Archivio per il mese di ottobre, 2010

Incontro pubblico sul problema rifiuti

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Il P.R.C. della provincia di Imperia promuove, per il prossimo venerdì 22 ottobre, con inizio alle ore 18, una iniziativa pubblica a carattere provinciale sul problema rifiuti.
L’incontro si terrà presso la SALA DEI COMUNI “del PALAZZO della PROVINCIA, in C.so Roosevelt, ad Imperia.
L’intento è quello di approfondire le problematiche che si pongono sul piano generale come sul terreno locale, alla luce delle esperienze più avanzate in Italia verso una efficace riconversione ecologica del ciclo integrato.
Interverranno:
Alessio CIACCI, assessore all’Ambiente del Comune di Capannori (LU).
Anna STRAMIGIOLI, coordinatrice regionale ligure della Rete Nazionale “Rifiuti zero”.

Introdurrà Pasquale INDULGENZA, segretario provinciale P.R.C.

Sono stati invitati: gli amministratori locali, i partiti politici, le associazioni e i comitati territoriali impegnati sul problema rifiuti e per la salvaguardia ambientale.
L’incontro si propone di tenere un dibattito chiaro che indichi risposte credibili e innovative alle questioni di fondo che fino ad oggi sono state eluse o non adeguatamente considerate nell’ambito del confronto politico/istituzionale:

- Come fare a ridurre ‘a monte’ i rifiuti prodotti dalle nostre comunità?

- Come sviluppare capillarmente la raccolta differenziata?

- Come trattare i rifiuti senza ricorrere all’incenerimento e a sistemi che prevedono comunque combustione, inquinanti e nocivi?

- Come sviluppare una virtuosa industria del riciclo e del riuso?

Nel corso dell’incontro, saranno illustrati gli straordinari progetti attuati nel Comune di Capannori (LU) e le più recenti proposte di intervento elaborate dalla Rete Nazionale Rifiuti zero.

Rifondazione Comunista – Federazione Provinciale di Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

20 ottobre, 2010 alle 12:07

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Imperia: dopo le notizie del Secolo XIX “blindata” la Procura

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Uffici della Procura e della Polizia giudiziaria del Palazzo di Giustizia di Imperia, da questa mattina sono off-limit a tutti i giornalisti. La decisione di interdire l’accesso ai rappresentanti di tutte le testate giornalistiche è del procuratore capo facente funzione, Alessandro Bogliolo, che ha comunicato il divieto di accedere al terzo piano (sede della Procura) a qualunque giornalista. Il provvedimento sarebbe, secondo quanto precisato dal procuratore, un atto dovuto in conseguenza di una presunta violazione del segreto istruttorio nell’ambito di un’indagine preliminare che riguarda il porto turistico in costruzione a Imperia. Sul Secolo XIX di oggi si parla dei rapporti fra l’ex ministro Claudio Scajola e il costruttore Francesco Bellavista Caltagirone, che sono al centro di una serie di interrogatori di testimoni eccellenti. Torna così alle origini l’inchiesta giudiziaria sul porto turistico di Imperia, che accelera con l’arrivo dei due nuovi Pm, Alessandro Bogliolo e Maria Antonia Di Lazzaro. Sono già stati ascoltati politici, amministratori locali e imprenditori. Tra loro l’ex sindaco Luigi Sappa, oggi presidente della Provincia, l’amministratore delegato del Porto, Carlo Conti, gli ex presidenti Pietro Isnardi e Gianfranco Carli e diversi altri personaggi. I procuratori ritengono di poter concludere l’indagine entro la fine dell’anno. Questa notizia ha provocato la reazione di Bogliolo, che ha blindato gli uffici.«Ancora un grave atto di intolleranza si registra nei confronti della libertà di informazione - afferma il Consigliere nazionale Unione Cronisti Italiani (Unci), Natalino Famà -. Oggi a Imperia sono stati censurati i rapporti con i cronisti presso la procura della Repubblica. La disposizione, che vieta ogni contatto, anche all’esterno, con i magistrati requirenti, verrà ufficializzata, come assicurato dal procuratore, con un ordine di servizio emesso dallo stesso procuratore ed esteso alle sezioni di polizia giudiziaria. Di fatto d’ora in poi saranno proibiti i rapporti con le fonti di informazione giudiziaria».
Il Secolo XIX – 19 ottobre 2010

Scritto da Angelo Amoretti

19 ottobre, 2010 alle 18:41

No al nucleare

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Qualcosa si sta muovendo anche da noi:
Circolo Italia dei Valori Falcone e Borsellino Imperia: Sì alle energie rinnovabili, no al nucleare.

Scritto da Angelo Amoretti

19 ottobre, 2010 alle 18:12

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La classifica di Legambiente

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Vediamola così, con un po’ più di ottimismo:

Le classifiche non mi sorprendono mai – commenta il ben poco lusinghiero risultato in classifica il sindaco di Imperia, Paolo Strescino ma, a dire il vero, ormai ci siamo abituati… e poi…credo sia più importante, per un sindaco o per un amministratore locale, la percezione dei cittadini e il loro gradimento nei confronti dell’operato del Comune.
Il Secolo XIX – 19 ottobre 2010

Qui c’è il verso giusto e qui l’analisi.

Scritto da Angelo Amoretti

19 ottobre, 2010 alle 9:10

Cosa accade alla Questura di Imperia?

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Ieri, 17 ottobre, ho ricevuto la seguente mail:

Alcuni titoli dei quotidiani locali:

Poliziotto sfida le cosche, cacciato.

Trasferito Mascia Capo della Squadra Mobile: lavorava sui legami criminalità-politica.

Sindacati contro il Questore Mauriello: combatte i venditori abusivi, non la mafia.

Questore Mauriello: su di me soltanto false accuse. Mascia? Io non c’entro. Il Capo della Polizia Manganelli: non ci sono mai state rimozioni.

Andrea Orlando, parlamentare PD: Sottovalutato il fenomeno della mafia. Presenterò un’interrogazione al Ministro Maroni.

Articolo del poeta-scrittore Giuseppe Conte:

Abbiamo visto troppo, ora ribelliamoci.

Questa la incredibile situazione che si è sviluppata ultimamente sotto i nostri occhi dopo gli attentati incendiari devastanti accaduti a Bordighera e a Ventimiglia (invero,più a Bordighera con il cambiamenti di assessori e rimpasti vari…) che hanno avuto un effetto esplosivo anche nei due comuni con lotte interne ai partiti di governo. Lasciamo al Prefetto il compito di acclarare le risultanze investigative poste in essere dai Carabinieri con gli eventuali provvedimenti da intraprendere per raggiungere la normale convivenza tra i cittadini e fare chiarezza estrema .
Ma è necessaria un’opera di chiarimento vertente lo scontro frontale tra i Sindacati di Polizia e il Questore di Imperia. In tempi oscuri trascorsi vigeva un frasario andato avanti per molto tempo “laviamo i panni sporchi in famiglia…nulla deve uscire dai nostri meandri”. Questa vergogna è scomparsa con la Riforma nr.121/81 con l’entrata in vigore della totale democrazia . Ciò premesso, i rappresentanti sindacali si sono presi l’onere di esercitare il diritto di critica nei confronti di un Questore che aveva interrotto il colloquio con alcuni sindacati avendo rotto le trattative argomentando il fatto con un suo mandato non mediabile.
Sono nate così pulsioni che sono giunte ad una rottura prolungata con la richiesta del Sindacato di destra Ugl che ha chiesto la rimozione del Questore con l’aggiunta poi degli altri Sindacati che, notato l’agire di Mauriello, hanno ben pensato che ogni mediazione non si poteva più concretare.
Si è giunto così ad un punto di non ritorno riassumibile con questa missiva al Capo della Polizia: ”Appare sorprendente vedere che chi ha denunciato e cercato di perseguire la criminalità organizzata viene rimosso, mentre chi persegue la lotta alle borsette contraffatte voglia apparire come un manager capace…”
Sui quotidiani si disaminano i fatti e si dice che Mascia, proprio mentre il Questore frena, realizza che nel ponente ligure la criminalità sta compiendo passi da gigante e che si sta infiltrando nel tessuto economico e imprenditoriale tessendo appunto stretti contatti con la politica locale. Ma, invece di avere dei rinforzi e mezzi consoni gli si sfilano uomini, mezzi, disponibilità. Mascia denuncia soprattutto una situazione disastrosa di organico.
Nascono conflitti insanabili che vengono trasmessi al centro direttamente sul tavolo del Capo della Polizia che prende in mano la gravissima situazione che si è creata e che ha raggiunto punti non più rimediabili. Andrea Orlando del PD afferma:”C’è una guerra intestina nella Questura di Imperia e c’è stata in passato, da parte del Questore, una evidente sottovalutazione del fenomeno mafioso in questa città”.
Altri politici della opposizione si uniscono a questa grave critica. Quelli governativi si allineano con il Questore.
Lo scrittore Giuseppe Conte afferma: “Abbiamo visto bruciare una spiaggia dopo l’altra, bruciare bar e attività commerciali in una sequenza impressionante, il fuoco salire su per un palazzo in uno dei luoghi più centrali di sanremo e ridurre in fumo un locale frequentatissimo. Abbiamo visto famiglie di malavitosi spartirsi appalti e territori. Abbiamo visto consigli comunali che dovrebbero essere il cuore,il sistema nervoso della vita democratica, su cui pesano sospetti di infiltrazioni mafiose. Questa,per tradizione è una terra civile. E’ la terra di Italo Calvino, che guarda caso scrisse un libro intitolato “La speculazione edilizia”, di Francesco Biamonti, di Nico Orengo. Può darsi che questi nomi non dicano niente a qualche giovane sindaco abbagliato dall’improvviso potere e dal circo mediatico dominante, ma questi nomi ci sono. La nostra terra è bella anche perché ci sono stati loro. La nostra terra è bella perché ci sono ancora tanti che la pensano e la desiderano così. E che dicono basta alla corruzione e al degrado”.
Tutto questo marasma ha avuto un esito quasi finale. Il Capo della Polizia Manganelli ha inviato ad Imperia due 007, vale a dire due Ispettori Ministeriali che hanno sentito, per alcuni giorni, i Sindacati di Polizia, i Funzionari, il Procuratore della Repubblica di Sanremo Cavallone. Invero, vi sono alcune strane situazioni gestionali,cioè l’affidamento di una serie di indagini molto delicate complesse e articolate avviate dalla Polizia Postale locale (indagini del porto di Imperia…) i presunti furti nel Casinò delle navi da crociera Msn, la maxi operazione contro le false griffe nel sanremese che dovevano/potevano essere condotte dalla Squadra Mobile appunto diretta dal dr. Mascia che è il fulcro centrale della polizia giudiziaria-investigativa.
Il dossier contenente le risultanze poste in essere dagli 007(altissimi membri ministeriali dell’Interno) avranno un esito, auguriamoci positivo, per chiarire quanto emerso che ha creato incredibili tensioni soprattutto tra il vertice e la base che continua, indefessamente a contrastare, anche con pochi mezzi la criminalità mafiosa locale.
Sottolineo che Il Secolo XIX aveva attaccato il Questore di Imperia addirittura in prima pagina in quanto, nelle immediate ore dell’attentato incendiario al bar sanremese situato in centro, si era sottratto al loro cronista rifiutandosi di rispondere a legittime domande.
Cosa ci si può aspettare da queste vicende che incrinano, comunque, il tessuto sociale e la tenuta psicologica dei cittadini. Sarebbe ora che qualunque persona che riveste compiti di guida di tale rilevanza, nel momento in cui intralcia l’operosità giudiziaria venga rimosso e sottolineo con forza senza promozione sul campo, come purtroppo è sempre accaduto. Se Manganelli volesse cambiare questo itinerario indecente ci farebbe un vero piacere.
Sarebbe utile aprire una finestra di dialogo su questo importante Blog atteso che dopo un po’ di tempo ci si dimentica troppo in fretta quello che è accaduto.
Otello B.

La pubblico ugualmente anche se, stando all’articolo apparso oggi su Il Secolo XIX, “il questore di Imperia, Luigi Mauriello, non verrà rimosso dal suo posto, ma solo trasferito in altra sede per normale avvicendamento“.
E nel frattempo mi sono domandato alcune cose:
e se cio’ che appare non fosse vero? E se provassimo a capovolgere quello che apparentemente sembra essere la realtà?
Mi spiego meglio. Stando a quello che si è letto in queste settimane, l’opinione pubblica, io compreso, si è fatta l’idea che, per dirla in soldoni, il Questore abbia sottovalutato il fenomeno della criminalità organizzata. Spero che ne converrete.
Qui non si vuole incolpare nessuno: né i media che hanno seguito la vicenda, né il protagonista della vicenda stessa. Si vuole semplicemente provare a guardare le cose in un’ottica diversa. Non potrebbe essere che il Questore sapesse benissimo qual è il problema principale della nostra città (e Provincia) e che, per ragioni a me sconosciute, lasciasse intendere di non saperlo? E se fosse per questo che verrà “trasferito”?

Scritto da Angelo Amoretti

18 ottobre, 2010 alle 20:33

Cosa succede al Porto di Imperia?

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A seguito di questo articolo apparso su La Stampa del 13 ottobre scorso, firmato da Pier Paolo Cervone:

Maxi porto si scopre una falla

Sarà vero, come ama ripetere Francesco Bellavista Caltagirone, che è in costruzione non solo il più grande ma anche il più bello tra i porti turistici del Mediterraneo. Sarà vero, come ama sottolineare il sindaco Paolo Strescino, che alla stragrande maggioranza degli imperiesi questo porto piace e che tutti ne sono orgogliosi. Ma si scopre anche che i mega-yacht, dotati di ogni comfort e di tutte le diavolerie della moderna tecnologia, e provvisti di ogni essenziale servizio (ovvero luce, gas, acqua) non hanno una cosa importante, anzi fondamentale: l’allaccio alla rete fognaria. Proprio così.
Tutto previsto, tutto bello, tutto sontuosamente grande, ma alla m… non ci ha pensato nessuno. Così, succede che i liquami scendano liberamente in mare, perchè quelli dell’equipaggio (dipendenti di una società delle solite isolette caraibiche o di un famoso Mister X) ogni tanto la fanno pure loro. E’ vero qualche imbarcazione possiede a bordo un sistema di pre-trattamento. Altre, agli ordini di comandanti scrupolosi, quando i contenitori sono pieni, possono anche mollare gli ormeggi, fare un giretto al largo e quindi provvedere allo scarico. Ma nella progettazione resta una falla. Di m…., ma pur sempre una falla.

sullo stesso quotidiano venerdì 15 ottobre si poteva leggere quanto segue:

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Scritto da Angelo Amoretti

17 ottobre, 2010 alle 18:41

L’Attrito cerca casa

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Gruppo Teatrale L'Attrito

“C’era una volta il Bajazzo”, si potrebbe dire. Lo spazio teatrale di via Carducci a Porto Maurizio è ormai solo un ricordo e una storia.
Vent’anni di teatro, decine di esposizioni di foto, pitture, sculture, proiezioni di film e documentari, presentazioni di libri, dibattiti e letture di poesie, laboratori.
Una bella storia! Totalmente autogestita e priva di qualsiasi finalità di lucro. Uno spazio culturale libero, unico in città e forse anche in provincia. Poi un contratto giunto a scadenza e l’obbligo di sloggiare per l’ultimo gruppo in ordine di tempo che l’ha gestito, L’Attrito.
Ora, dopo un periodo di riunioni itineranti, i membri del gruppo sentono l’urgenza di uno spazio in cui poter continuare il percorso loro malgrado interrotto.
La ricerca non è facile: pochi gli spazi adatti e la richiesta di affitti troppo elevati per chi non vuole, per scelta politica, legare l’attività teatrale e culturale a logiche commerciali.
E così questo appello: la volontà di denunciare gli ostacoli che incontra nell’imperiese chi vuole proporre cultura slegandola dal denaro, di chi crede che l’arte possa ancora comunicare bisogni, speranze e lotte, che l’esperimento del teatro (e non solo) possa essere un efficace linguaggio politico e un’eccezionale arma contro l’omologazione e i nuovi fascismi.
L’Attrito dunque cerca casa, ma anche nuovi compagni e compagne di viaggio che, partendo dalla condivisione dei suoi valori fondanti (antifascismo, antirazzismo, antisessismo, anticapitalismo), vogliano unirsi per continuare e rilanciare questo raro esperimento di impegno politico antigerarchico con il linguaggio del teatro e delle arti espressive tutte.
Per comunicare con L’Attrito: info@teatroattrito.it – www.teatroattrito.it
Gruppo Teatrale L’ATTRITO, Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

17 ottobre, 2010 alle 9:15

L’inchiesta de la Riviera sui delegati di frazione

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La Riviera in edicola oggi pubblica una inchiesta sui delegati di frazione e ne viene fuori un quadretto poco edificante perché circa la metà degli abitanti intervistati, dichiara di non aver mai visto i suddetti.
Naturalmente, date le risposte di alcuni intervistati, qualcuno dei delegati ha voluto subito precisare qualcosa.
Di Luisella Ferro, la delegata di Poggi, per esempio, Vittorio Ricca di 78 anni dice:”La conosco eccome e credo lo sia da quasi tutti in paese, dato che è crescituta qui. Ora però si è trasferita a Porto Maurizio. Prima la vedevo spesso da queste parti ma da qualche tempo non passa più: più precisamente da dopo le elezioni. Viene da chiedersi se sia un caso” e lei replica così.
Anche Vittorio Chisci, delegato delle frazioni Caramagna, Cantalupo e Massabovi, in questo intervento contesta le critiche.
Si potrebbe essere d’accordo con Vittorio Chisci su tutto, se non fosse per la sua ultima frase che, per quanto mi riguarda, manda all’aria il suo bel discorso: “Facciamo politica per passione“.
Mi auguro che Chisci abbia la bontà di ammetterlo: è un finale del tutto inopportuno e potrebbe trattarsi di un lapsus freudiano, ma penso che il delegato di frazione non debba far altro che da tramite tra i cittadini – tutti, indistintamente, a prescindere dall’idea politica – e il Sindaco, che è il sindaco di tutti e la politica, in questo caso, non dovrebbe entrarci proprio per niente, giusto come scrive Luisella Ferro.
Ne approfitto per rispondere a Chisci, là quando dice ironicamente: “Chiederò al Comune di dotarci di una divisa con su scritto ‘delegato di frazione’, così saremo più visibili“.
Non penso sia il caso di spendere soldi in divise, basterebbe che nelle frazioni ci fossero dei manifesti con tutte le indicazioni del caso, compreso un numero di telefono per contattare direttamente il delegato, senza far tanti giri di telefonate e lungaggini burocratiche, come scrivevo già più di un anno fa.

Scritto da Angelo Amoretti

15 ottobre, 2010 alle 18:53

Bonifazio vede e prevede

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Leggo sui suoi blog [eh già, amici, lui ne ha due: Sanremonews e Riviera24] che l’attuale amministrazione, secondo l’amico Bonifazio, non durerà fino alla fine del mandato.
C’è da credergli perché Bonifazio è una specie di Dagospia de noartri che deve avere collegamenti stretti con i servizi deviati del capoluogo e che sta a sentire la gente e ha capito che Strescino ha le ore, se non i minuti, contati. Tutta colpa del senso di marcia in Piazza della Vittoria. Mica perché nel porto sta scoppiando un casino che va bene così. O perché i camionisti, come tanti anni fa in Cile, faranno saltare il baraccone. No: per il senso di marcia in Piazza della Vittoria.
Dunque prepariamoci.
Prima facciamo le primarie.
Poi facciamo la coalizione e qualche colazione.
Ovviamente sarà una coalizione di centrosinistra che potrebbe imbarcare anche l’UDC e il FLI. Solo che questi ultimi non ci vorranno il SEL e Rifondazione. Così avremo tre candidati. O quattro, se il comunista di turno del PDCI avrà di nuovo voglia di far perdere qualche voto al candidato di centrosinistra (un centinaio circa, diciamo).
Per il PDL e la Lega andrà bene anche una panchina purché sia verde, con tutto il rispetto per i punk. Per il centrosinistra ovviamente il candidato sarà un rappresentante del PD perché sapete com’è: è il maggior partito di opposizione! E l’altro candidato verrà fuori tra Gramondo e Fossati che lascerà spazio al buon Fabrizio in caso di elezioni politiche anticipate. Perché all’avvocato un posto in Parlamento non glielo toglie nessuno e lo meriterebbe alquanto, visto il lavoro svolto con Generazione Italia nella nostra provincia.
Faremo la campagna elettorale per il centrosinistra. Ci metteremo la faccia, l’anima e un euro per le primarie.
Vincerà la panchina verde (o chi per essa) con il 59,9% e il candidato del centrosinistra ci dirà candidamente, dopo esserci fatti il culo sedere a prendere un aperitivo qua e là, che il suo obiettivo era quello di non far superare alla panchina verde (o a chi per essa) il 60%. E qualche stronzo escremento sodo di forma cilindrica mi dirà: “Perché, cosa ti aspettavi?!”
Bonifazio continuerà a scrivere sui suoi blog, io sul mio. Saremo tutti felici e contenti e diremo: “Anche stavolta ce l’abbiamo fatta!”. E offriremo anche il caffè a Caltagirone. Volendo, se ci metteremo d’accordo e faremo dei turni umani, andremo anche a portare via la merda i residui non assimilati degli alimenti espulsi dagli intestini degli equipaggi degli yacht a Oneglia, visto che la fogna non c’è.
Faremo le ronde anarcoinsurrezionaliste contro i topi che di notte si aggirano per la città spaventando i gatti e già che ci siamo ci metteremo una scopa nel deretano sedere, così daremo anche una ripulita intorno ai cassonetti.

Scritto da Angelo Amoretti

14 ottobre, 2010 alle 9:43

Le bugie hanno le gambe corte [II]

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Ricevo e pubblico con piacere:

UN GAZEBO MOLTO AFFOLLATO
Riteniamo che la partecipazione del Sindaco della Città e di un membro della Giunta Comunale all’iniziativa di propaganda tenuta in piazza sabato scorso dal PdL sia stata inopportuna. Il Primo Cittadino e coloro che hanno cariche nell’Amministrazione, a nostro avviso, dovrebbero avere la sensibilità di distinguere i loro ruoli istituzionali da quelli di dirigenti e sostenitori di un Partito politico. L’animazione di un momento pubblico come quello posto in essere con il gazebo allestito in Via S. Giovanni confonde, alla ricerca di un solo motivo di consenso, le questioni di carattere generale che si stanno dibattendo a livello nazionale con le prerogative di ordine amministrativo che spettano a chi rappresenta il Comune. L’iniziativa in questione non aveva nè il carattere di solennità nè la rilevanza cittadina per giustificare la disinvolta compresenza che invece si è ritenuto di evidenziare.
Pasquale Indulgenza – capo gruppo P.R.C. al Comune di Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

12 ottobre, 2010 alle 12:47