogno di una tregua disarmata e vedrei più naturale, ma sono un ingenuo, un accanimento più verso chi questa città l’ha distrutta.
Grazie.
Per quanto riguarda Annoni, metto qua, a mo’ di post it, il commento che aveva lasciato un affezionato lettore.

Scritto da Angelo Amoretti

11 aprile, 2013 alle 12:26

Amministrative 2013: la dichiarazione di voto di Gabriella Manfredi

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Pubblico con piacere la mail che mi ha inviato Gabriella Manfredi, il cui padre, Manfredo, è deceduto lo scorso 12 febbraio:

Carissimo Angelo
mio padre mi diceva spesso: prima informati, poi ragiona sulle informazioni ricevute, e solo allora, se hai qualcosa da dire, parla”.
Mi sono informata, ho ragionato, e adesso credo di avere qualcosa da dire. Perché lo dico a te, ti chiederai.
Perché ritengo tu sia una persona seria e per bene, perché nel tuo blog ho sempre trovato discussioni aperte e pacate, e soprattutto, laddove i toni rischiavano di accendersi troppo, ti ho visto moderatore attento ed efficace.
Alcuni mesi fa qualche giornalista buontempone individuò nella mia persona un possibile candidato Sindaco. Tu fosti l’unico a capire e condividere il mio commento in merito: non è importante quello che penso io, ma quello che pensano gli Imperiesi.
Tra poco ci saranno le elezioni, ed i cittadini dovranno andare alle urne ad esercitare il loro diritto/dovere di voto. E allora quello che pensano sarà fondamentale. Saranno chiamati a scegliere una persona che dovrà rappresentarli per i prossimi cinque anni, che si farà garante degli interessi di questa città, che non sono gli interessi di un singolo, ma di OGNI singolo di cui questa comunità è composta.. La nostra comunità, la mia comunità.
Ho letto programmi, ho partecipato a riunioni, ad alcune ci siamo anche incontrati e alla fine ho deciso. Ho deciso di appoggiare la candidatura dell’ingegner Carlo Capacci, e di appoggiare la sua lista civica. A chi esprime perplessità su questa coalizione, non posso altro che dire che, nonostante ci sia stato molto impegno per creare una alternativa, al momento di “metterci la faccia” le coalizioni possibili si sono sciolte come neve al sole, e molti purtroppo sono spariti per inseguire un interesse più di personale protagonismo che non volto al bene della collettività.
Io non sparisco, mi chiamo Manfredi e ho il dovere, come promesso ai funerali di mio padre, di seguire la strada che lui ha tracciato. Questa strada in particolare fu tracciata molti anni fa.
Ma io sono fiducioso che il significato della Tua affermazione coincida con la mia seconda valutazione, cioè nel superamento di quel revisionismo storico che nel recente passato e forse ancora oggi, viene strumentalizzato per riconoscere pari dignità a chi nella Resistenza ha fatto la scelta sbagliata con chi ha fatto la scelta giusta
Oggi ancora siamo chiamati a resistere, resistere ad un sistema i cui risultati sono ben visibili ogni giorno ad ognuno di noi. Abbiamo la possibilità di opporci. Abbiamo la possibilità di scegliere una persona nuova, davvero al di sopra delle parti, che saprà creare una squadra valida ed efficace. A noi dare gli strumenti affinché questo possa accadere.
Ciao
Gabriella

Scritto da Angelo Amoretti

9 aprile, 2013 alle 12:45