Archivio per il mese di febbraio, 2011

Sorpresa: il federalismo fiscale piace anche ai leghisti de noartri

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La leghista Sonia Viale, sottosegretario all’economia di verde vestita, esprime soddisfazione per l’approvazione del decreto “Milleproroghe” in cui, come scrivevo altrove, probabilmente sono riusciti a infilare anche due etti di cocaina, visto che c’è proprio di tutto. Il pezzetto in cui si decretava praticamente che il Berlusca potrà comprarsi il Corriere (della Sera, gli altri li ha già comprati), pare sia stato momentaneamente sospeso.
E naturalmente è soddisfatto anche il leghista più potente della Valprino, Eliano Brizio, sindaco di Prelà che, ammesso che il decreto lo abbia letto, dice che servirà a eliminare gli affitti in nero (li faremo in verde) e che porterà indubbiamente benefici al comune.
Peccato che svariati sindaci di altri comuni più o meno piccoli della provincia, la pensino in maniera diversa.
Filippo Guasco, Sindaco di Cipressa, indicato dal Secolo XIX come il più ottimista, si dice “scettico e perplesso“.
Uno dei meno ottimisti, il sindaco di Rezzo Marco Agnese, dice che con il federalismo, “se sarà attivato nella forma attuale e se non ci saranno correttori, saremo destinati a morire“.
Domenico Abbo, sindaco di Lucinasco vede nel decreto solo “un aggravio di costi senza nessun beneficio” e prevede un “salasso“.
Insomma: pare che i soli soddisfatti siano i verdi leghisti DOC che se per caso dovessero perdere i posti di governo a Roma ladrona, sbiancherebbero in una nottata.

Scritto da Angelo Amoretti

27 febbraio, 2011 alle 18:13

A Roma sanno che a Imperia c’è la mafia, noi lo sappiamo un po’ meno

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Lo scorso martedì il presidente della Provincia, Luigi Sappa, e quello della Camera di Commercio, Franco Amadeo, sono stati sentiti a Roma a Palazzo San Macuto dalla Commissione Bicamerale Anfimafia a proposito delle infiltrazioni mafiose nella nostra provincia. Il tema dell’audizione era “Mafie nazionali nelle regioni diverse da quelle di tradizionale insediamento”.
Sappa e Amadeo – riporta Il Secolo XIX di ieri – “incalzati dalle domande del senatore Pd Giuseppe Lumia, hanno minimizzato la questione, parlando di casi isolati“. Il senatore Lumia, citando alcuni passaggi dei rapporti della Dia e della Dna, gli ha fatto notare che “non parlano proprio di atti isolati“.
E alla fine dell’audizione ha dichiarato che si è trattato di “una riunione allucinante” e di essere rimasto “sconcertato dalle parole di Sappa e Amadeo che negano l’evidenza“.
Secondo quanto riporta lo stesso quotidiano oggi, l’intera commissione, presieduta dal senatore del PDL Giuseppe Pisanu, è rimasta sconcertata dalle dichiarazioni dei nostri due concittadini che anche nella Capitale hanno ripetuto più o meno quello che già tempo fa dicevano svariati rappresentanti locali del Pdl e cioè che la mafia non esiste.
Addirittura Lumia dichiara che ha dovuto rivelare lui i nomi delle “famiglie” che operano sul territorio perché evidentemente Sappa e Amadeo non lo sapevano o lo avevano momentaneamente dimenticato, forse per colpa del ponentino romano.
Lumia non ha peli sulla lingua e rincara la dose: “Non si rendono conto di quanto sia forte la minaccia mafiosa negli appalti, di quanto si sia insinuata con astuzia nelle amministrazioni comunali dove ha portato in essere condizionamenti. Amadeo ha persino escluso che nel settore agricoltura possano esserci presenze mafiose. Ho dovuto ribadire quanto emerge dai dossier della Dia, sui segnali preoccupanti captati nel settore dei fiori. Questo loro atteggiamento priva il Ponente di un’istituzione forte che lo tuteli“.
Il fatto è che magari qua, nel profondo nord ovest, parlando agli amici e agli amici degli amici e nelle piccole adunate a favore di questo o quello smemorato, si possono sparare grosse ché intanto non se ne accorge nessuno e chi se ne accorge gode. Ma davanti alla Commissione Antimafia le cose cambiano e un minimo di preparazione i due avrebbero dovuta averla. Magari prima di andare avrebbero potuto informarsi meglio e cambiare atteggiamento. Una cosa tipo: “Guarda che andiamo a Roma, non facciamo vedere subito che arriviamo da Marte”.
Ad ogni buon conto i due non ci stanno e dicono di non essere “struzzi che mettono la testa sotto la sabbia” e che non hanno voluto affatto minimizzare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nella nostra provincia. E Amadeo aggiunge che il sistema delle imprese “ha tutto l’interesse a estirpare le infiltrazioni mafiose nell’economia” quando il giorno prima escludeva che nel settore agricoltura possa esserci la mafia.
I due sono un po’ risentiti dal fatto che Lumia abbia rilasciato quella intervista perché “l’audizione doveva restare riservata“.
Già, potrebbe uscirne qualcosa di spiacevole e magari di utile alla malavita. Non fanno tenerezza?
Però c’è un segnale positivo: Amadeo, a nome della Camera di Commercio, rinnova la collaborazione con le istituzioni e le forze di polizia.

Scritto da Angelo Amoretti

24 febbraio, 2011 alle 17:25

Giovanni Bonifazio e le strisce blu

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Ieri il sindaco Paolo Strescino è uscito sui giornali e in rete dicendo che si vergogna di essere imperiese, per quello che è successo in consiglio comunale.
Non si vergogna mica degli abusi che ha e sta facendo la sua maggioranza, che ha trasformato i parcheggi della città di colore bianco a blu a pagamento, e il 90% sono irregolari, secondo il codice della strada.
I parcheggi a pagamento ovvero le strisce blu sono vietate sulla carreggiata in base al Codice della Strada.
Nel programma le iene, trasmissione su Italia uno di questa sera, hanno confermato che i parcheggi a pagamento ovvero le strisce blu sono vietati sulla carreggiata in base al Codice della Strada. Artt, 7/comma 6
Allego un link a caso per verificare l’autenticità di quello che scrivo e un mio articolo pubblicato il marzo scorso.

Giovanni Bonifazio

Scritto da Angelo Amoretti

24 febbraio, 2011 alle 9:20

Zagarella (PD) e Dal Mut (IDV) sul consiglio comunale di lunedi’ scorso

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A seguito del Consiglio Comunale del 21 febbraio scorso, i Consiglieri Comunali Giuseppe Zagarella (PD) e Dario Dal Mut (IDV) mi hanno inviato queste due mail che pubblico volentieri:

LETTERA DI GIUSEPPE ZAGARELLA - PD

Lettera aperta alla maggioranza

Prendo atto che il dibattito non lo volete.
Lo avete sempre mal sopportato, ma non eravate ancora arrivati a evitarlo totalmente.
Questo è il segno della vostra difficoltà, del vostro imbarazzo, della vostra totale incapacità ad affrontare, in assenza evidentemente di indicazioni dall’alto, i problemi della città.
Ma, visto che in aula non si vuol parlare, io alcune cose ve le dico così, in lettera, anche se questo mi comporta profonda amarezza, e userò il plurale perché so di esprimere il malcontento di molti, fuori e dentro il Consiglio Comunale.
Vogliamo sapere se in un rigurgito di coscienza, anche recondito, siete in grado di ammettere che se ci aveste ascoltato anche in minima parte oggi forse non saremmo a questi punti.
Vogliamo sapere se siete o no in grado di dire che il consiglio di amministrazione della Porto di Imperia SpA si è dimostrato totalmente inadeguato, e che in primis i suoi errori gestionali sono il motivo che ha portato il Comune ad attivare la procedura di decadenza.
Vogliamo sapere se siete in grado di dire che il direttore generale della società, pagato profumatamente anche con soldi del Comune di Imperia, avendo espressamente e pubblicamente ammesso di essere l’autore di un’offerta falsa in sede di gara per la cessione delle quote comunali (cosa che gli è costata avviso di garanzia per turbativa d’asta), deve essere defenestrato immediatamente.
Vogliamo sapere se siete in grado di esprimere un giudizio sulla affidabilità dei soci privati, uno ad uno, della Porto di Imperia SpA e quale sia questo giudizio.
Vogliamo sapere se siete in grado di pretendere che tutti coloro che devono essere pagati per i lavori fatti siano correttamente liquidati.
Vogliamo conoscere la vostra posizione in ordine ai ruoli dei dirigenti, alle prerogative della politica, alle sedi deputate alla determinazione delle decisioni.
Vogliamo sapere quali direttive intendete darvi, quali proposte siete in grado di fare, quale giudizio date sulla intera vicenda.
Vogliamo segnalarvi che il 3 marzo il TAR si esprimerà sulla sola richiesta di sospensiva, e che un’eventuale espressione favorevole alla società non avrebbe nulla a che fare col merito, e considerare il problema risolto sarebbe l’ennesimo grande e grave errore, perché la situazione è tale che noi tutti, e la nostra città, meritiamo che il parere sia proprio nel merito e non solo sull’istanza di sospensiva.
Vogliamo chiarezza.
Vogliamo farvi noi delle proposte perché la città possa uscire da questa situazione.
Vogliamo potervi dire che se qualcuno ha sbagliato deve pagare, chiunque sia, perché ha scherzato con l’interesse di tutti rischiando di mettere ulteriormente in ginocchio la già fragile economia cittadina, e se così fosse sarebbe meglio che non si occupasse mai più di “cosa pubblica”, perché evidentemente non all’altezza.
Vogliamo dirvi che l’opera, nell’interesse di utenti ed operatori, deve essere finita e le proposte per finirla correttamente le abbiamo, se vorrete ascoltarle invece di rigettarle a priori come avete fatto fino ad oggi.
Vogliamo che tutti insieme, in aula, in un dibattito democratico, si affrontino i possibili scenari e le possibili soluzioni alla gravissima situazione a cui ci avete portato, e che le strategie non vengano più definite nelle più o meno segrete stanze di qualche notabile.
Vogliamo sapere cosa pensate, sia voi, colleghi consiglieri, che voi, numerosi assessori della Giunta Strescino, voi del PDL e soprattutto voi della Lega Nord che a corrente alternata vantate autonomia, e se condividete o meno, assumendovene piena responsabilità, la linea che evidentemente il Sindaco ha deciso di portare avanti, apparentemente ancora più verticistica e ancor meno partecipata di quella che ha portato all’attuale difficilissima situazione.
Vorremmo che qualcuno rompesse l’assordante silenzio che aleggia in città.
Oppure, se non avete nulla di serio da dire, fatelo sapere e la città lo sappia, e allora chiedete scusa, dimettetevi e tornatevene a casa. Sarebbe un gesto che vi ridarebbe, in estremis, un po’ di dignità.

Giuseppe Zagarella – Consigliere Comunale PD nel Consiglio Comunale di Imperia
Imperia, 22.02.2011

INTERVENTO DI DARIO DAL MUT -IDV

Trovo le affermazioni che leggo sui giornali, espresse dal Sig. Sindaco, particolarmente gravi e significative. Vergognarsi di essere il Sindaco di una città ha come naturale conseguenza le dimissioni. Credo invece che il tentativo del sig. Sindaco e della maggioranza che lo sostiene sia quello di spostare l’attenzione sul vero problema della discussione: la portualità imperiese e le strategie del suo futuro. Io credo che la vera vergogna sia stata quella di impedire alla minoranza Consiliare di discutere democraticamente di questo. E’ diritto della minoranza Consiliare conoscere le iniziative e le strategie della nostra portualità e credo che una maggioranza, trasparente e responsabile, deve darle senza aspettare sentenze che esulano da tutto questo Si torni sull’argomento quindi responsabilmente senza cercare strumentalizzazioni di possibili, ed umanissime, manifestazioni di intolleranza da parte del pubblico o dei Consiglieri Comunali di Minoranza che hanno avuto, tutti, un comportamento esemplare nella drammaticità della discussione. Il sig. Sindaco (è il Sindaco di tutti), e la maggioranza che lo sostiene resti sull’argomento e permetta ai Consiglieri di opposizione di fare il proprio lavoro incominciando a dire in maniera chiara e trasparente se corrisponde a verità che sono stati chiesti al Comune trecento milioni di euro dal socio Caltagirone quale risarcimento dei danni. Se corrisponde a verità che una società Inglese sarebbe interessata all’acquisto “in toto” del porto mantenendo il Comune quale socio. Vorremmo conoscere quali iniziative l’amministrazione intende perseguire nei confronti di chi ha fatto pervenire offerte prive di significato sminuendo e danneggiando fortemente il nostro Comune. Vorremmo sapere se, nell’eventuale di contestazioni di reati , ha intenzione di costituirsi parte civile. Vorremmo sapere se chiederà la restituzione dei compensi che lo stesso ha percepito e pagati con danaro pubblico? Vorremmo conoscere quale futuro progettuale si intende dare alla portualità di Oneglia. Quale futuro si vuole dare alla portualità commerciale mercantile… questo ed altro. Di questo e solo di questo si deve serenamente, ed in maniera trasparente, discutere. E di questo volevamo discutere in Consiglio l’altra sera. Tutto il resto, sig. Sindaco, è il vero ‘chiacchiericcio’ e non mi pare che arrivi dai Consiglieri di minoranza.
Dario Dal Mut – Consigliere Comunale IDV
Imperia, 23 febbraio 2011

Scritto da Angelo Amoretti

23 febbraio, 2011 alle 12:37

Il caldo consiglio comunale di ieri sera [II]

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Carla Nattero, consigliere comunale di Sinistra per Imperia, in una nota che mi ha inviato e che potete leggere integralmente più sotto, smentisce le parole scritte dal Sindaco sulla sua pagina Facebook, così:

C’è stato un duro scontro politico con la richiesta di dimissioni ma non c’è stata alcuna offesa personale da parte di nessun consigliere dell’opposizione. Anche il pubblico è stato nei limiti del confronto acceso. I molti giornalisti presenti lo possono testimoniare, come lo può certificare anche lo sbobinamento per una volta tempestivo del Consiglio di ieri sera.

E lo stesso fa Giorgio Montanari sul suo blog.
Si direbbe quindi che il Sindaco abbia confuso, al limite, il pubblico con i consiglieri comunali dell’opposizione.
Montanari scrive che ho reso pubblico il post del Sindaco sulla sua pagina, ma “pubblico” lo è già, visto che almeno fino a questa mattina, la sua pagina era accessibile a tutti.
Del resto ci sono innumerevoli esempi di personaggi fra cui numerosi politici italiani e stranieri che usano Facebook per comunicare con tuttio il mondo.

La mancata discussione del punto proposto dalla minoranza sul porto turistico è un fatto gravissimo.
La pregiudiziale sospensiva adottata costituisce un precedente molto pericoloso, perché da ieri sera con motivazioni pretestuose si può rinviare o cancellare qualsiasi convocazione del Consiglio da parte della minoranza.
Le motivazioni illustrate da Gazzano sono risibili per la discussione sul porto ma sono totalmente inesistenti per la mozione presentata da Indulgenza che è in attesa di discussione da metà novembre. La scelta di avere rinviato due punti molto diversi con la stessa motivazione di sospensiva indica il menefreghismo, la superficialità e la mancanza di senso democratico della Amministrazione.
A mente fredda le riflessioni politiche proposte ieri sera non possono che essere confermate.
Il sindaco non ha avuto la forza e la chiarezza politica di affrontare in Consiglio una discussione sulle scelte pesanti che dovranno essere fatte sul porto turistico e si è nascosto prendendo a pretesto l’attesa del pronunciamento del TAR.
Ma il pronunciamento del TAR non toglierà loro le castagne dal fuoco: lascerà le cose immutate o peggiorate. Il giorno dopo saranno di fronte nuovamente al problema che hanno oggi: dovranno dire quale via d’uscita pensano che possa essere percorribile. Le linee parallele che stanno tenendo- l’appoggio alla delibera di decadenza della concessione sul piano amministrativo e la contrattazione con Caltagirone avviata da Leone sul piano politico- non potranno più essere mantenute in contemporanea e dovranno dire quale delle due imboccano, in quale direzione vogliono sciogliere i nodi.
La realtà vera però è che sulla linea da tenere sono divisi, tra PDL e Lega, dentro il PDL e dentro la Lega. Sono talmente deboli che non riescono nemmeno a dire esplicitamente, come avrebbero dovuto fare da mesi, che richiedono le dimissioni dei membri della Porto di Imperia e le dimissioni di Conti, l’amministratore delegato, che li ha presi in giro in maniera sanguinosa.
Questi sono ragionamenti che riflettono la realtà, una realtà triste e preoccupante per Imperia. Purtroppo non si tratta di un chiacchiericcio, come dice Gazzano con il suo bello stile.
Il Consiglio Comunale di Imperia aveva il diritto e il dovere di occuparsene. Il fatto che gli sia stato impedito è una ferita alla democrazia. Perciò faremo ricorso al TAR: per ripristinare nel Comune di Imperia le regole democratiche.
La polemica che il Sindaco pare abbia avviato sui comportamenti che sono stati tenuti nella serata di ieri sera mi sembra assolutamente un diversivo per allontanare l’attenzione dell’opinione pubblica dalla gravità dell’ostruzionismo tenuto dalla maggioranza.
C’è stato un duro scontro politico con la richiesta di dimissioni ma non c’è stata alcuna offesa personale da parte di nessun consigliere dell’opposizione. Anche il pubblico è stato nei limiti del confronto acceso. I molti giornalisti presenti lo possono testimoniare, come lo può certificare anche lo sbobinamento per una volta tempestivo del Consiglio di ieri sera.
D’altra parte è del tutto sconsiderato che un sindaco stia zitto durante un consiglio comunale così importante dal punto di vista politico, delegando ogni presa di posizione al capogruppo del PDL e poi il giorno dopo, come un ragazzotto qualsiasi, affidi le sue impressioni alla rete.

Senza offesa per la Nattero, vorrei far  notare che Facebook e Twitter non lo usano solo i “ragazzotti”. Lo usano anche gli adulti, solo che bisogna saperlo usare, soprattutto se si è personaggi pubblici.

Scritto da Angelo Amoretti

22 febbraio, 2011 alle 20:58

Il caldo consiglio comunale di ieri sera

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Il Consiglio comunale caldo di ieri sera si è raffreddato in fretta. PDL e Lega hanno fatto sospendere la seduta mettendo in votazione un documento in cui si dice in sostanza che era inutile fare una discussione sul Porto prima del pronunciamento del TAR sulle note vicende.
Tra il pubblico presente c’erano molti supporters di entrambi gli schieramenti e non sono mancate urla all’insegna di uno e dell’altro consigliere.
L’opposizione ha mostrato uno striscione che per qualcuno significa molto, per altri poco: “Anche noi abbiamo un sogno, svegliarvi!”
Più che a Martin Luther King penso si riferisse ai noti manifesti del PDL apparsi in città qualche tempo fa in cui si leggeva: “Abbiamo un sogno: riempire un vuoto.”
Registrata l’elezione di Emilio Varaldo a Presidente del Consiglio Comunale, a cui auguro il mio sincero buon lavoro, e notata la bellezza di una delle due leghiste che ringrazio anche a nome di Rosso e Bianco per non essersi vestite di Verde, dopo aver scambiato quattro chiacchiere con qualche amico, sono tornato a casa.
E ho avuto la sorpresa di leggere ciò che il Sindaco ha scritto sulla sua pagina di Facebook:

Questa sera mi sono vergognato. Ho provato vergogna per quello che stava succedendo nell’Aula Consiliare di Imperia. Aula che è (ma per qualcuno no, evidentemente) il luogo dove passano le scelte per il futuro di Imperia stessa. 30 ragazzotti maleducati e codardi che pensano di rappresentare una Città intera, consiglieri dell’opposizione che, LEGGETE BENE, davano del figlio di puttana, dello stronzo, dello scemo a qu

Il messaggio s’interrompe così.
Se il Sindaco ha sentito bene, mi vergogno anche io perché il rispetto ci vuole sempre, soprattutto quando si è in un’aula consigliare di una istituzione.
Ma a me sono venuti dei dubbi, anche se per un po’ di tempo sono stato fuori dall’aula  a disquisire sui massimi sistemi con l’amico Giovanni Bonifazio e non si riusciva a sentire niente.
Potrebbe essere che gli insulti a cui si riferisce Strescino provenissero dal pubblico, dove non è difficile trovare qualche cretino maleducato, e che il Sindaco abbia creduto che siano stati urlati da qualche consigliere comunale dell’opposizione, visto che c’era un bel po’ di confusione. In ogni caso mi piacerebbe che questa cosa venisse chiarita perché gli insulti sono sempre da condannare, da qualsiasi parte vengano. Ma se dovesse risultare che nessun consigliere ha pronunciato quelle frasi, allora il Sindaco dovrebbe assumersi le responsabilità di ciò che ha scritto.

Scritto da Angelo Amoretti

22 febbraio, 2011 alle 12:34

Lezioni di Storia al Liceo Vieusseux

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L’Associazione Culturale ApertaMente Imperia, in collaborazione con AUSER e col sostegno del CE.S.P.IM, Centro Servizi al Volontariato della Provincia di Imperia organizza una serie di incontri curati dal Prof. Fabio Caffarena, ricercatore di Storia Contemporanea all’Università di Genova e al DAMS di Imperia, sul tema

CONOSCERE IL PASSATO, COMPRENDERE IL PRESENTE, PROGETTARE IL FUTURO

Gli incontri si terranno nell’Aula Blu del Liceo Scientifico Vieusseux alle ore 17 e saranno aperti a tutti.
Di seguito riporto il calendario:

Giovedì 24 febbraio: Novecento. Secolo breve?

Giovedì 3 marzo: Le grandi migrazioni. Dallo sradicamento alla transnazionalità

Giovedì 10 marzo: La Grande Guerra e l’avvento della modernità

Giovedì 24 marzo: Il Fascismo e le seduzioni del Totalitarismo

Giovedì 31 marzo: Il piombo degli anni Settanta

Giovedì 7 aprile: Gli ultimi vent’anni della storia d’Italia

Giovedì 14 aprile: Le vicende dell’Italia unita, i problemi e le contraddizioni.

Per informazioni: 3494735325-3470163804

Scritto da Angelo Amoretti

22 febbraio, 2011 alle 9:34

Pierre Marie Lunghi non sara’ licenziato

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L’ingegner Pierre Marie Lunghi, dirigente del settore Porti al Comune di Imperia, non sarà licenziato. Parola del vice sindaco Rodolfo Leone.
Nei giorni scorsi si era anche parlato di un suo possibile trasferimento, ma per il momento starà al suo posto.
Lunghi tempo fa ha querelato sia il Sindaco Strescino che il segretario comunale Andrea Matarazzo che hanno ricevuto un avviso di garanzia con l’accusa di violenza privata e su un quotidiano locale di ieri, alla fine di un articolo al riguardo firmato “A.POM”, ho letto la seguente frase:

Comunque la querela avanzata da Lunghi nei confronti del sindaco Strescino, ha indubbiamente messo in discussione il fondamentale rapporto fiduciario che deve legare i dirigenti al primo cittadino.

Forse la interpreto male io, ma si direbbe che il senso sia: “Lunghi avrebbe fatto meglio a sorvolare” e non sarebbe stata la violenza privata a incrinare i rapporti fiduciari, bensì la seguente querela.
Non so chi sia questo A.POM, ma forse è quel giornalista serio che su una televisione locale, parlando del Porto, fa notare a Strescino: “Di contro però la sinistra dice che vi aveva dato dei suggerimenti e che se forse li aveste ascoltati, oggi la situazione potrebbe essere diversa“. E non fa una piega quando il Sindaco gli risponde: “Mah..secondo loro sì..devo dire la verità..la sinistra non solo in questa provincia, ma mi pare anche a livello nazionale – vediamo lo scempio delle primarie napoletane di questi giorni – credo che abbia poco da insegnare soprattutto sotto il profilo amministrativo“. Non gli scappa nemmeno da ridere. E non ride neppure quando Francesco Bellavista Caltagirone, in un’altra intervista, gli dice che il nuovo porto offrirà 7.000 posti di lavoro. Complimenti!

Scritto da Angelo Amoretti

21 febbraio, 2011 alle 9:41

Imperia: il PDL fara’ saltare il consiglio comunale sul Porto

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Secondo quanto riportato da Il Secolo XIX di oggi, “il PDL farà saltare il consiglio comunale sul porto, ma la discussione in aula sarebbe solo rinviata a metà marzo dopo il pronunciamento del Tar“.
E faccio un saltello sulla sedia, ma poi mi ripiglio e mi dico che va già bene così che non venga rinviata a dopo il 6 aprile.
In ogni caso il mio stupore è sintetizzato nel comunicato che pubblico con piacere:

Dichiarazione sulle notizie di una possibile interruzione del consiglio comunale del 21 sulle questioni legate alla portualità cittadina

Le notizie che leggiamo sono inquietanti. Se quella di abbandonare l’Aula e far fallire il Consiglio è una intenzione di una forza politica, la cosa è di assoluta gravità, poiché denuncia una brutale mancanza di riguardo nei confronti dell’ Istituzione e dell’Assemblea elettiva, che è stata convocata ai sensi di legge e in forza del regolamento. Se cosi’ dovesse accadere, sarebbe l’ennesima prova di immaturità e irresponsabilità di un gruppo dirigente locale, che da quando le cose hanno cominciato a complicarsi a causa dei propri errori, ha preso ad evidenziare clamorosamente tutta la sua inadeguatezza a gestire situazioni complesse. Sia chiaro che i tempi del Consiglio Comunale, organo sovrano nelle sue potestà, non sono quelli della Maggioranza di Destra, la stessa che ha portato ai drammatici, attuali problemi.
In ogni caso, dobbiamo ricordare che i singoli consiglieri comunali hanno una responsabilità individuale, e non un dovere di obbedienza ad una gerarchia: la dignità di coloro che appartengono a forze di maggioranza impone di essere presenti e a partecipare ad una discussione pubblica che tutta la Città attende. Come ha ricordato proprio oggi Roberto Vecchioni, protagonista al Festival, citando il grande statista ateniese Pericle, “la democrazia non è data dalla maggioranza, ma dal consenso del dissenso”. E va richiamato il fatto che la consapevolezza e la serietà delle Opposizioni aveva fatto sì che tale discussione fosse posta all’ordine del giorno senza obbligo di deliberazione, ma solo per tenere un necessario confronto in Aula sulle questioni che urgono.
A questo punto ci aspettiamo, prima della data del Consiglio, una parola chiara e conseguente dal Gruppo della Lega Nord, che è parte in causa, oltre che nel governo cittadino, nel confronto democratico in atto.
Ci attendiamo, infine, che i cittadini democratici imperiesi, a prescindere dall’attuale orientamento, sappiano far sentire il loro civile dissenso da una simile, sciagurata intenzione.

Pasquale Indulgenza
capo gruppo P.R.C. al Comune di Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

17 febbraio, 2011 alle 18:41

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Raccolta firme per la multivocazionalita’ del porto di Oneglia

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Un gruppo di cittadini, a seguito dei recenti sviluppi sulla questione dei porti e visto il dibattito che si è svolto anche sulle pagine del blog, ha intrapreso una raccolta di firme in difesa della multivocazionalità del porto di Oneglia.
Riporto per intero il documento che, correlato delle firme, verrà inviato al Sindaco e a tutti i consiglieri comunali; al Presidente della Regione Liguria; al Presidente della Provincia; al Presidente della Camera di Commercio e a quello dell’Unione degli Industriali.
I punti in cui si potrà andare a firmare sono i seguenti:

AGENZIA VIAGGI PONENTE – via Alfieri 9, orario commerciale, sabato pomeriggio chiuso;
FARMACIA GIBELLI – via Belgrano 5, orario commerciale, sabato chiuso;
PASTICCERIA DEL TEATRO – via F. Cascione, 70, orario commerciale, lunedì chiuso;
RIVENDITA GIORNALI MILVIA – piazza S.Giovanni, praticamente sempre aperto;
PALESTRA STAR GYM – via Garessio 30, tutti i giorni orario continuato, sabato pomeriggio chiuso.

La presente raccolta di firme, liberamente organizzata tra i cittadini di Imperia, nasce dal timore per l’avvenire occupazionale della nostra città: si configura come un’iniziativa spontanea di persone responsabili nei confronti delle future generazioni, senza alcuna connotazione politica e ideologica, e non rappresenta in alcun modo un attacco alla gestione della cosa pubblica nei confronti degli enti ed organi ai quali è diretta.
In verità, essa costituisce anzi un richiamo alle istituzioni interessate, affinché sia tenuta fede a scelte ed indirizzi a suo tempo annunciati; più precisamente, ci si riferisce alla multivocazionalità che era stata prevista per lo scalo portuale imperiese, ove per tale si intende la coesistenza dinamica da perseguire “pacificamente” tra i tre settori di attività, ossia commerciale, peschereccio e turistico. La stessa Amministrazione Comunale di Imperia sostiene la necessità di non restringere ad un solo indirizzo la destinazione dei nostri approdi.
Chi appone qui sotto la propria firma parte dal presupposto di riconoscere quanto già compiuto da codeste Amministrazioni per gli ultimi due comparti, rispettivamente con la realizzazione del nuovo porto turistico di San Lazzaro e con la trasformazione in banchina destinata a polo ittico del primo tratto del molo lungo di Oneglia; tuttavia, non può fare a meno di notare come non si sia altrettanto alacremente operato e provveduto per rilanciare aree ed infrastrutture di un segmento commerciale che, pur ridimensionato…

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Scritto da Angelo Amoretti

17 febbraio, 2011 alle 12:44

Pubblicato in Attualità

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